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Il Pianeta, la rassegna culturale e artistica di Terraforma

Il Pianeta, la rassegna culturale e artistica di Terraforma
Ottobre 13
10:54 2021

Il Pianeta | 14-17 ottobre | Milano 

Da domani giovedì 14 a domenica 17 ottobre Terraforma presenta Il Pianeta, una rassegna artistica e culturale che reinterpreta l’iconica serie di Ettore Sottsass “Il Pianeta come Festival” attraverso interventi visivi, installativi e performativi nella città di Milano.

Nel 1972, il designer e architetto Sottsass pubblicò sul periodico Casabella disegni e testi che raffiguravano un pianeta in cui l’umanità era libera dal lavoro e dal condizionamento sociale, e nel quale ogni uomo era un uomo-artista. Secondo la visione del creativo, una volta risvegliata la coscienza, la tecnologia sarebbe stata utilizzata per aumentare l’autocoscienza rendendo la vita in armonia con la natura.

Con Il Pianeta, che nasce all’interno del progetto “Visioni e Suoni della Città che Cambia” curato dalle associazioni Threes e MMT Creative Lab e sostenuto da Fondazione Cariplo, Terraforma fuoriesce dall’esperienza di Villa Arconati per esplorare lo spazio fisico, digitale e sociale della città di Milano grazie ai campi di ricerca che da sempre contraddistinguono il festival, ovvero il linguaggio sonoro, l’architettura e la sostenibilità ambientale. In programma a Il Pianeta un evento di inaugurazione allo Spazio Maiocchi(giovedì 14), una mostra a cielo aperto in vari punti della città (dal 14 al 28 ottobre), un concerto dal vivoalla Fabbrica del Vapore (venerdì 15) e due passeggiate sonore pomeridiane nei quartieri Sarpi-Sempione (sabato 16) e Bovisa-Dergano (domenica 17).

 

PROGRAMMA

14 ottobre | inaugurazione | Spazio Maiocchi | ingresso libero | ore 18.00

Il Pianeta si apre con la presentazione dei lavori inediti – tre manifesti e una sonorizzazione – realizzati da quattro artisti invitati appositamente a rileggere lo studio di Sottsass: la videoartista italo-australiana Rebecca Salvadori, lo studio di design Formafantasma, l’artista visivo Giulio Scalisi e la compositrice e produttrice italo-olandese Grand River, il cui paesaggio sonoro potrà essere ascoltato inquadrando con il proprio cellulare il codice QR stampato sui poster. L’inaugurazione prevede inoltre l’incontro con il collettivo di architetti Possibility of an Island per la talk e proiezione “the Floor is Lava” e, nel cortile esterno di Spazio Maiocchi, il concerto di debutto in Italia del trio londinese Still House Plants tra sonorità R&B, slowcore ed elettronica. Gli artwork commissionati a Salvadori, Formafantasma e Scalisi saranno quindi protagonisti fino al 28 ottobre di una mostra a cielo aperto, con oltre 120 manifesti affissi dal centro alle periferie di Milano che trasformeranno le strade della città in spazi di esposizione, cultura e visione.

 

15 ottobre | concerto “Community Garden” | Fabbrica del Vapore | ingresso 10 euro | ore 20.30

Community Garden è il nuovo progetto discografico di Alvin Curran e Walter Prati (DaVinci Classics, 2021) nato dalla riflessione sull’importanza di poter utilizzare spazi urbani condivisi e che ha portato i due musicisti/compositori a unire estetiche e tecniche creando un inaspettato “panorama sonoro”. Community Garden raccoglie le esperienze di Curran e Prati durante gli ultimi due anni di attività; anni che hanno contenuto una buona parte dell’isolamento pandemico urbano e i suoi contraccolpi psicologici e sociali. Come un giardino urbano condiviso ha bisogno della collaborazione di chi lo frequenta, così il concerto di Alvin Curran e Walter Prati vedrà interazioni tra musica elettronica, campionamenti dei suoni della quotidianità, strumenti acustici quali il pianoforte e il violoncello in un continuo miscelarsi e sovrapporsi di atmosfere che ricordano aree culturali e musicali anche molto lontane: il Giardino condiviso delle relazioni e della musica.

