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Sebbene non se ne senta parlare molto, la cera d’api è un materiale molto importante utilizzato da sempre, basti pensare che in antichità la cera d’api veniva utilizzata per riparare gli scafi danneggiati delle navi. Al di là dei suoi utilizzi passati, la cera d’api è oggi una risorsa molto preziosa, le cui proprietà sono ampiamente utilizzate in diversi ambiti commerciali.
In questo articolo vogliamo descrivere gli aspetti che caratterizzano la produzione della cera d’api, le sue proprietà e i segreti di questo incredibile materiale.

Cera d’api: curiosità sulla produzione

Come suggerisce il nome, la cera d’api è un materiale che viene prodotto dalle api operaie mediante un particolare processo di lavorazione. In termini specifici, la cera d’api viene prodotta attraverso la trasformazione chimica del nettare: la cera è secreta dalle ghiandole addominali delle api, le quali, dopo averla staccata dalle zampe posteriori, la lavorano con le mandibole rendendola utilizzabile.
Una volta prodotta, la cera d’api viene impiegata dalle stesse api per la costruzione delle sezioni interne dell’alveare e delle celle esagonali di raccolta e conservazione della pappa reale e del miele.
La lavorazione della cera d’api è un processo tramite il quale la cera viene purificata e può avere un costo molto elevato. Oggi, grazie ai processi di purificazione, la cera d’api viene utilizzata in diversi settori commerciali, ad esempio quello cosmetico e farmacologico.
Quali sono gli ambiti commerciali in cui si fa maggiormente ricorso all’uso della cera d’api?

I principali utilizzi della cera d’api

La cera d’api è sempre stata utilizzata nel settore della cosmesi, in quanto dotata di grandi proprietà emollienti e idratanti. La cera d’api è una delle materie basilari nella produzione delle creme per il corpo, per il viso e per le mani, nonché di alcuni cosmetici, balsami e prodotti per la cura personale.
Anche nel campo del fai da te la cera d’api trova un’ampia applicazione, specialmente nella creazione di prodotti home made: basta recarsi in erboristeria, acquistare della cera d’api, nota anche come cera d’Alba, e degli oli idratanti da mescolarvi a seconda di quello che si desidera realizzare.
L’utilizzo della cera d’api non si limita solamente al settore cosmetico, ma si estende anche a quello medico. Specialmente in passato, la cera d’api veniva impiegata come rimedio per curare le ferite aperte: per via delle sue proprietà antibatteriche, la cera veniva colata direttamente sulla lesione, aiutando il processo di cicatrizzazione e proteggendo la ferita dalle possibili contaminazioni esterne.
Oltre alle ferite aperte, la cera d’api era ed è ottima per il trattamento di escoriazioni, infezioni, scottature ed ustioni.
Al di là dell’ambito medico/farmacologico, la cera d’api è uno dei materiali maggiormente utilizzati per la formulazione delle candele. Le candele costituite da cera d’api si rivelano molto belle esteticamente e dotate di un’ottima profumazione. Purtroppo, a causa dei costi spesso molto elevati della cera d’api, questa opzione non è accessibile a tutti. Tuttavia, se si desidera profumare i propri ambienti privati con aromi del tutto naturali, che nulla hanno da invidiare a quelli della cera d’api, si può provare ad utilizzare un profumatore per ambiente che diffonda essenze naturali molto piacevoli. Questa soluzione si rivela anche molto conveniente in termini economici.
Infine, l’utilizzo della cera d’api è molto esteso anche nel campo della fabbricazione di prodotti lucidanti per scarpe e mobili. In questo caso, la cera d’api funziona sia come lucidante, sia come sostanza protettiva finalizzata a salvaguardare i mobili dall’effetto dannoso e scolorente del tempo e dell’umidità. Per creare un buon prodotto lucidante per mobili home made, basta sciogliere della cera d’api con una quantità sufficiente di un solvente naturale chiamato trementina calda (altamente infiammabile). Al termine dello scioglimento si otterrà un lucido naturale che farà tornare in vita i vostri mobili.
Per concludere, ricordiamo che la cera d’api viene utilizzata anche come rivestimento per tavoli da biliardo, come copertura per formaggi e come additivo alimentare.