Interventi a gamba tesa
La notte della Repubblica è davvero fonda, buio pesto.
Il popolo dorme o fa finta; è anestetizzato dalla tv dei reality e dai settimanali di gossip. Delega a rappresentarlo certi politici avidi e corrotti ma che più spesso di quanto si pensi, però, sono semplicemente dei solenni incapaci. Politici che vogliamo illuderci di credere paracadutati giù da Marte ma che escono proprio dalle fila di quel popolo che poi li odia e li disconosce. Il meglio del peggio. In una sua canzone dove l’ironia mascherava una vera disperazione, il grande Gaber diceva: “una vita sprecata / non c’è niente da fare / non c’è via di scampo / quasi quasi mi faccio uno shampo“. Anche in questa lunga e dura notte, forse, occorrerebbe un lavacro. Non uno shampo ma un bagno. Ecco, sì, un bel bagno generale. L’unico modo per uscirne è un bagno: o di umiltà o di sudore o di sangue. Non c’è via di scampo.
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