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(Serena Grizi) – La Festa delle Streghe a Montemerano (GR), uno dei Borghi più belli d’Italia, resta sempre un’occasione più unica che rara per godersi atmosfere magiche ma anche d’una volta, vicino alla ricorrenza di tutti i Santi. La festa, infatti, non come Halloween che cade la notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, è fissata per il fine settimana più vicino ai Santi e alla ricorrenza del 2 novembre, quest’anno tra venerdì 2 e sabato 3. Il borgo si veste di fantasmi, maghi, streghe, figure animate sui trampoli armate di scope, demoni con l’ascia che rincorrono i passanti, luci basse tra le antiche e ben tenute case medievali, straschichi abbondanti di ragnatele argentate rilucenti anche per la pioggia perdurante se non abbondante di venerdì. Un gigantesco ragno con la sua tela domina la piazzetta più alta del borgo e la musica impregna ogni angolo col blues, canzoni demenziali o famose cover rock. Il passaggio che si immaginava durasse poche manciate di ore tra il mondo dei vivi e quello dei morti, così come nelle feste contadine presenti anticamente nelle regioni italiane in varie forme consente la ‘convivenza’ tra spuntini, birre e vini e un angolo dedicato d un vetusto e inquietante cimitero con tanto di lapidi e R.I.P. di rito. Eppure, anche per coloro che storcono la bocca davanti alla rinata festa del ‘Grande Cocomero’, della zucca ‘Jack-o’-lantern’, forse per una recrudescenza d’antipatia se non per tutti gli Stati Uniti D’America, in parte per quegli stati sì ricchi di tradizioni ma anche depositari di vecchie nostalgie nazionaliste, passeggiare in queste serate per le vie di Montemerano ispira un’atmosfera del tutto magica proprio in questa terra d’antica tradizione contadina. Sappiamo dalla storia quanto fosse duro sopravvivere nelle campagne se non si era proprietari ma possiamo di sicuro immaginare che le feste tra parenti e vicini, col cibo buono e abbondante cucinato per l’occasione, i balli, i canti, fossero certo un momento buono per dimenticare le fatiche, la malaria, la poca istruzione. Le antiche pietre di Montemerano tornano a nuova vita ad ogni festa ma il borgo oggi è comunque attivo grazie alle vicine acque di Saturnia che attirano un turismo di qualità amante della tranquillità, dell’inossidabile desiderio della Salus per Aquam, dei magnifici paesaggi, della buona cucina. Gli antichi poderi, oggi confortevoli agriturismi spesso a conduzione familiare, sono aziende che oltre ad offrire ospitalità  producono olio, vino, grano, ottimi legumi, conserve che, assieme ai formaggi e alla ricotta freschissima dei piccoli caseifici locali, protagonista di ottime colazioni e semplici dolci davvero degni di nota, arricchiscono i già noti menù maremmani. Il panorama autunnale si presenta punteggiato di bacche rosse, delle prime decolorazioni giallo/rosso/arancio delle foglie degli alberi, dai frutti dorati dei cachi che impreziosiscono i coltivi assieme a maestose secolari querce. https://it.wikipedia.org/wiki/Commemorazione_dei_defunti#In_Italia,