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Fermare la persecuzione etnica condotta a Pesaro

Ottobre 24
12:19 2009

Il Gruppo EveryOne chiede alla dirigenza del Pd di fermare le operazioni di persecuzione etnica condotte a Pesaro dal sindaco Luca Ceriscioli (Pd) e dalle autorità locali. E’ un odio contro i Rom che ha già portato a lutti e sofferenze: dateci almeno il tempo di metterli in salvo in un’altra città

Milano, 24 ottobre 2009

Alla dirigenza nazionale del Pd,

alcuni giorni fa ci ha chiamato la procura di Pesaro, comunicandoci che la comunità Rom che vive in città in terribili condizioni igieniche e sanitarie, senza assistenza sociale e dopo aver subito innumerevoli abusi sarebbe stata sgomberata entro pochi giorni. Abbiamo protestato, ricordando le promesse ufficiali, apparse anche sulla stampa locale, del sindaco Luca Ceriscioli (Pd), che nel 2008 e nel 2009 si era impegnato a inserire la comunità in un progetto lavoro-casa e assistenza ai molti malati. Basta dare un’occhiata al sito www.everyonegroup.com o cercare su google “rom pesaro” per apprendere le vicissitudini e il razzismo che hano colpito più volte la comunità, conducendo anche ad alcuni lutti (Mihai Ciuraru, Ciprian Danila, Codrean Ciuraru e due bambini ancora nel grembo delle madri: vedi video “La Fabbrica della morte” nel sito EveryOne). Gli attivisti EveryOne e alcuni cittadini di Pesaro hanno investito tanto denaro e tante energie per consentire ad alcune famiglie di tornare in Romania o rifugiarsi in Spagna e Grecia, mentre il Comune di Pesaro e le autorità locali continuavano a perseguitare i Rom romeni, senza sosta, senza pietà. Il 21 ottobre 2009 l’edificio fatiscente in cui alcune famiglie, con bambini, donne incinte e pazienti oncologici/cardiopatici, erano rifugiate veniva sgomberato e sigillato. Il 22 ottobre (vedi articolo qui sotto, che riporta una visione distorta dei fatti) alcuni Rom, fra cui l’anziano e malato Toma Ciuraru, venivano arrestati con l’accusa di schiamazzi e rissa (stavano discutendo in preda alla disperazione, anche a causa di una sottrazione di minore “per povertà” e dunque anticostituzionale). Le famiglie, dopo lo sgombero, erano costrette al freddo, in mezzo alla strada. Il giorno 23 ottobre una madre di famiglia veniva picchiata da un energumeno pesarse e costretta ad abbandonare la città con il papà e un minore. Il sindaco Luca Ceriscioli, che molti Rom di Pesaro chiamano “il diavolo che ride”, perché quando incrocia persone Rom le guarda con un ghigno sul volto, non solo non ha mantenuto le promesse di integrazione, ma ha diretto una personale guerra etnica contro i “nomadi”, rei – a suo parere – di averlo costretto per motivi politici a promettere un’accoglienza che non era sua intenzione accordare. Ora stiamo cercando di spostare le famiglie in un luogo sicuro, ma è un’operazione difficile, vista l’intolleranza che impera in Italia. La “caccia all’uomo” scatenata dal “diavolo che ride” ci rende ancora più difficile tale tentativo estremo di evitare un’altra tragedia umanitaria. Chiediamo ai vertici del PD di indurre Cerriscioli a concedere una tregua, a frenare il suo impeto xenofobo e antizigano per consentirci di evitare la dispersione dele famiglie. Prima che sia troppo tardi e si perdano altre vite. Grazie di quello che farete. Roberto Malini, Matteo Pegoraro, Dario Picciau – Gruppo EveryOne

 

Rissa davanti all’Ipercoop,
sei romeni in manette

La polizia ha arrestato quattro uomini e due donne. Motivo del litigio una diatriba tra due famiglie per l’affidamento di una bambina tolta alla mamma su disposizione della Procura minori di Ancona Polizia
Pesaro, 22 ottobre 2009 – Una rissa violenta è scoppiata ieri sera davanti all’Ipercoop Miralfiore di Pesaro. La polizia ha arrestato sei romeni, quattro uomini e due donne, venuti alle mani a causa di una diatriba tra due famiglie per l’affidamento di una bambina tolta alla mamma su disposizione della Procura dei minori di Ancona.

La donna, che vive ora a Giulianova, era andata a Pesaro per questioni riguardanti l’affidamento della figlioletta, insieme all’attuale compagno e a un amico romeno residente a Pesaro. Ha incontrato i parenti dell’ex marito e ne è nato un diverbio sfociato in una violenta rissa. Il tempestivo l’intervento delle Volanti e dei vigilantes della Ipercoop ha evitato ulteriori conseguenze. Gli arrestati verranno processati per direttissima.

http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/pesaro/cronaca/2009/10/22/251053-rissa_davanti_ipercoop.shtml

 

Gruppo EveryOne

+39 334 8429527 :: +39 331 3585406

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