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Cemento a Marino: blocco dei cantieri a Mugilla!

Luglio 25
21:04 2017

Dopo un anno di richieste, esposti, lettere ufficiali, incontri anche dai toni aspri siamo riusciti (temporaneamente) a bloccare i cantieri di “La Casa nel Parco”: 17 palazzi, di cui 4 quasi finiti di costruire, per 400 abitanti previsti in zona verde limitrofa a Parco dell’Appia Antica e confinante con i plessi scolastici per l’infanzia “Ciari” e primaria “Verdi”.

Abbiamo segnalato ai tre dirigenti susseguitisi al Comune di Marino in quest’anno una serie di irregolarità, generali e specifiche, che hanno oggi prodotto un provvedimento di “sospensiva” del cantiere tirato su dalle società “La Mole 2” e “Cristina”.

Non abbiamo ad ora ulteriori dettagli ufficiali ad esempio sulla durata di tale provvedimento ma, in via informale, vengono confermate le nostre ipotesi sull’abuso relativo all’altezza dei 4 palazzi già costruiti e in fase di vendita, attraverso una società facente capo alla Unicredit.

Sempre in via ufficiosa, sembra manchino le opere primarie.

Il tutto si somma al mai dimenticato provvedimento prefettizio che dilazionò e rateizzò ulteriormente il pagamento degli oneri a favore del Comune, lo scorso anno. Che dire…il fantasmagorico mondo imprenditoriale “made in italy” non si fa mai mancare nulla.

Tempo fa abbiamo richiesto al Comune gli atti riguardanti i sopralluoghi tecnici,che ci risultano tre, effettuati nel cantiere a partire da questa primavera e siamo quindi in attesa di leggerli, così come il dispositivo che regola la sospensiva dei lavori.

Ricordiamo che le società operanti nel cantiere ed i proprietari dell’area hanno ottenuto i permessi a costruire senza ottemperare alle determine regionali sull’obbligatorio studio dei gas endogeni, tra i quali spicca la CO2, mettendo a rischio gli stessi lavoratori del cantiere oltre che gli (eventuali) acquirenti degli appartamenti.

A breve, come Assemblea contro la cementificazione, prenderemo nuove iniziative proprio sul fronte del mancato rispetto della normativa sulla CO2 e sul radon (gas radioattivo, secondo responsabile di tumore ai polmoni – dopo le sigarette – presente in concentrazioni molto al di sopra del consentito a Mugilla).

Stiamo inoltre producendo, insieme agli altri comitati e al Comune, le osservazioni riguardanti la richiesta di procedimento di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) presentata da IDEA FIMIT (SGR composta dall’INPS e dal Gruppo DeAgostini) per impedire che un mega-centro commerciale da 100.000 mc devasti per sempre un vasto territorio di Agro Romano in via Divino Amore, proprio davanti la cantina “Gotto d’Oro”.

Si tratta di una parte del progetto del costruttore romano Parnasi che si completerebbe con l’insediamento di 5.000 nuovi abitanti (leggasi “clienti del centro commerciale”) su un totale di 50 ettari già perimetrati lo scorso anno in area archeologica e ultra-vincolata per questioni legate all’acqua.

Certo, non possiamo non notare come i proponenti della “devastazione & saccheggio” abbiano presentato richiesta di VIA alla Regione, alla Città Metropolitana e al Comune a fine maggio e solo da pochi giorni ne siamo venuti a conoscenza, così da doverci organizzare in poco tempo per presentare le osservazioni entro il termine perentorio del 25 luglio.

Queste note, molto tecniche ed importanti, vanno comunque considerate come esplicative di una situazione complessa e articolata per chi non è addetto ai lavori ma sintetizzabile in una domanda a cui abbiamo già dato una risposta da tempo: perché continuare a costruire per 12.500 nuovi abitanti un totale di 1,3 milioni di metri cubi in pieno Agro Romano ?

Per fermare questa speculazione e devastazione che creerà danni irreparabili, ci siamo mobilitati 6 anni fa e continuiamo a lottare contro qualsiasi interesse dei “palazzinari”. Per questo, invece di continuare a ribattere su ogni singolo lotto di terreno in cui è stato diviso il Masterplan riteniamo più producente ed efficace un provvedimento di annullamento/revoca delle delibere che lo hanno avviato il 3 agosto del 2011 sotto la guida del centro-destra marinese.

In Regione c’è il centro-sinistra che non muove un dito in tal senso, nonostante gli impegni dichiarati in campagna elettorale.

Il Comune di Marino a guida “5 stelle”, non impugna il toro per le corna preferendo concentrarsi su atti amministrativi secondari rispetto a quelli che metterebbero una grossa pietra sopra gli appetiti dei costruttori.

Giovedì 3 agosto, ore 21.00, promuoviamo un’assemblea pubblica in piazza Sciotti a S.Maria delle Mole per parlare di tutto ciò, a sei anni esatti dall’approvazione delle delibere concordate dal centro-destra insieme ai costruttori.

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