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#CORONAVIRUS 18 GIUGNO 2020 ZERO NUOVI CASI AI CASTELLI ROMANI E LITORANEA

Giugno 19
07:01 2020

IL PC HA INIZIATO LA STESURA, CON IL SUPPORTO DEI LAVORATORI, DEL DOSSIER SUL SAN RAFFAELE DI ROCCA DI PAPA

LA REGIONE DEVE RILEVARE LA CASA DI CURA PRIVATA SAN RAFFAELE DI ROCCA DI PAPA, INTERNALIZZANDO I LAVORATORI

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Nella ASL RM6, che comprende i Castelli Romani e la Litoranea, il 18 giugno non è registrato nessun nuovo caso.

Il numero complessivo dei guariti è salito a 803 (+2), mentre il numero delle persone attualmente positive è sceso a 454 (-2) e il numero dei decessi è rimasto stabile a 135 casi.

Rispetto al picco la curva dei nuovi contagi è stabile al 97%.

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Purtroppo non tutto è andato bene!!!

Il Partito Comunista dei Castelli Romani esprime la massima solidarietà ai dipendenti del San Raffaele di Rocca di Papa, che sono in lotta contro i licenziamenti.

Il San Raffaele di Rocca di Papa rappresenta il simbolo del fallimento della faraonica e costosissima sanità privata dei Castelli Romani, nel Lazio e in Italia.

Sul nostro territorio, nelle case di riposo, RSA e case di cura private si contano oltre 500 positivi, di cui più di 50 operatori sanitari, e 51 morti.

I lavoratori del San Raffaele di Rocca di Papa hanno pagato un tributo altissimo per l’incapacità della proprietà che aveva nominato addirittura un direttore senza titoli a dirigere la struttura ospedaliera, con risultati molto tragici.

Alla casa di cura San Raffaele di Rocca di Papa si contano 178 positivi, di cui 41 operatori sanitari e 137 pazienti (21 decessi).

A questi numeri pesantissimi e sicuramente incompleti, vanno aggiunti i familiari dei pazienti ricoverati e degli operatori sanitari che sono stati infettati e, in alcuni casi, sono purtroppo morti.

Il Partito Comunista dei Castelli Romani propone alla Regione Lazio di rilevare la casa di cura San Raffaele di Rocca di Papa e di internalizzare i lavoratori occupati nella struttura.

Basta con i privati nella sanità con sede fiscale all’estero, che lucrano sulla salute dei cittadini mettendo a rischio la vita dei pazienti, dei dipendenti e dei loro parenti.

Per questi motivi il Partito Comunista dei Castelli Romani sta predisponendo, insieme ai lavoratori, un dossier sulla gravissima situazione del San Raffaele di Rocca di Papa per denunciare i gravissimi errori ed irregolarità nella gestione di questa emergenza sanitaria di cui sono responsabili la direzione della struttura ospedaliera, la Regione Lazio e la ASL RM6. 

Il Partito Comunista dei Castelli Romani chiede un intervento urgente dei Sindaci dei Castelli Romani e litoranea a sostegno della lotta contro i licenziamenti dei lavoratori del San Raffaele di Rocca di Papa.

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Purtroppo non tutto è andato bene!!!

A seguito dell’emergenza sanitaria è emersa la necessità di rafforzare la sanità pubblica, a cominciare dall’immediata riapertura dei reparti di pediatria e ostetricia degli ospedali pubblici di Velletri e di Anzio-Nettuno.

È ora di sistemare gli incredibili errori della direzione della ASL RM6, che ha chiuso i reparti di pediatria e ostetricia degli ospedali pubblici di Velletri ed Anzio-Nettuno, concentrando tutti i punti nascita della ASL a fianco di un reparto COVID!!!!

L’effetto di questa scelta demenziale, che dimostra tutta l’incompetenza, la superficialità e la mancanza di sensibilità della direzione sanitaria, è stato quello di far scappare le donne in stato di gravidanza dal reparto di ostetricia del NOC di Cecchina per paura dei contaggi covid.

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Nella tabella seguente viene riportata la ripartizione dei contagi per singolo comune dei Castelli Romani e della Litoranea sulla base delle comunicazioni ufficiali delle autorità competenti.

Oggi sono guarite 2 persone ad Ardea.

Gravissimo è il ritardo con cui la ASL RM6 comunica ai Sindaci le informazioni sulla diffusione del coronavirus nei Castelli Romani e Litoranea: ad oggi devono ancora essere comunicati 339 casi, di cui 42 decessi.

Perché la ASL RM6 non comunica i dati a livello comunale, come le altre ASL della Regione Lazio?

A causa di questo ritardo, per 11 comuni (Albano, Anzio, Ardea, Castel Gandolfo, Ciampino, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Montecompatri, Nemi, Rocca di Papa) il numero dei casi pubblicati dal SERESMI (il Servizio Regionale per la Sorveglianza delle Malattie Infettive) è superiore al numero di casi comunicati dai Sindaci.

Per visualizzare la cartina per comune aggiornata sulla diffusione del coronavirus nel Lazio, puoi fare click sul seguente link:

https://drive.google.com/open?id=1sI_jgUiLG9xh7GKQp5-W-_NV9tS7Z2Ne&usp=sharing

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