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Città Attiva, prima iniziativa

Gennaio 10
10:45 2012

Silvana Casentini ha presentato in sintesi le caratteristiche dell’Associazione: composta in prevalenza da donne, vuole centrare la sua azione su 5 elementi: “Terra”, come difesa ambientale e culturale del territorio, riqualificazione delle aree degradate nel rispetto dell’ambiente e dei cittadini, “Acqua”, come un bene comune, diritto universale per tutti e per le future generazioni, “Aria”, come miglioramento e monitoraggi continui ed adeguati della qualità dell’aria e della salute dei cittadini ed interventi conseguenti, “Fuoco”, come energie rinnovabili, per una diffusione adeguata sul nostro territorio, come futuro che l’energia e la fantasia delle nuove generazioni possono realizzare, “Qualità della Vita, Solidarietà, Partecipazione”, come miglioramento dei servizi offerti ai cittadini, accoglienza, partecipazione, ricchezza della pluralità e diversità, cura rivolta alle persone.

La presidente De Sanctis ha poi dato l’avvio al tema della serata, promosso soprattutto dopo aver accolto richieste ed esigenze delle scuole che risentono più o meno pesantemente della legge sul dimensionamento ed in particolare il profondo rammarico del gruppo docenti e genitori della scuola “U. Nobile” per il temuto smembramento della stessa dopo anni di fatiche per la costruzione di una squadra funzionale che finalmente sta raccogliendo frutti della propria offerta e vocazione, ovvero della didattica vissuta positivamente con la popolazione adolescenziale.

Molto incisivo, non senza polemiche, l’esaustivo intervento della professoressa Roberta De Amicis che con determinazione e professionalità ha esposto, con ausilio di una presentazione PowerP, l’iter delle norme che hanno interessato il dimensionamento delle scuole a Ciampino, nazionali, regionali e comunali, nonché proposte e modalità di intervento/decisione dell’Amministrazione comunale, più o meno condivise. La De Amicis, della “U. Nobile”, ha spiegato una serie di conseguenze alle quali si andrebbe incontro se passasse la proposta di dividere la scuola, anziché ottimizzare e/o accorparla, «poiché nel relativo decreto si parla di verticalizzazione, aggregazione, miglioramento …».

“Città Attiva” ha domandato all’Assessore Fraioli il perché delle scelte fatte e la risposta non ha apportato molte novità rispetto a quanto già dichiarato in occasione di altri incontri con dirigenti scolastici: l’Amministrazione Comunale ha chiesto la proroga dell’entrata in vigore del piano di dimensionamento per poter riflettere sulla vicenda con più calma, inoltre non ha inviato ‘una’ proposta alla Regione, ma tre proposte subordinate, in ordine di preferenza. Su quest’ultimo punto ci sono dei malcontenti generali, poiché prima di ogni altra propensione sembra ci sia “lo smembramento” della S.M.S. “U.Nobile”. E di questo si può parlare, come ha anche confermato la professoressa Ivana Petrella: «nessuno può più garantire nulla» poiché entrano in gioco diverse dinamiche che sconvolgerebbero l’organizzazione dei locali scolastici assettati e avviati a determinate funzioni didattiche, «soprattutto farebbero cambiare il consiglio di classe». La continuità didattica infatti tanto difesa e sorvegliata da strumenti legislativi, deontologici e pratici, sappiamo bene che salterebbe, attraverso trasferimenti, mobilità, graduatorie varie.

Non possiamo credere che la “Nobile” non guardi avanti, come qualcuno ha affermato, non è un’isola felice, guai se lo pensassimo! Una qualsiasi scuola degna del nome, per sua natura, guarda avanti e mai deve fossilizzarsi. Inoltre un dirigente scolastico deve riflettere quando, anziché occuparsi della didattica, impegna tutte le sue energie nel far quadrare i conti “aziendali” sacrificando i benefici che ricadrebbero direttamente sugli alunni – scolari. Questo e altro è venuto fuori dalla prima iniziativa lodevole di “Città Attiva” che ringraziamo per la sua sensibilità, a nome di genitori, insegnanti e cittadini altri. Non ultimo è stato trattato il problema della migrazione degli studenti da Ciampino, e l’Assessore alla P. I. ha fatto sapere che quanto prima sarà fatto il punto della situazione. Altro intervento da sottolineare è stato quello del sindacalista Cucinella, il quale ha affermato che se un istituto è sfitto sotto i 500 alunni, sopra i 1000 diventa ingovernabile: si vuole così marginare la scuola pubblica, ma questa ha tutti gli elementi per andare avanti. «Non bisogna lasciar decidere altri per noi, occorre bloccare quello che è un massacro e stravolge negativamente il sistema scolastico anziché trarne benefici. Vantaggi non stravolgimenti per i cittadini», insiste il sindacalista della CGIL.

I soci di “Città Attiva”, che tra l’altro si propone di promuovere la cultura e una cittadinanza attiva, con questa prima manifestazione hanno dato pienamente avvio ai loro propositi, realizzando uno dei punti statutari: promuovere l’incontro ed il confronto tra e con gruppi di cittadini o singoli cittadini, offrendo opportunità per discutere problematiche territoriali sentite ‘dal basso’ che diventano complesse nel sociale.

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