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Il nuovo calendario del Festival ArteScienza riprogrammato a causa del maltempo

Il nuovo calendario del Festival ArteScienza riprogrammato a causa del maltempo
Settembre 23
13:13 2020

Accelerazione||Decelerazione

Roma, 8 settembre – 4 ottobre, 4 dicembre 2020

 Il nuovo calendario del Festival ArteScienza riprogrammato a causa del maltempo.

L’attività riprende lunedì 28 settembre e proseguirà fino al 2 ottobre.

L’incontro con Alvin Curran al Goethe-Institut Rom sarà il 28 settembre. L’artista americano, fra i padri della musica elettronica,

presenta in prima assoluta il suo nuovo lavoro The Containment Etudes nato durante il lockdown in California

 

A causa del maltempo, il Festival ArteScienza ha dovuto interrompere per questa settimana la programmazione. Tutti gli appuntamenti al Goethe-Institut Rom (via Savoia 15) di questa settimana, sono stati dunque spostati a quella del 28 settembre. Ecco la nuova programmazione.

Serata speciale al Festival ArteScienza lunedì 28 settembre. La sera si apre ai Giardini bassi alle ore 20 con gli ‘improvvisi’ della regista e attrice Manuela Cherubini su un testo di Elfriede Jelinek, che si alternano alle installazioni realizzate con gli spettacolari Olofoni, particolari diffusori del suono progettati dal Centro Ricerche Musicali.

Alle ore 21.15 ci si sposta ai Giardini Alti per un omaggio del Festival ad Alvin Curran, artista americano dalla carriera lunga e fruttuosa come compositore, performer, creatore di installazioni, scrittore e insegnante sulla scia della tradizione americana di musica sperimentale, co-fondatore del gruppo Musica Elettronica Viva nel 1966 a Roma, dove vive tuttora. Per il pubblico sarà l’occasione per partecipare a un incontro con l’artista e alla sua performance che lo vedrà protagonista THE CONTAINMENT ETUDES (Gli Studi d’Arginamento), un’autobiografia sonora, iniziata durante il lockdown forzato che Curran ha vissuto con la moglie a Berkeley in California; la regia del suono sarà a cura di Giuseppe Silvi. “Il progetto solistico – racconta lo stesso Curran -, senza un inizio o una fine comprende gran parte della mia musica degli ultimi cinquant’anni presentata spontaneamente dalla ricombinazione di circa 3000 sound-files realizzati su una tastiera MIDI, pianoforte, e altri strumenti acustici”. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America.

Alvin Curran. Compositore, performer, creatore di installazioni, scrittore e insegnante sulla scia della tradizione americana di musica sperimentale. Nato a Providence nel 1938, ha studiato con Ron Nelson, Elliott Carter e Mel Powell e ha co-fondato il gruppo Musica Elettronica Viva nel 1966 a Roma, dove vive tuttora. La sua musica, che si tratti di opere cameristiche, di arte radiofonica, di performance solistiche o di teatro ambientale a grande scala, abbraccia tutti i suoni, tutti gli spazi, tutte le persone.

Gli “Improvvisi” ci saranno anche martedì 29 settembre, sempre a partire dalle ore 20 (e sempre nel Giardino basso dell’istituto tedesco) questa volta con il chitarrista Andrea De Vitis, che esegue Tonadilla (on the name of Andrés Segovia) Passacaglia op. 180 di Mario Castelnuovo-Tedesco che si alterna ai concerti/installazioni con Olofoni.

Dalle ore 20.30 ci si sposta nel Giardino Alto per la proiezione di video musicali d’autore, con una selezione di video musicali provenienti dal MA/IN – Matera Intermedia Festival. Alle ore 21.15, a cura del Goethe-Institut, la proiezione di Amore dannato, regia di Dominik Graf e Johannes F. Sievert (ingresso gratuito). Film tedesco del 2016, prende avvio da un’accusa indiretta: con i loro lavori difficili e problematici, i portavoce del leggendario “Manifesto di Oberhausen” (Oberhausener Manifest) del 1962, la data di nascita del “Nuovo cinema tedesco” (Neuer Deutscher Film), avrebbero impedito al cinema nazionale di svilupparsi in maniera più libera e forse verso forme più vicine all’intrattenimento. Dominik Graf punta lo sguardo su alcuni nomi di allora, oggi quasi dimenticati, come Roland Klick e Klaus Lemke, anche all’epoca fuori dagli schemi. Così facendo, dà vita a una serie di contraddizioni, che però risultano decisamente stimolanti al fine di una valutazione critica del cinema degli anni ’60 e ’70.

