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Giovedì 12 luglio il Festival Pontino di Musica fa tappa a Cori

Giovedì 12 luglio il Festival Pontino di Musica fa tappa a Cori
Luglio 11
14:53 2018

Domani al Chiostro di Sant’Oliva tre giovanissimi talenti del territorio pontino, Andrea e Riccardo Cellacchi e Leone Keith Tuccinardi, ospiti del 54° Festival Pontino di Musica con un programma ispirato a celebri pagine dal melodramma

La musica del Festival Pontino di Musica torna a risuonare tra le mura del chiostro rinascimentale di Sant’Oliva a Cori, luogo di grande fascino che sempre garantisce il massimo della suggestione agli eventi musicali. L’appuntamento è per giovedì 12 luglio (ore 21.30) con tre giovanissimi talenti del territorio pontino, diplomati al Conservatorio di Latina e vincitori di premi e riconoscimenti internazionali. Sono i fratelli Andrea e Riccardo Cellacchi (rispettivamente fagotto e flauto), vincitori entrambi nel 2015 del Premio Abbado, e il pianista Leone Keith Tuccinardi, tutti e tre perfezionatisi all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e accomunati dalla passione per la musica da camera.

In programma Fantasie e Divertimenti per duo o trio ispirati a famose pagine del melodramma, una consuetudine assai di moda nel XIX secolo che permetteva di ascoltare in spazi ridotti e in ambienti raccolti quelli che erano i grandi successi musicali dell’epoca, prima fra tutte l’opera lirica. L’ascolto della musica in questi spazi, in particolare grandi salotti nobiliari o dell’altissima borghesia ma pure circoli o luoghi di intrattenimento anche popolare, dava la possibilità di ascoltare arie e famose melodie che erano gli hits dell’epoca, conosciuti e apprezzati in ogni settore della società.

La serata si apre con un Duetto Concertato su motivi di Giuseppe Verdi per flauto, fagotto e pianoforte scritto sul finire dell’800 da Pietro Morlacchi e Antonio Torriani, quest’ultimo autore anche del brano successivo, un Divertimento su temi della “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti per fagotto e pianoforte. All’opera francese guarda invece Paul Taffanel, nato a Bordeaux nel 1844, considerato tra i più grandi flautisti dell’800, che dà gran prova di virtuosismo con la Grande Fantasia su temi dall’Opera “Mignon” di Ambroise Thomas per flauto e pianoforte. Dopo una parentesi con il Trio in sol maggiore WoO n. 37 per flauto, fagotto e pianoforte di Beethoven, il programma si chiude guardando ancora alla Francia con un Duo Brillante dal “Guglielmo Tell” di Gioachino Rossini per flauto, fagotto e pianoforte scritto da un altro assai noto flautista francese dell’800, Jules Auguste Demersseman, insieme a Félix Berthélémy.

Biglietto: 10 euro

 

 

 

 

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