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Espressioni idiomatiche: i modi di dire più strani del mondo

Espressioni idiomatiche: i modi di dire più strani del mondo
Settembre 20
10:56 2017

Paese che vai, usanza che trovi: era già chiaro dal Galateo in ufficio all’estero, post che ha riscosso notevole successo. Abbiamo quindi deciso di approfondire ulteriormente il tema della “confusione internazionale” con un argomento, in particolare, che è spesso causa di fraintendimenti tra colleghi e partner commerciali di origini diverse: le espressioni idiomatiche, ossia quelle frasi che adoriamo utilizzare per arricchire il linguaggio o per dare maggior peso alle parole, ma il cui significato rimane spesso un mistero per chi ci è di fronte.
Tutte le lingue si servono di frasi, ma non tutte le espressioni idiomatiche risultano traducibili… almeno non letteralmente: un aspetto a cui il nostro team internazionale è ben avvezzo. Ogni giorno, infatti, sentiamo modi di dire per la prima volta senza riuscirne a carpire il significato (corretto!) o vorremmo utilizzare quell’espressione idiomatica che tanto amiamo nella nostra lingua madre ma che non abbiamo un corrispettivo in un’altra lingua. Avete mai provato a tradurre un’espressione idiomatica? Vi siete trovati anche voi davanti a volti sui quali era dipinta la totale confusione? È a queste espressioni che vogliamo rendere omaggio con questo post: abbiamo quindi chiesto ai nostri colleghi provenienti da altre parti del mondo di elencare le loro espressioni preferite nella propria lingua madre.
Per offrirvi un risultato visivo di alcune divertenti espressioni idiomatiche tradotte letteralmente, abbiamo collaborato con Paul Blow, premiato illustratore britannico al quale abbiamo inviato undici frasi in undici diverse lingue presenti all’interno della nostra azienda e raccolte dal team internazionale di Viking. Paul, le cui illustrazioni appaiono regolarmente sul Guardian e sul New York Times, ha trasformato in immagine la traduzione letterale di queste undici espressioni idiomatiche. Ed ecco il risultato!
INGLESE: As cool as a cucumber

TEDESCO: Jemandem einen Bären aufbinden

OLANDESE: Hair op per tanden hebbe

 

ITALIANO: Non tutte le ciambelle escono col buco

POLACCO: Musztarda po obiedzie

SVEDESE: Glida in på en räckmacka

ARABO: أصوم وأفطر على بصلة

ISLANDESE: He Það pylsuendanum rúsínan í

 

NORVEGESE: Å svelge noen kameler

FRANCESE: Quand les poules auront

GIAPPONESE: ほっぺたが落ちる

Le immagini offrono una chiara testimonianza dei meccanismi alla base di altre lingue e culture, illustrando – ancora una volta – quanto sia essenziale assumere personale madrelingua con buona padronanza linguistica e culturale invece di affidarsi ciecamente a programmi di traduzione automatica come Google Translate.

Includiamo l’hyperlink del Viking Blog per poter indirizzare i lettori alla campagna completa: https://blog.vikingop.it

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