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Cerveteri – Il Castello Ruspoli

Cerveteri – Il Castello Ruspoli
Dicembre 11
02:00 2006

Cerveteri è situato su uno sperone tufaceo alle pendici meridionali dei Monti della Tolfa fra il Tirreno e il lago di Bracciano. Dista da Roma 44 chilometri e sorge sul sito dell’antica città Etrusca di Caere. Cuore della città medioevale è il Castello Ruspoli dominato dalla duecentesca Rocca dotata di baluardi e torri. Nelle fortificazioni che circondano l’edificio sono incorporati tratti di mura Etrusche risalenti al quarto secolo a.C. Nel sec. X era sotto l’immediato dominio della Santa Sede. Nello scorcio del secolo XI fu occupata dai Crescenzi, ma fu tolta loro ben presto dal papa e dall’imperatore. Nel 1192 era feudo di Pietro Latro della famiglia Corsi. All’inizio del secolo XIII fu abbandonata quasi completamente dai suoi abitanti, che fondarono Caere Nova. Nel 1300 il Castello di Caere Vetus (da cui Cerveteri) era dei Venturini.
Nel 1446 fu occupato da Everso II dell’Anguillara; ma nel 1465 Paolo II lo tolse ai suoi figli e lo rese ai Venturini. Nel 1472 il feudo fu restituito alla Camera Apostolica. Nel 1478 venne dato in pegno al card. d’Estouteville. Fu poi riscattato e nel 1481 e fu dato in feudo ai Della Rovere.
Nel 1485 fu saccheggiato dalle truppe del re di Napoli. Nel 1487 fu venduto dal nipote del papa Bartolomeo Giuba Dalla Rovere a Francesco Cybo, figlio di Innocenzo VIII, che nel 1492 lo cedette agli Orsini che lo conservarono, salvo brevi intervalli (nel 1497 e nel 1503 fu tolto loro da Alessandro VI, e nel 1539 confiscato da Paolo III). Furono gli Orsini ad ampliare l’edificio in un assetto sangallesco, per meglio difendersi dagli attacchi dei pirati che nel Cinquecento si intensificarono. Sempre gli Orsini qualificarono il piano nobile con una serie di sale tutte decorate con lo stemma di Gentile Virginio Orsini e affrescate con scene mitologiche, come le Storie di Polifemo. Nel secolo XVII la fortuna degli Orsini cominciò a decadere: si ebbero i primi smembramenti del patrimonio con la vendita di proprietà, finchè nel 1674 il Castello e il suo territorio fu venduto al marchese Bartolomeo Ruspoli, per 550.000 scudi. I Ruspoli aggiunsero il loro stemma al portale e nel 1760 collegarono con un passetto il piano nobile alla adiacente chiesa di Santa Maria Maggiore. Nel 1816 Francesco Ruspoli dovette rinunciare al feudo di Cerveteri che passò tra i possedimenti dello Stato della Chiesa. Il Castello si presenta a pianta rettangolare irregolare che insiste sul perimetro dell’antica cinta muraria attorno alla piazza. La facciata sulla piazza è caratterizzata da un’accentuata asimmetria: a sinistra il portico con soprastante loggia a cinque arcate si contrappone al pieno del prospetto di destra dove si apre il portale bugnato con stemma Ruspoli. Si conservano parte del recinto della città Etrusca ed il Castello, centro fortificato della città medioevale, circondato da cortine incorporanti tratti di mura Etrusche risalenti al secolo IV a.C. La Rocca duecentesca, merlata, munita di torri e di baluardi, oggi è sede del Museo Archeologico Nazionale Cerite: donata dai Ruspoli allo Stato Italiano nel 1967. Serve ad illustrare la storia del territorio di Cerveteri con reperti archeologici datati tra il IX e il I secolo a.C. In particolare, vasi di bucchero, sarcofagi in calcare, terrecotte architettoniche, vasi attici a figure nere e rosse; corredi funerari comprendenti bronzi, ceramiche greche e locali, gioielli, urne cinerarie e anfore per olio. Sono esposte anche vedute aeree delle necropoli, planimetrie e carte topografiche. Bibliografia: (Istituto Italiano Castelli Lazio “ Bonechi “ Rendina)

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