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Gli alunni del Gulluni dedicano una giornata di tributo al grande testimone di pace

Gli alunni del Gulluni dedicano una giornata di tributo al grande testimone di pace
Febbraio 29
08:20 2020

“Ricordando Alberto Sed”

Gli alunni del Gulluni dedicano una giornata di tributo al grande testimone di pace

 

Quello tra Alberto Sed e la comunità di Colonna è un legame così forte che neppure la morte è riuscito a spezzare. Un legame nato il 15 ottobre 2010, in un incontro memorabile tra i binari della Ferrovia- Museo Stazione di Colonna tra un emozionato testimone della Shoah – un vero testimone di pace – e gli ancora più emozionati studenti presenti. La prima di tante altre preziose occasioni.

È per questo motivo che la Giornata della Memoria che si è svolta ieri presso il Palazzetto dello Sport “Don Vincenzo Palamara” di Colonna è stata dedicata al ricordo di Alberto Sed.

L’evento, organizzato sapientemente dalla Prof.ssa Luisella Pasquali e dal Comune di Colonna in collaborazione con la scuola “Tiberio Gulluni” ha visto la partecipazione di numerose autorita’ e di chi ha voluto condividere il ricordo di questo legame profondo con la comunità.

Le scenografie, curate delle insegnanti Adele Acri, Marta Lo Russo e Antonia Zangrilli, hanno creato un’atmosfera eloquente, insieme all’impianto audio-video messo a disposizione da Fabrizio Ghirelli.

Particolarmente significativa la presenza dei familiari di Alberto: le figlie Enrica e Paola, Marcello, il marito di Enrica, il marito di Gioia, le nipoti Valentina, Federica e Rossella.

Numerose le autorità presenti; in primis la Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, il Sindaco di Colonna Fausto Giuliani, la Dirigente scolastica Fabiola Tota, il Direttore del Dipartimento per i Beni e le Attività Culturali della Comunità Ebraica di Roma Claudio Procaccia, la responsabile dell’Associazione “Donne Ebree d’Italia” Sara Procaccia.  Numerosa la presenza dei sindaci del territorio dei Castelli Romani, tra i quali: il Sindaco di Frascati, di Labico, di Monte Porzio, di Rocca Priora, di San Cesareo e di Zagarolo,  oltre la Sindaca del Consiglio Comunale dei ragazzi di Colonna, di Labico e di Zagarolo.

Erano presenti inoltre esponenti delle forze dell’ordine: il Maresciallo Sisto Petrucci della Stazione Carabinieri di Colonna accompagnato dal Comandante della Polizia locale Roberto Onesti.

Ha preso parte alla giornata una rappresentanza significativa di presidi locali: la Dirigente dell’I.C. Leonardo Da Vinci di Labico, il Dirigente dell’I.C. San Nilo di Grottaferrata, il Dirigente del Liceo Touschek di Grottaferrata, la Dirigente dell’IC Karol Wojtyla di Palestrina.

Numerose anche le associazioni partecipanti: Avvocato Roberto Molle, presidente dell’associazione “Battaglia di Cassino”, dott. Paolo Masini in rappresentanza della fondazione “Museo della Shoah”, prof.ssa Anna Esposito dell’associazione “Progetto Memoria”, Federica Pesch- Walbrecher, presidente dell’ associazione “Ricordiamo insieme”.

 

L’evento è stato aperto della Dirigente scolastica Fabiola Tota che dopo aver ringraziato le numerose autorita’ presenti  ha affrontato il tema della Memoria, evidenziando come il personale docente e non docente dell’Istituto stia svolgendo, giorno dopo giorno, un lavoro importantissimo, con impegno ed entusiasmo, per la tutela degli insegnamenti che provengono dal passato.

“Questa grande professionalità e dedizione- ha aggiunto la Dirigente- dà corpo alle parole di Alberto Sed contenute nel libro “Sono stato un numero” scritto da Roberto Riaccardi” con le quali ha concluso il suo discorso: “Verso i tuoi carnefici, piuttosto che il desiderio di vendetta, ho trovato in te un profondo sconcerto, l’assoluta incapacità di comprendere l’odio altrui. Ma nello sconcerto, che condivido, una cosa mi è chiara. L’orrore, per tenerlo lontano, va sentito vicino. Abbastanza per riconoscerlo e potersene guardare”.