 

16 e 17 ottobre | soundwalks con Standards, Artetetra e Soydivision | ingresso su prenotazione

Le passeggiate sonore di sabato 16 (partenza alle ore 11.00 dal Giardino Comunitario Lea Garofalo) e domenica 17 (partenza alle ore 14.30 da Standards, via Maffucci 26), organizzate in collaborazione con il centro di ricerca per la cultura sonora Standards, l’etichetta indipendente Artetetra e il collettivo indonesiano con base a Berlino Soydivision, indagheranno il tessuto sociale urbano con pratiche di ascolto inedite, il coinvolgimento delle comunità locali e la condivisione. I partecipanti al progetto “ramé-ramé” saranno invitati a innescare e sperimentare situazioni multisensoriali negli spazi cittadini tra performance, musica, cibo, luci e ascolti in ambienti diversi. Per prenotarsi occorre inviare una mail a contact@ilpianeta.info da cui si riceverà una risposta con maggiori dettagli.

 

PROTAGONISTI

Rebecca Salvadori 

Rebecca Salvadori è una video-artista italo-australiana con base a Londra. La sua pratica filmica si basa sulla sovrapposizione non gerarchica e cronologica di sequenze audio-video. Il suo lavoro è composto da costellazioni di momenti ed elementi visivi eterogenei altamente personali e volutamente elusivi: ritratti sfaccettati di persone, ambienti e momenti che possono essere approcciati da diverse angolazioni e che si muovono tra la dimensione personale e quella transpersonale, susseguendosi secondo le logiche personali della libera associazione. La soggettività e la dimensione intima dell’essere umano occupano un posto centrale nella sua pratica. Insieme al collettivo Tutto Questo Sentire, produce e cura progetti ed eventi volti alla creazione di spazi specifici dove il suono può dialogare con differenti discipline artistiche. È direttrice artistica del Norient Film Festival 2022.

Formafantasma

Formafantasma è uno studio di design di ricerca, che indaga le forze ecologiche, storiche, politiche e sociali che modellano la disciplina del design oggi. Il loro lavoro esplora questioni quali il rapporto fra tradizione e cultura locale, gli approcci critici per la sostenibilità e il significato degli oggetti come canali culturali. Il loro obiettivo è quello di facilitare una comprensione più profonda dei nostri ambienti naturali e costruiti e di proporre interventi trasformativi attraverso il design e le sue possibilità materiali, tecniche, sociali e discorsive.

Giulio Scalisi 

Giulio Scalisi è un artista multimediale il cui lavoro si sviluppa attraverso diversi media e forme, come video, fumetti, installazioni e disegni. L’artista cerca di guardare dentro se stesso, come un soggetto che vive nella contemporaneità, sapendo che l”individuo” non è altro che il prodotto e la reazione all’insieme di forze provenienti dall’esterno, forze che sono in grado di indurre desiderio, gioia o paura, e lo studio di queste compulsioni è il soggetto del suo lavoro.

Grand River 

Aimée Portioli, conosciuta come Grand River, è una compositrice e sound designer italo-olandese. La sua musica si infiltra nello sperimentalismo elettronico con un tocco cinematografico, aggiungendo a strutture ritmiche complesse pattern più atmosferici. Questi particolari soundscape vanno a sfumare lunghe transizioni musicali con la suspense. Influenzata dalla musica classica minimale, il lavoro di Grand River integra una grande varietà di strutture sonore e calcoli sinfonici in cui crea coinvolgenti narrazioni sperimentali e ambientali che combinano la composizione tradizionale con la ricerca sonora contemporanea. Grand River lavora con l’artista visivo Marco Ciceri, con cui gestisce l’etichetta discografica One Instrument.

