Notizie in Controluce

Dati allarmanti confermano la recessione culturale del nostro paese. La metà degli italiani non si impegna a leggere neanche un libro in un anno; ci si vede costretti pertanto a definire lettori coloro che in dodici mesi riescono a vantarsi di essere arrivati all’ultima pagina. Altro dramma sociale è la qualità della lettura: non è da escludere che l’unico libro portato a termine sia una raccolta di barzellette. Speriamo almeno che questi lettori coraggiosi abbiano capito le battute, altrimenti si tratterebbe di tempo perso. Il vero problema non sta nel leggere materiale di scarsa qualità, ma nel leggere solo quello e nel non leggere affatto.

Molti problemi sociali sono collegati alla mancanza di cultura tra i cittadini. In uno stato in cui si legge si è meno propensi a scegliere politici corrotti, mafiosi, incriminati, perché gli elettori non permetterebbero accordi con le mafie, sarebbero più lungimiranti e attenti nel momenti di scegliere chi deve rappresentarli. Basti pensare che il meccanismo del potere trova delle solide basi nell’ignoranza. Si tende a sopraffare chi è meno preparato e dunque più malleabile. Il primo passo per togliere la dignità ad una persona è toglierle la facoltà di ragionare con la propria testa, di informarsi, di capire. È per questo che i telegiornali non dicono tutta la verità, perché la gente che sa, che conosce fa paura e non è corruttibile. Non si può comprare.