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Film breve “U vattìu” di Giuseppe Moschella

Film breve “U vattìu” di Giuseppe Moschella
Agosto 26
15:48 2016

Film breve “U vattìu” di Giuseppe Moschella in concorso al Sciacca Film Fest 2016
proiezione 28 agosto h. ore 18,00

Il nuovo film breve “U VATTIU” di Giuseppe Moschella con lo stesso regista e l’attrice Emanuela Mulè protagonisti, è stato selezionato per la finale del prestigioso Film Fest di Sciacca.
Il film, prodotto dal Nuovo Imaie di Roma e dalla Cammelli di Palermo e coprodotto da Les Arts Florissants di Palermo, verrà proiettato giorno 28 agosto alle ore 18,00. Alla proiezione sarà presente gran parte del cast e lo stesso regista
Nel cast anche Ludovico Caldarera, Paolino Blandano, Nando Chifari Alessandro Pennacchio.


U vattìu
il battesimo

TITOLO FILM BREVE U Vattìu (The baptism)
DURATA 15′
ANNO 2016
SCENEGGIATURA E REGIA Giuseppe Moschella
ATTORI PROTAGONISTI Emanuela Mulè, Giuseppe Moschella, Ferdinando Chifari e con Paolino Blandano, Ludovico Caldarera e Alessandro Pennacchio
COLONNA SONORA Diego Spitaleri
MONTAGGIO Rino Pitruzzella
FOTOGRAFIA Ugo Flandina
COSTUMI Rossella Moscato
Trucco e Parrucco. Maria Castagna
Fotografo di scena Giulio Azzarello
PRODUZIONE Cammelli,NuovoImaie,Les Arts Florissants

LOGLINE
Protagonista è una famiglia siciliana: padre, madre, figlio.
Protagonista è il battesimo del figlio nel clan del padre, il quale viene messo al corrente dell’omosessualità del figlio. Quali delicati equilibri verranno messi in discussione?

SINOSSI
Un padre, una madre, un figlio, la Sicilia, una classe sociale.
La storia del “battesimo” di un ragazzo ventenne nel clan di appartenenza del padre è la storia di una famiglia che scopre le sue falle dinanzi ad una società che detta regole e apparenze da rispettare dettate da promesse di sangue.
Angela è la madre che vuole dare al figlio una possibilità di vita differente da quella a cui il padre, Salvatore Capuano detto “l’ingegnere”, vuole destinarlo. L’epilogo del film urla il suo messaggio.

NOTA ILLUSTRATIVA “ U vattìu ”

“U vattìu (Il battesimo)” è un progetto audiovisivo di Giuseppe Moschella, attore, regista ed autore siciliano che qualche anno fa ha ideato e scritto questa storia in realtà nata per trovare la sua luce come lungometraggio.
All’autore è stato chiesto di ridurre la sceneggiatura de “U vattìu” al fine di inserirla nel linguaggio immediato e sintetico del cortometraggio,un genere che lo ha più volte premiato nell’arco della sua carriera di regista ed autore.
Protagonista accanto ai personaggi principali è anche la Sicilia: la bellezza incantevole ed inestimabile delle location profuma di arte, trasuda di cultura e diventa splendido palcoscenico che accoglie e vede dipanarsi la difficile storia del giovane protagonista del film che tratta la delicata questione del suo ingresso “nell’onorata società” siciliana. E’ imminente la festa del suo “battesimo”, del suo ingresso da “uomo” nel clan del padre. Ma Gino è diverso e non solo perché omosessuale. L’autore ha voluto evidenziare un rapporto familiare difficile, ancor di più se incastonato in una classe sociale alta ma pervasa dalle leggi mafiose, raccontate con un linguaggio che non vuole utilizzare stereotipi sia nella recitazione che nella scelta degli attori e dei personaggi. Di spicco la scena finale dove il dialogo tra padre e figlio risulta particolarmente intenso, mettendo a nudo la fragilità dell’uomo potente e la risoluta determinazione del giovane figlio.
Un “battesimo”, dunque, che da evento obbligato diviene momento emblematico di liberazione qui affidato al ruolo della donna, strumento indispensabile di presa di coscienza e coraggiosa azione, nonché possibile specchio in cui ogni cittadino possa vedere riflessa la sana rivendicazione della propria dignità.
Il film è in bianco e nero, dimensione amata dal regista in quanto contribuisce a sottolineare i contrasti della sua terra e circoscrive i suoi conflitti e la sua bellezza in uno spazio fuori dal tempo.
Le inquadrature decise propongono alla vista dello spettatore l’esistenza di un legame inscindibile tra l’individuo e gli schemi mentali prevalenti della sua terra e della sua famiglia: nel bene e nel male un’influenza reciproca s’instaura tra essi. Rinnovarsi però deve essere sempre possibile.
Rinnovarsi significa partire sempre da ciò che costituisce il nostro patrimonio, riuscendo anche a trasformare la nostra dimensione di cittadini e di esseri umani eliminando ciò che è diventato stantio, pericoloso ed alibi per una cultura che osanna e celebra il non far nulla contro chi distrugge ed infanga sempre più il nostro essere siciliani e in primis esseri umani.
Il progetto vuole promuovere quei valori in grado di conferire reale stabilità al nucleo sociale partendo dal microcosmo familiare, dove imperante dovrebbe essere il dialogo e l’accettazione dell’altro.