Possibility of an Island

L’idea di progresso è stata sostituita dalla paura di una fine apocalittica. Dall’inizio del millennio, scenari catastrofici hanno invaso i progetti che cercano soluzioni per un futuro compromesso. Fenomeni e psicosi come il prepping e il survivalismo affrontano la paura del futuro con strategie accidentali, convertendo beni esistenti in strumenti di sopravvivenza che partono dall’immaginario collettivo di comunità auto-organizzate. Come giocare fingendo che il pavimento sia lava, è possibile definire un insieme di condizioni estreme in base ai nuovi scenari del cambiamento (suolo inquinato, aria contaminata, temperature esasperate, risorse alimentari scarse) che richiedono una riprogettazione degli atti fondamentali della vita, dall’alimentazione alle modalità abitative fino alla riproduzione. Ogni scenario rappresenta una possibile isola in cui adattarsi. Simulando tali scenari, gli architetti Sofia Pia Belenky, Margherita Marri e Luigi Savio hanno strutturato esperienze immersive intitolate “The Possibility of an Island” nei boschi toscani, un ecosistema chiuso per realizzare video e azioni comunitarie che indagassero questo particolare momento storico. Qui giovani realtà milanesi (Fosbury Architecture, Plasticity, Parasite 2.0 e Interiors Agency) come tutor e partecipanti da tutta Europa hanno ideato e filmato nuovi strumenti, pratiche e rituali attraverso una dimensione sperimentale, performativa e concettuale della disciplina dell’architettura. 

Still House Plants

Gli Still House Plants sono un gruppo britannico composto da Jess Hickie-Kallenbach, Finlay Clark e David Kennedy. Con un set di chitarra, batteria e voce, creano musica frammentata e tagliente, ma dal cuore pop. Il loro secondo album, Fast Edit, è stato scritto con l’aiuto di cellulari, dittafoni, computer portatili, conversazioni e registrazioni di spettacoli dal vivo, mischiando precisione e spazi aurali. Si sono esibiti alla Empty Gallery di Hong Kong, al festival Hyperlocal di Buenos Aires (con NTS e British Council) e in vari spazi da Santiago del Cile alla residenza semestrale al Cafe OTO di Londra. 

Alvin Curran

Musicista e compositore statunitense, residente a Roma da molti anni, Alvin Curran è una figura cardine e di collegamento del rapporto fra avanguardia e contemporaneità, composizione e improvvisazione. Curran è protagonista vivente della Storia contemporanea della musica sperimentale internazionale: co-fondatore di MEV: Musica Elettronica Viva – collettivo romano di free improvisation elettro-acustica anni ’60 – ha intrecciato collaborazioni artistiche e influenze con musicisti come Frederic Rzewski, Cornelius Cardew, Steve Lacy, Allan Bryant, Giacinto Scelsi, Claudio Rocchi e Franco Battiato, ed è stato punto di riferimento del movimento minimalista statunitense nella scena italiana.

Walter Prati

Walter Prati è un compositore ed esecutore. Svolge attività di ricerca musicale orientata all’interazione fra strumenti musicali tradizionali e nuovi strumenti elettronici, frutto dell’applicazione informatica al mondo musicale. Questo percorso lo ha portato a utilizzare, con il supporto di Mauro Graziani, uno dei primi elaboratori per la sintesi e la trasformazione del suono in tempo reale progettato da Giuseppe Di Giugno. Dal 1990, con la Fondazione MMT a Milano, produce progetti di ricerca sulla musica e lo spettacolo in genere. Ha collaborato con il compositore e strumentista Giancarlo Schiaffini e con Evan Parker, con cui ha messo a punto un progetto di improvvisazione ed elettronica che ha portato alla formazione dell’Electroacoustic Ensemble. Con il chitarrista americano Thurston Moore dei Sonic Youth e il cantante inglese Robert Wyatt ha realizzato progetti discografici e performance live. Ha inciso dischi per BMG Ariola, Ricordi, Pentaflower, ECM, Materiali Sonori, Leo Records, Auditorium, Limen, Dodicilune, DaVinci records. 

 

Link

presskit  https://tinyurl.com/IlPianeta   

https://ilpianeta.info

contact@ilpianeta.info

https://www.instagram.com/terraformafestival/

 

 

 

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