L’affaire Telecom è stato presentato all’opinione pubblica come un complicato rompicapo la cui trama intreccia strategie industriali e politiche, con l’attività di una rete occulta dedita a schedature e intercettazioni
Gli scandali, le corruzioni e tutta l’allegra brigata. Quelli più… ‘terreni’… di ‘campo’… continuano ad avvicendarsi, traaanquillamente, e puuuntualmente son perdonati e… umilmente… chiedon perdono (poverini, cosa ci potean fare
Ospitabili in sì piccolo spazio anche agi e disagi di lettori. Cose ragionate dal fondo – Auto bulimiche – L’attuale estetica dell’apparire, simbolo di status economico e sociale raggiunto, sembra

In base alla risoluzione 1.701 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, Hezbollah (tradotto Partito di Dio) deve ritirarsi a nord del fiume Litani e fare posto all’esercito regolare libanese e ad
Mentre il putrescente e timoroso Occidente si porge verso l’Islam non come colui che tratta da pari a pari bensì come chi si sente attanagliato da un forte complesso di
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni ha presentato una proposta di riforma dell’esame di maturità perché considerato poco autorevole. A detta del ministro, la precedente riforma Moratti aveva privato di serietà
È di questi giorni (21 settembre) la notizia di una giovane dodicenne che ha subito uno stupro. Immediatamente l’accusa è caduta su un giovane marocchino di 20 anni che, con

La citazione scelta dal pontefice per la sua lectio magistralis all’università di Ratisbona non avrebbe lasciato spazio a un dibattito così acceso anche nel mondo occidentale, se si fosse riflettuto
Dopo ‘Tangentopoli’, ‘Calciopoli’, ‘Paperopoli’… l’ultimo scandalo nazionale degno di una vera ‘Repubblica delle banane’ (ossia ‘Bananopoli’, senza offesa per le scimmie) quale sembra ormai essere l’Italia, è ‘Spiopoli’. Il nuovo
«Filari di vite»: la frase evoca anche qui nel subalpino italico territorio un suggestivo e molto evocativo paesaggio; una nobile, virtuosa e radicata cultura. Nei Colli Albani, nella Terra Latina
Il titolo, un po’ lungo, potrebbe forse rievocare i divertenti e geniali film della regista Lina Wertmuller (con la celebre coppia di attori formata da Giancarlo Giannini e Mariangela Melato).
Siamo in un’era dove ‘attenzione sensibile’ sta per accudente protettiva, al punto da sfociare in scuse improponibili che divengono illusoriamente pacificanti; in giustificazioni che travestono di comodo ogni scelta e
Giovani e adulti, facoltosi e meno abbienti, ognuno a ‘farsi grande’ con l’uso di sostanze stupefacenti. In questo consumo smodato di illusioni in pillole, non esistono confini sufficienti a identificare
Rifletto dolente sulla scelta di studenti universitari originata dal livello della qualità di vita toccato e respirato qui ora intorno al Leviathan ‘fagocita memoria e identità’ e locali, ossia Roma;
Le immagini scorrono veloci, sembrano sequenze sparate con il lanciarazzi, ma non è il resoconto di una guerra oltre i confini nazionali, è il riassunto di una meschinità tutta nostrana,
L’ippopotamo: animale goffo e accaldato a terra, costretto a vestirsi di fango per non bruciare le tenere carni, si trova benissimo sul fondo dei fiumi, dove pascola alghe squisite e
Ci sono guerre dimenticate, alcune sottilmente retrocesse, altre spettacolarmente pubblicizzate. Guerre appena fuori l’uscio, ma lontane dalle nostre tavole ben imbandite di sapori e di colori vivaci. Eppure c’è un’altra

Ho visto su Rai2 – ‘la Storia siamo noi’ – uno speciale su Ustica 1981, e ho visto anche uno ‘Speciale TG1’ sull’affondamento dell’Andrea Doria, 1956, causa l’incompetenza del comando
L’ippopotamo: animale goffo e accaldato a terra, costretto a vestirsi di fango per non bruciare le tenere carni, si trova benissimo sul fondo dei fiumi, dove pascola alghe squisite e
Ci sono guerre dimenticate, alcune sottilmente retrocesse, altre spettacolarmente pubblicizzate. Guerre appena fuori l’uscio, ma lontane dalle nostre tavole ben imbandite di sapori e di colori vivaci. Eppure c’è un’altra