L’arduo dilemma….
Interventi a gamba tesa. L’Italia, per molti giorni, è stata assillata sulle prime pagine dei giornali da un problema di vitale importanza, roba da far tremare le vene. La ruggente crisi economica? La microcriminalità ormai dilagante? Il disagio sociale che fa riaffiorare ipotesi di neobrigatismo? Magari! Il problema è capire se l’avvocato inglese Mills ha mentito o no per coprire certi “inciuci” finanziari di Berlusconi. Prima ancora, altro tema lancinante a titoli cubitali, di quelli che possono sconvolgere l’esistenza di chiunque. Terrorismo internazionale? L’atomica di Teheran? Ma va là, ecco l’angosciante dubbio: Berlusconi voleva o no mettere qualche graziosa “velina” nelle liste per le elezioni europee? Intanto il ministro Brunetta sta instaurando un duro regime da KGB sui posti di lavoro pubblici (pur con qualche modesta ragione) che presto si estenderà anche ai privati, quindi anche a coloro che ora applaudono sorridenti senza rendersi conto di quale orrore stanno avallando. I “padroni” non vedono l’ora di avere il placet di legge per scatenare la caccia all’uomo anche nei loro uffici e fabbriche, regolando finalmente i conti con i meno allineati. Neanche Mussolini era riuscito a tanto. Nel frattempo, i malati oncologici sono stati esclusi dalle garanzie di legge (malato = improduttivo, quindi “fannullone”) e alla Magneti Marelli ci vuole il permesso scritto per le funzioni corporali. Per fortuna, i partiti e le organizzazioni che difendono (si fa per dire) i lavoratori, che si dicono fondati sulla Resistenza e sulle lotte operaie, che fanno? Si occupano a fondo del caso Mills, delle “veline” e di Noemi che a Berlusconi lo chiama “papi”…….Ognuno ha i rappresentanti politici che si merita, senza distinzione di colori.
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