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Degrado sociale e insicurezza

Dicembre 04
15:00 2008

Il Sindaco ultimamente usa nelle proprie comunicazioni ufficiali parole come “degrado sociale”, “vandalismo”, “sicurezza”, “emergenza igienico-sanitaria” tutte stante a certificare che Lanuvio vive dei problemi reali e che fino ad oggi si è tentato di nascondere tenendo chiusi gli occhi e tappandosi le orecchie quando la nostra parte politica cercava di comunicare.

Anche in questo caso, così come per la questione relativa all’anagrafe dei cittadini stranieri, il Sindaco ha la responsabilità di non aver operato nei primi anni del suo mandato nonostante l’opposizione avesse offerto la propria collaborazione richiedendo sedute straordinarie per discuterne.

Con le ultime prese di posizione il Sindaco ha nello stesso momento legittimato la positività della linea politica della Lista Civica e affossato gli Assessori che all’interno delle sedute pubbliche negavano in modo chiaro l’esistenza di un minimo problema.

Con questi chiari provvedimenti Leoni evidenzia quanto i suoi primi anni di amministrazione e gli ultimi della gestione De Santis siano stati improduttivi, inefficaci e sterili per lo sviluppo e la risoluzione dei problemi che oggi affliggono Lanuvio.

L’irresponsabilità di Leoni e l’incompetenza di De Santis oggi viene pagata da tutti i cittadini di Lanuvio, i quali quotidianamente si trovano a fronteggiare situazioni di insicurezza ed illegalità con tutte le conseguenze che ne derivano.

Dopo l’ennesima marcia indietro di Leoni siamo convinti che la discussione debba tornare in Consiglio Comunale dove ci piacerebbe ascoltare le posizioni degli assessori ed in particolare quella dell’Assessore Grassi al tempo una delle più attive sostenitrici della tesi che non ritiene propri a Lanuvio tali problematiche.

Lista Civica Lanuvio Per La Democrazia
mail: stampalanuvio@yahoo.it

Segue il testo dell’interrogazione della lista civica presentata al Sindaco il 9 ottobre 2007 testo accompagnato da più di 1000 firme di cittadini.

———————–

Lanuvio lì 09/10/2007

Al Sindaco di Lanuvio
Umberto Leoni

Oggetto: Interrogazione a risposta scritta e discussione al primo Consiglio comunale utile su Politiche Sociali e di sicurezza. Legalità.
Richiesta di censimento della popolazione non residente.

Premesso :

che nell’ultimo decennio l’enorme flusso migratorio di cittadini, ora comunitari, giunti dall’est Europa ha prodotto profondi mutamenti sociali nella comunità lanuvina;

che la portata di tale incontrollato e tuttora inarrestato flusso migratorio poteva essere facilmente prevista, considerata la situazione geopolitica italiana ed europea, cosa questa che ha indotto molti Comuni ad adottare, da tempo, misure preventive e prudenziali.

Considerato:

che il fenomeno appena descritto non è stato affrontato dall’Amministrazione Comunale con tempestività e competenza, tanto che le “poche” e tardive misure minime adottate tramite manifesti, tra l’altro inizialmente solo in italiano, relative a generici richiami a comportamenti “urbani”, non hanno ottenuto risultati accettabili;

che l’immobilità mostrata dall’Amministrazione Comunale di fronte ad un processo di non integrazione che si andava auto determinando non ha permesso alla stessa di guidarne correttamente gli sviluppi e di disporre tutto il necessario al fine di evitare quelle, ora purtroppo, inevitabili degenerazioni.

Rilevato che:

prima conseguenza negativa del non intervenire da parte dell’Amministrazione comunale e del non mettere in atto quelle misure di accoglienza, di monitoraggio, di solidarietà, necessarie alla convivenza civile è che la Comunità locale e quella migrante coesistono come due blocchi separati e differenti, che non interagiscono. Motivazione questa che crea enorme sconcerto e preoccupazione nella comunità locale che si domanda a ragione quanti e chi sono i “nuovi” arrivati.

Quanti sono in regola con le norme di pubblica sicurezza (economicamente autosufficienti), quanti hanno un lavoro regolare ed una fissa dimora, quanti pagano le tasse e i contributi sanitari.

Quanti lavorano in nero ed evadono tasse e contributi, e soprattutto quanti, cittadini di Lanuvio, affittano in nero appartamenti e cantine evadendo a loro volta tasse e norme di pubblica sicurezza, e quanti ne sfruttano la condizione di emigranti.

Considerato:

che l’incontrollato e non programmato flusso migratorio, se non gestito correttamente, metterà tra breve a rischio l’erogazione di alcuni servizi comunali essenziali;

che il disporre di dati certi è fondamentale per intraprendere qualsiasi azioni mirata a regolarizzare situazioni di fatto ed a prendere in esame nuove politiche di integrazione e di sicurezza.

