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#CORONAVIRUS 12 GIUGNO 2020 – 93 I NUOVI CASI NELLA CLINICA PRIVATA SAN RAFFAELE DI ROMA

Giugno 13
09:32 2020

#CORONAVIRUS 12 GIUGNO 2020

SALGONO A 93 I NUOVI CASI NELLA CLINICA PRIVATA SAN RAFFAELE ALLA PISANA DI ROMA

AI CASTELLI ROMANI E LITORANEA 2 NUOVI CASI, COLLEGATI AL SAN RAFFAELE ALLA PISANA, E 2 GUARITI

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Nella ASL RM6, che comprende i Castelli Romani e la Litoranea, il 12 giugno si registrano 2 nuovi casi e 2 guariti.

Il numero complessivo dei guariti è salito a 784 (+2), il numero delle persone attualmente positive è rimasto stabile a 466 e il numero dei decessi è rimasto stabile a 135 casi.

Rispetto al picco la curva dei nuovi contagi è scesa del 99%.

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Si espande anche oggi il pericoloso focolaio riferibile alla clinica privata San Raffaele alla Pisana con altri 22 casi, portando il numero complessivo dei nuovi casi positivi a 99, di cui 5 decessi.

Oggi il focolaio riferibile alla clinica privata San Raffaele ha infettato 20 persone a Roma e 2 persone nei Castelli Romani e litoranea.

Il nuovo focolaio legato al cluster del San Raffaele alla Pisana si espande a ritmi velocissimi: il doppio rispetto al nostro modello matematico SEIR in assenza di misure di contenimento (99 casi rilevati invece di 50 positivi teorici).

Il focolaio del San Raffaele alla Pisana dimostra quanto può essere pericoloso un singolo soggetto positivo nell’infettare centinaia di persone.

Le procedure anti-covid hanno dimostrato di avere una marea di falle, che permettono al virus di diffondersi molto velocemente, soprattutto negli ospedali privati.

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Purtroppo non tutto è andato bene!!!

Sul nostro territorio, nelle case di riposo, RSA e case di cura private si contano oltre 500 positivi, di cui più di 50 operatori sanitari, e 53 morti.

Sul disastro “colposo” della gestione delle casa di riposo, RSA e case di cura private stanno già indagando la Procura della Repubblica di Roma e quella di Velletri.

Questo è il disastroso modello di sanità privata di Zingaretti nel Lazio e di Fontana in Lombardia che i cittadini non vogliono più.

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Purtroppo non tutto è andato bene!!!

A seguito dell’emergenza sanitaria è emersa la necessità di rafforzare la sanità pubblica, a cominciare dall’immediata riapertura dei reparti di pediatria e ostetricia di Velletri e di Anzio-Nettuno.

Inoltre, le RSA covid di Albano e di Genzano vanno trasformate in RSA pubbliche, in modo da offrire un servizio efficiente e qualificato ai nostri anziani, togliendoli dalle mani della sanità privata.

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Purtroppo non tutto è andato bene!!!

Aver sospeso analisi, visite e prestazioni per un periodo così lungo è una scelta da irresponsabili, che avrà sicuramente effetti sanitari pesantissimi sulla popolazione.

Una notizia positiva è che la ASL RM6 ha ripreso le attività di analisi e molte delle visite e prestazioni. 

Vanno immediatamente riprese nella ASL RM6 tutte le altre attività ambulatoriali (visite e prestazioni) e dei consultori, recuperando tutto l’arretrato di questi mesi di chiusura. Nella ripresa delle attività ambulatoriali e dei consultori andrà posta la massima attenzione alle misure precauzionali di distanziamento sociale e alla fornitura di tutti i dispositivi di sicurezza per tutelare la salute degli operatori sanitari e dei pazienti.

La gravità della situazione sanitaria, ormai quasi al collasso, è dimostrata dall’incredibile aumento delle richieste di urgenza per analisi, visite e prestazioni nella nostra ASL.

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Nella tabella seguente viene riportata la ripartizione dei contagi per singolo comune dei Castelli Romani e della Litoranea sulla base delle comunicazioni ufficiali delle autorità competenti.

Oggi sono guarite 2 persone a Marino e una persona ad Anzio.

Il Sindaco di Marino ha comunicato il decesso di tre persone.

Gravissimo è il ritardo con cui la ASL RM6 comunica ai Sindaci le informazioni sulla diffusione del coronavirus nei Castelli Romani e Litoranea: ad oggi devono ancora essere comunicati 340 casi, di cui 42 decessi.

Perché la ASL RM6 non comunica i dati a livello comunale, come le altre ASL della Regione Lazio?

Cosa c’è da nascondere?

A causa di questo ritardo, per 10 comuni (Albano, Anzio, Castel Gandolfo, Ciampino, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Montecompatri, Nemi, Rocca di Papa) il numero dei casi pubblicati dal SERESMI (il Servizio Regionale per la Sorveglianza delle Malattie Infettive) è superiore al numero di casi comunicati dai Sindaci.

Per visualizzare la cartina per comune sulla diffusione del coronavirus nel Lazio, puoi fare click sul seguente link:

https://drive.google.com/open?id=1sI_jgUiLG9xh7GKQp5-W-_NV9tS7Z2Ne&usp=sharing

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