Nell’intervento successivo sono state ascoltate con particolare attenzione le significative parole della Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello che ha ricordato la figura di Alberto, sottolineando il suo carattere delicato e schivo e evidenziando il fatto che quel numero che portava tatuato sul braccio era, più profondamente, impresso nel suo animo. L’appello della Presidente Dureghello, rivolto direttamente ai ragazzi, è stato quello di essere sempre i veri protagonisti delle proprie scelte nel complesso presente in cui viviamo per ottenere, nella vita, un futuro di pace.

A seguire è intervenuto il Sindaco di Colonna Fausto Giuliani, il quale ha evidenziato in modo significativo l’importanza di eliminare i pregiudizi in un’ottica di costruzione di veri valori. “Sono i ragazzi i veri testimoni delle nuove generazioni”, ha aggiungo il Sindaco Giuliani, “e la scuola e l’intera comunità devono sempre collaborare per raggiungere questo obiettivo comune”.

La parola è poi passata al Direttore del Dipartimento per i Beni e le Attività Culturali della Comunità Ebraica di Roma Claudio Procaccia, che, in un pregnante discorso volto alle coscienze dei presenti, ha messo in risalto l’operato di tutti coloro che, in tempi difficili come erano quelli del dominio nazi-fascista, hanno messo a repentaglio la propria sicurezza e la stessa vita per tutelare quelli che erano ingiustamente perseguitati. La vicenda richiamata alla memoria si riferisce al modo in cui sua madre, Virginia Sonnino, Marco Pavoncello, ospite gradito della giornata odierna, e i suoi cugini, giovanissimi ebrei romani, riuscirono a mettersi in salvo durante l’occupazione tedesca nel territorio colonnese grazie all’aiuto di Aurelio Nardella, di Paolo Mastrofrancesco e di Luigi Pasquali, che ricopriva all’epoca la carica di podestà.

Il Dott. Procaccia ha concluso il suo intervento ringraziando la comunità e dichiarando, da una parte, che esistono i “Giusti” e che proprio da loro è nata la nostra democrazia e chiedendosi, dall’altra, se oggi noi tutti sappiamo essere all’altezza del loro insegnamento.

Anche la Responsabile dell’Associazione “Donne Ebree d’Italia” Sara Procaccia, sorella di Claudio Procaccia, ha ricordato come sua madre si sia sempre sentita in famiglia e circondata d’affetto autentico tutte le volte che veniva nella scuola di Colonna che ha continuato a frequentare per tutta la sua vita.

Una lunga standing ovation è seguita alla proiezione del video molto emozionante curato dal dott. Luigi Leoni, intitolato “Sull’onda dei ricordi”,  in cui sono state ricostruite le visite compiute da Alberto Sed a Colonna nel corso degli anni.

L’evento è poi proseguito con le domande degli studenti rivolte ai familiari di Alberto. Le nipoti hanno raccontato che il loro nonno amava stare con i ragazzi e visitava sempre volentieri le scuole dove portava la propria testimonianza. Si è trattato di un momento molto commovente per tutti i presenti, soprattutto nel momento dell’abbraccio tra una delle nipoti di Alberto e una studentessa della classe terza della Scuola Secondaria di I grado che le ha donato una scatola contenente i pensieri le e riflessioni di tutti gli studenti dell’Istituto.

Le classi IV e V della Scuola Primaria hanno poi presentato le letture, gli approfondimenti e i lavori svolti insieme ai loro docenti sulla Giornata della Memoria. Ciascuno degli alunni più giovani ha dimostrato grande serietà e consapevolezza in questa circostanza così ricca di importanza e di significati per la loro formazione di futuri cittadini del mondo.

In seguito il coro degli alunni diretti dalla Prof.ssa Caliciotti ha cantato “La prima cosa bella”, dedicata al forte sentimento che ha legato per tutta la vita Alberto e sua moglie Renata. Sulle note della canzone si sono esibiti anche gli alunni delle classi seconde che hanno messo in scena una coreografia molto romantica, curata dalle prof.sse Cinzia Calabritto e Laura Carletti.

Gli alunni hanno poi donato alla commossa Prof.ssa Daniela Betti, docente dell’IC al suo primo anno di pensione, una targa di riconoscimento per il suo ruolo fondamentale di promotrice della cultura della Memoria all’interno della scuola.

Riflettere sul passato e individuare chiaramente le strade da percorrere e quelle da evitare: ecco l’insegnamento più grande di Alberto Sed, impresso nei cuori dei ragazzi che hanno avuto l’onore di ascoltare la sua storia prima della sua morte.

La giornata si è conclusa tra i binari della ferrovia del Museo Stazione di Colonna grazie all’accoglienza di Paola Arena, lì dove dieci anni fa tutto aveva avuto inizio con la prima visita di Alberto Sed.

 

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