Dal Goethe Institut Rom, il Festival ArteScienza si sposta per la sola giornata di mercoledì 30 settembre alla Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola (via del Caravita 8a) per un incontro e un concerto a ingresso libero. Prendendo spunto dal tema che contraddistingue l’edizione del Festival di quest’anno (Accelerazione || Decelerazione), alle ore 20 l’incontro con Paul Gilbert, filosofo, storico della metafisica, gesuita, professore emerito presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Tema dell’incontro sarà “Ascolto e silenzio-riflessioni sulla persona e sulla relazione” e vi prenderanno parte anche il compositore Michelangelo Lupone e il gesuita Vincenzo D’Adamo. A seguire (ore 21.15) il concerto Sacro contemporaneo per organo e live electronics affidato all’organista Giulio Tosti (Pasquale Citera live electronics). Sarà un affascinante excursus all’interno del panorama musicale novecentesco con una piccola deviazione sull’800 italiano. I primi due brani, il Prelude dalla Suite pour orgue n.5 di Maurice Duruflé e Desseins Eternels di Olivier Messiaen dalla raccolta La Nativité du Seigneur, sono esemplificativi della nuova scuola organistica francese di inizio secolo. Una scrittura figlia di Debussy e Ravel, arricchita però da suggestioni della modalità antica. A seguire due importanti brani della corrente minimalista: Opening di Philip Glass (nella libera rielaborazione all’organo di Giulio Tosti) e Pari Intervallo di Arvo Pärt. Sono brani noti a chiunque si sia approcciato a questa corrente, il primo con una concezione formale semplice e diretta, il secondo con una venatura più intimista e contemplativa. Nello spazio tra questi due brani si presenta l’eccezione del programma: La vera piva montanara di Padre Davide da Bergamo, un brano ottocentesco “ad imitazione del baghetto” o meglio della zampogna, permea l’atmosfera di una sacralità rituale degna di tanta “drone music “. Infine, l’indomita  Musica per Organi Caldi del compositore Pasquale Citera, chiude in maniera dirompente questo excursus.

Si torna al Goethe-Institut per gli ultimi due appuntamenti del Festival.

Vincitrice nel 2019 della Borsa di Studio “Michiko Hirayama”, Virginia Guidi è un giovane mezzosoprano dedito alla musica d’oggi esecutrice di diverse prime assolute. A lei spetta l’appuntamento di aperture delle ore 20 (in cui ascolteremo anche una versione originale di Stripsody di Cathy Berberian) di giovedì 1 ottobre. Alle 21.15 ci si sposta nel Giardino alto per Emphatic Scene, una performance per indagare il mondo delle percussioni nello scenario della musica contemporanea e sperimentale. Ne saranno protagonisti il percussionista Marco Di Gasbarro e gli allievi delle Scuole popolari di musica Donna Olimpia, Testaccio, Insieme per fare diretti da Leonardo Zaccone. In programma musica di Cage, Gordon, Guaccero, Zaccone e un omaggio a Giacinto Scelsi, quest’ultimo nello schema storico del Gruppo di Improvvisazione di Nuova Consonanza.

Ultima giornata al Goethe venerdì 2 ottobre (ore 20), nel Giardino basso; in programma Accordi, con la musica del compositore svedese Åke Parmerud e gli improvvisi di danza a cura di Valerio De Vita, coreografo e danzatore, una collaborazione con la Compagnia Excursus-PinDoc di Ricky Bonavita.

Alle ore 21.15 ci si sposta al Giardino Alto per il concerto che affianca il Duo Essentia al compositore e interprete Stefan Keller. L’Essentia è un duo particolare, che esplora con il talento di Samuele Telari al bajan e Alice Cortegiani al clarinetto, repertori vastissimi, dalle trascrizioni classiche alla musica sperimentale, sempre alla costante ricerca delle possibilità tecniche e timbriche dei propri strumenti. Stefan Keller, nel 2020 residente all’Accademia Tedesca di villa Massimo, è oboista e compositore che ha ricevuto già importanti premi e riconoscimenti, fra cui una residenza Pro Helvetia in India nel 2018, da cui nasce il lavoro che si ascolterà in questo concerto, Phoenix per tabla e live electronics, di cui è interprete lo stesso autore. Sebbene il brano utilizzi i tabla (le percussioni tradizionali dell’India) attraverso la tecnica strumentale del Nord dell’India, in realtà si distingue completamente dalla musica classica indiana. Il live-electronics è caratterizzato da un programma che segue passo a passo la partitura scritta per attivare dei processi partendo sonori dai riferimenti sonori dei due tamburi. Completa il programma, eseguito dal Duo Essentia, la musica di Toshio Hosokawa, Jukka Tiensuu, Dai Fujikura, Sofia Avramidou.

 

Il festival è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2020 – 2021 – 2022“, fa parte di Romarama 2020, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, ed è realizzato in collaborazione con SIAE. Nasce dalla collaborazione con il Goethe-Institut e grazie al contributo di numerosi partner e sostenitori quali l’Ambasciata USA, Logos – Ma/In Festival di Matera, Accademia tedesca di Villa Massimo, Istituto Svizzero, le Scuole Popolari di Musica di Donna Olimpia, Testaccio e Insieme per fare, l’Università di Roma “La Sapienza” e la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola.  

 

Ufficio stampa: Sara Ciccarelli,  sara.ciccarelli@fastwebnet.it

 

Info: www.crm-music.itwww.artescienza.info

Prenotazioni: nel rispetto delle norme per la prevenzione anti Covid-19 è preferibile e consigliata la prenotazione dei biglietti in modalità digitale ovvero mediante le seguenti opzioni: CRM – tel 06 45563595  (orari lun – ven 9.30 > 18.00; sabato ore 9.30 > 17) o info@crm-music.it; www.artescienza.info

 

Biglietti

Concerti, performance al Goethe-Institut

Intero euro 10 – ridotto > 65, giovani < 26, Disabili euro 7

Concerti/Installazione – Video musicali d’autore

Prezzo unico euro 5

Tutte le altre iniziative sono ad ingresso gratuito

Ingresso contingentato fino ad esaurimento posti

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