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Il Castello Savelli a Grottaferrata

Il Castello Savelli a Grottaferrata
Ottobre 13
09:43 2009

castello-grottaferrataA pochi chilometri da Grottaferrata sorgono i pittoreschi resti del Castello Savelli, detto Borghetto, costruito dai Conti del Tuscolo sui resti di una villa romana, passato ai Savelli e successivamente a Giulio II che ne fece un avamposto dell’abbazia. Il Castello è ricordato per la prima volta nel 1270. Verso la fine del secolo XVI vi subentrarono i Savelli. Nel secolo successivo il Castello ebbe un ruolo importante nella lotta scatenatasi fra le fazioni del Pontefice Eugenio IV e la Regina di Napoli Giovanna II da una parte, e dei Colonnesi e Savelli, dall’altra.
Nel 1440 il Castello Borghetto fu dato da Eugenio VI, per metà, a Simonetto di Castel Pietro e per l’altra metà a Caterina Savelli. Questo atto portò alla riconciliazione con i Savelli che condusse in seguito alla completa restituzione di Borghetto.
Il Castello, nel 1436, aveva subito gravi danni, tanto che nel 1473 compare come “Castrum dirutum”. In seguito il Cardinale della Rovere ordinò il restauro della merlatura e l’aggiunta di altre fortificazioni; fu riutilizzato per scopi militari nel 1482, quando vi si accampò parte dell’esercito del Duca di Calabria, che era alleato dei Colonna, allora in guerra con Sisto IV.
Il Castello sorgeva su di un’altura tufacea ed era impostato su robuste costruzioni in calcestruzzo dovute alle prime fortificazioni medioevali del colle, risalenti al tempo dei possedimenti dei Conti del Tuscolo, nei secoli X e XII. Il recinto vero e proprio del Castello risale al secolo XIV, era di forma rettangolare e comprendeva 13 torrette sporgenti, anch’esse, per lo più, di forma rettangolare; lo spazio fra due torrette risulta al massimo di venti metri; internamente mostra una grande serie di restauri e rifacimenti. L’ingresso di Sud-Est, meglio conservato, presenta un arco ribassato, in tufo, fiancheggiato dai resti di quella che doveva essere una torre di guardia. Gli avanzi delle case, all’interno, del recinto, ormai incorporate in abitazioni moderne, si devono esclusivamente ai restauri di Della Rovere: ben poco rimane anche della Chiesa, costruita nel secolo XIII, e della Rocca del Castello, ambedue situate a Sud.
Bibliografia: (cacciotti-marco@libero.it – Istituto Italiano Castelli-Lazio – Bonechi – B. Fichera – volontari valorizzazione castelli-chiese nel Lazio)

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