Giuseppe Moschella
Regista, Sceneggiatore, Attore

Roma – Corso di regia cinematografica e televisiva diretto da Nanni Loy. TaorminaArte 09- Stage diretto da L. Wertmuller e Pino Insegno.
Ha realizzato con successo diversi cortometraggi come attore e come regista. Ha lavorato come attore e come regista con il teatro stabile di Palermo, teatro Politeama, teatro Massimo, Teatro Zelig (Milano), Teatro del sale di Firenze, Teatro dei Satiri di Roma e in altri teatri italiani. E’ stato diretto da registi come Roberto Faenza, Beppe Cino, Sandro Sequi, Filippo Crivelli ed ha lavorato in diverse fiction.
Tra i premi un CERTIFICATO DI MERITO DALLA GIURIA DEL CHICAGO INTERNATIONAL FILM FEST 2007 per il film breve “L’Avvoltoio” con Emanuela Mulè protagonista femminile premiata al Cortofiction di Chianciano Terme’08 e per lo stesso cortometraggio il regista ha ricevuto il premio regia al XII Premio Rocco Chinnici, 2012; nel 1995 premio Campidoglio Roma per la regia del supporto audiovisivo per “Un Bacio è sempre un bacio” dello stesso Moschella; premio al Campidoglio dal premio oscar Gabriella Pescucci per “L’Avvoltoio” (prima versione1994), premiato in Versilia il suo “Il Banno’ di seta bianca” 1993, anno che vede premiato a Napoli anche il film breve “Il pepe verde”; premio sempre a Napoli dal regista Carlo Lizzani per “Korkah”, che ha ricevuto premi anche a Pesaro, Udine, Roma, Versilia. Riconoscimento alla carriera alla 31° edizione dell’EFEBO D’ORO, Premio internazionale di Cinema e Narrativa, Premio Pergamene Pirandello 2012, Premio Solunto Filangeri 2016.

EMANUELA MULE’

Attrice di teatro, cinema e tv, ha seguito numerosi master teatrali e cinematografici tenuti da personalità di levatura internazionale (come P. Insegno, B. Hiller, Y. Kordonskij, A. Dennis, M. R. Hansen, L. Wertmuller, Ted Keijser …). Ha calcato con successo importanti teatri italiani.
Ha ricevuto premi per le sue performance come lo speciale riconoscimento nell’ambito del 31° EFEBO D’ORO, il premio ”Benvenuta in Toscana” al Cortofiction di Chianciano Terme, il Premio Pergamena Pirandello 2012 e il Premio Solunto Filangeri 2016.
La si ricorda in importanti spot nazionali ed internazionali (Unicredit e Gransoleil),ne La Baronessa di Carini (coprotagonista) e in Ho sposato uno sbirro 2 (protagonista di puntata). Per il cinema ha lavorato anche con Roberto Faenza, Manuel Pradal, Marco Amenta, Beppe Cino, Giuseppe Moschella e Sergio Misuraca.

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