Notizie in Controluce

Si deve dare atto al Presidente Renzi di aver smosso le acque della cosiddetta ‘palude politica’. Forse ha creato addirittura qualche mulinello di troppo, avendo messo molta carne su pochi fuochi, sì che quasi nessuna delle pietanze è arrivata, per ora, a cottura definitiva. Aspettiamo, anche perché la parola d’ordine-mantra dice che «non ci sono alternative».

Intanto, si deve osservare che il modo di fare politica non è cambiato: ha solo aggiornato dati anagrafici e fotogenia. Il personaggio Renzi – è noto – è capace, spregiudicato e deciso, buone qualità per un politico. In più, e qui non sappiamo se sia un bene o un difetto, si stima molto e pratica pochi dubbi, tanto che per lui la formula cartesiana andrebbe riscritta in Ego ergo sum. La sua facondia e le sue promesse piacciono e hanno conquistato notevoli consensi. Allo stato però sono scarsi i risultati concreti, sia in campo nazionale che europeo. Per questo si può, come detto, concedere ancora credito, anche in considerazione delle difficoltà obiettive e dei ‘frenatori’, o ‘gufi’, qualche volta reali ma più spesso evocati artificiosamente.
Il vero punto dolente è costituito dall’assenza di una svolta nel modo di fare politica. Le famose ‘rottamazioni’ o non ci sono state o sono state solo di facciata, per un ‘abbellimento’ dello stretto entourage, a danno – in non poche occasioni – della qualità. In quanto poi a trasparenza e linearità nei rapporti, sia all’interno del partito che con le altre forze politiche, assolutamente niente di innovativo. All’interno del partito ci sono spesso riunioni e votazioni della segreteria, ma tutte con esito scontato, con il ‘campione’ sempre vincente e i gregari felici a portare borracce piene di sì.
Nei rapporti con le altre forze politiche si regredisce alla primissima repubblica (ulteriore conferma per l’accusa di ‘democristianità’ del ‘nuovo’ presidente), con accordi sottobanco, manine nella marmellata e pronte retromarce quando conviene. Il ‘patto del Nazareno’, segreto ed elastico allo stesso tempo, è grave e offensivo per la Repubblica, ma passa liscio come l’olio; e tutti aspettano la conferma della contropartita al ‘miracolato’ Berlusconi per il sostegno sotterraneo al governo guidato dal ‘signore’ Renzi.
Anche la gestione delle trattative (?) per l’elezione del nuovo Capo dello Stato non si discosta in nulla dalle vecchie e nascoste manovre; e dopo giorni di agitazione si son visti i frutti delle tante ‘carte coperte’. La democrazia risulta appesa al volere ‘riservato’ di pochi, forse due, oligarchi. Ben altro ci si attendeva, nella gestione della cosa pubblica, da un giovane che doveva rottamare il passato. Noi siamo ‘stati sereni’ alle sue promesse: e adesso ce lo ritroviamo con il barattolo dell’antiruggine e la pennellessa per verniciare… grandi rottami.