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La Puglia che non ti aspetti esporta in America benessere e scienza erboristica 4.0

La Puglia che non ti aspetti esporta in America benessere e scienza erboristica 4.0
Febbraio 09
16:44 2017

Bari, 9 febbraio 2017 – Non solo pasta, olio e vacanze. La Puglia continua a veder crescere la propria popolarità all’estero e come accade oramai da alcuni anni, a trainare la positiva tendenza si sono aggiunti speciali “cavalli di battaglia” (ai più forse sconosciuti ndr). Dall’agroalimentare, che resta il punto forte per antonomasia dell’export regionale, si è passati in breve tempo ad altri comparti come la meccatronica, l’abbigliamento e il manifatturiero leggero. Oggi all’incremento del “Made in Puglia” contribuisce anche il comparto del benessere naturale. A farsi notare all’estero nel settore salutistico, un laboratorio erboristico in provincia di Bari che da trent’anni produce e commercializza integratori alimentari estratti da piante officinali, rimedi naturali nel sostegno e nella prevenzione di numerosi disturbi psicofisici. Punto fermo in Italia per farmacisti, medici e naturopati, la realtà pugliese, Forza Vitale (www.forzavitale.it), il nome del marchio, adesso inizia ad attirare su di sé le attenzioni degli americani, incuriositi dalle sue peculiarità. Tre le parole chiave del laboratorio pugliese: ricerca, innovazione e sfida. “Si tratta dei nostri marchi di fabbrica” – dice Vito Cannillo, amministratore dell’intraprendente realtà pugliese – “ovvero dei motivi che hanno destato l’interesse dei nostri clienti prima in Italia poi all’estero. La nostra peculiarità è stata da sempre quella di saldare un settore frettolosamente associato solo ai concetti di tradizione e consuetudine, alle tecnologie più moderne e alle sfide più esaltanti, sempre amalgamati da una visione olistica della salute. Con un pallino fisso in testa: esplorare frontiere ancora sconosciute per codificare nuovi traguardi scientifici per il benessere psicofisico dei nostri clienti”. Ecco che così nel laboratorio pugliese si possono incontrare attrezzature di ultima generazione per il settore, tra microscopi, cromatografi, spettrofotometri ed evaporatori capaci di far nascere un modello di scienza erboristica “4.0” fatta di virtuose interconnessioni tra saperi. Nel laboratorio pugliese oggi dialogano stabilmente nanotecnologie, biotecnlogie e testi erboristici secolari insieme a supporti neuronali virtuali per testare ad esempio vantaggi e nuovi utilizzi delle piante officinali per il benessere naturale. Li vengono eseguiti quotidianamente processi produttivi d’avanguardia (leggi estrazione dei principi attivi dalle erbe officinali) capaci di generare integratori alimentari con meccanismi d’azione di estrema efficacia. “L’incontro tra passato e futuro ci ha sempre caratterizzati ed entusiasmati permettendoci di far convivere spagyrica e nanotecnologie, internazionalizzazione e attenzione alla tradizione. Il risultato è un’azienda erboristica dove il potere delle piante si dota di moderni supporti restando naturale e sostenibile”. Questi tratti peculiari forse sono anche frutto dello speciale “melting pot” presente nel laboratorio fondato alla fine degli anni 80 da un ricercatore italo americano, il Dott. Joseph Cannillo, di ritorno in Italia dopo 35 anni di studio e lavoro negli States e attualmente Direttore Scientifico del laboratorio. Oggi quell’azienda molto attiva anche nel campo della formazione (da citare le partnership con le Università di Bari, Catania e Camerino) è gestita da Vito Cannillo, figlio del fondatore e non ancora quarantenne (altro elemento in controtendenza rispetto alla media italiana ndr) e fa di questo modello il proprio tratto saliente e il proprio slogan che recita non a caso “scienze antiche e tecniche moderne”. Si tratta di elementi che hanno presto attirato l’attenzione del mondo salutistico americano e dato il via alle esportazioni negli USA con positivi riscontri sulla qualità degli integratori alimentari pugliesi, sui processi produttivi e sulle attività di ricerca. Tutte caratteristiche che hanno poi permesso al laboratorio pugliese di superare senza affanni ad inizio febbraio, l’ambito test dell’ FDA (Food and Drug Administration), l’ente governativo statunitense dipendente dal Dipartimento della Salute che controlla l’ingresso sul mercato U.S.A. di farmaci, integratori, alimenti e attrezzature mediche. Un risultato senza dubbio positivo per il settore se si pensa agli stringenti requisiti richiesti dai sistemi di controllo americani e un sinonimo di assoluta qualità per i gli integratori alimentari “4.0” del laboratorio barese tra le poche realtà del comparto ad aver ottenuto questo tipo di visto, l’unico nel Mezzogiorno d’Italia. Un traguardo che rafforza la presenza degli integratori pugliesi negli States, paese da sempre molto attento al settore del benessere naturale e sicuramente un’orgoglio per chi li produce. “Con i nostri prodotti” – dichiara infine Cannillo – “esportiamo anche il nostro modello di ricerca, il nostro impegno e le capacità organizzative di una realtà locale che senza i fasti della Silicon Valley riesce a diventare modello di innovazione e qualità all’estero”.

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