Considerato:

che sebbene una parte di questi nuovi cittadini non ha trovato ostacoli e considera Lanuvio un paese accogliente, altri, proprio per le molte difficoltà incontrate, hanno fatto ricorso a strumenti poco ortodossi che a volte sono ai confini tra la legalità e l’illegalità.

Tenuto conto:

che anche il Sindaco, cosciente di una situazione non più sostenibile in alcune zone della Città, è ricorso all’emissione di una ordinanza per arginare fenomeni che in precedenza non si erano mai verificati. Ordinanza n. 86 (17/08/2007) segue la parte finale :

” VIETA, IN PARTICOLARE NELLE VIE, PIAZZE, MONUMENTI, EDIFICI PUBBLICI E DI CULTO, DEL CENTRO STORICO ED AREE ADIACENTI:

– DI BIVACCARE, CONSUMANDO ALIMENTI E BEVANDE IN MODO TALE DA ASSUMERE COMPORTAMENTI NON CONSONI AI LUOGHI E/O CHE RISULTINO CONTRARI ALLA PUBBLICA DECENZA E/O AL DECORO URBANO;

– DI EFFETTUARE BISOGNI CORPORALI;”

Problemi questi che non riguardano il solo aspetto del decoro urbano o di una corretta educazione civica, si tratta per lo più di temi che toccano nel profondo il sociale, l’economia, la cultura, lo sviluppo di Lanuvio ma soprattutto tutela e sicurezza.

Considerato:

che Tutela e Sicurezza: sono due aspetti legati l’uno all’altro, elementi indispensabili alla socialità, che mai dovrebbero essere trascurati da una Amministrazione che vuol considerarsi tale;

che Lanuvio, sotto questo aspetto, può vantare un passato decoroso, ma lo stesso non si può affermare per il presente;

che sempre più frequentemente si verificano casi di furti e violenza che vedono protagonisti cittadini stranieri.

Fatti questi che non possono essere più messi in dubbio in nome di una pelosa pseudo solidarietà.

Sono chiari e consultabili gli interventi effettuati dai Carabinieri , i referti medici relativi alle aggressioni e i dati degli arresti.

Il problema è quotidianamente presente sui giornali, ne parlano i magistrati i quali pongono in evidenza che metà dei detenuti stranieri provengono dalla Romania un dato sul quale sarebbe sciocco non riflettere tenendo presente che la nostra è una delle comunità rumene più grandi in relazione al numero dei cittadini italiani residenti.

Tenuto conto:

che l’illegalità passa da questi singoli aspetti a tutte le fasi della vita di un uomo;

che illegalità è si il furto e lo sfruttamento della prostituzione, ma lo è anche il ricorso al lavoro nero. Sicuramente più nobile per l’uomo ma allo stesso modo dannoso per la società. Legato indissolubilmente al lavoro nero ci sono lo sfruttamento, l’evasione, la sicurezza del lavoratore.

Altro aspetto importante, legato al flusso migratorio è il problema degli alloggi e di conseguenza il problema affitti e i cosiddetti servizi a domanda individuale.

Considerato :

che il diritto alla casa rappresenta una esigenza primaria per tutti, figuriamoci per chi vive in condizioni di palese svantaggio sociale.

Se
nza tacciare nessuno di aver commesso atti contra legem, poniamo una riflessione sul perché i prezzi degli affitti a Lanuvio siano lievitati così in fretta rispetto al passato.

Lo stesso vale per i servizi a domanda individuale per i quali in mancanza di un nuova e più attenta programmazione si arriverà al collasso.

Entrando nello specifico, e concependo gli sforzi che l’amministrazione sta facendo in questo senso, non possiamo esimerci dal sottolineare il problema dello smaltimento dei rifiuti.

La qualità del servizio viene meno con il passare dei giorni, al contrario aumenta il volume dei rifiuti stessi.

Probabilmente anche in questa situazione i conti non tornano. Se prima il servizio era qualitativamente sufficiente, come mai a distanza di anni aumenta il volume dei rifiuti e non il numero dei contribuenti?

Di questa situazione vanno a soffrire gli spazi della nostra Città che risultano essere più sporchi e non in sicurezza per quanto riguarda l’igiene e la pulizia.

Anche in questo caso apprezziamo i primi piccoli passi compiuti dal Sindaco con la pubblicazione delle Ordinanze, le quali, però, nell’immediato non hanno ancora mutato lo stato dei fatti.

Pertanto, si richiede:

– di programmare ed effettuare (in tempi brevi) un censimento della popolazione straniera non residente per acquisire un dato necessario e fondamentale per intraprendere programmi, progetti, misure di solidarietà ed integrazione.

– di avanzare dei controlli per garantire giustizia sociale, un prezzo di locazione non viziato da manovre illegali, entrate al fisco, il rispetto e l’applicazione della L.191/78 in materia di Antimafia e terrorismo.

– Di rimettere in discussione il parametro di calcolo della tassa per i rifiuti solidi urbani.

– Di inserire l’oggetto in discussione come punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.

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