Labico – L’Araba Fenice: consegnate le borse di studio ai figli delle vittime di femminicidio
Noi li chiamiamo vittime delle vittime perché questi ragazzini e bambini sono doppiamente vittime: perdono la mamma, assistono a violenze inaudite anche prima del femminicidio. La raccolta fondi fatta dall’associazione L’Araba Fenice a dicembre garantirà un sostentamento per gli studi a due ragazzi di Segni orfani di femminicidio. Le stime (solo stime, non dati statistici) dicono che sono circa 2100 gli orfani di femminicidio in Italia. Per loro è stata fatta una legge. Finora l’iniziativa è stata di progetti locali e privati. Uno di questi è l’associazione di promozione sociale L’Araba Fenice. Il 90% delle vittime di femminicidio sono mamme, ma i loro bambini restano orfani invisibili a volte seguiti da nonni, a volte nel circuito delle case famiglia o affidati a famiglie, senza però che ci siano linee guida per aiutarli e gestirli.
Venerdì pomeriggio presso il centro antiviolenza presente nel Comune di Labico, dedicato a Maria Manciocco, vittima di femminicidio residente a Segni, i rappresentati dell’associazione L’Araba Fenice, presieduta dalla professoressa Maria Assunta Boccardelli, hanno consegnato a due ragazzi di Segni, figli di vittime di femminicidio le due borse di studio, ricavate dalla cena di beneficenza tenutasi lo scorso 18 dicembre. Presenti alla consegna la presidente dell’associazione che gestisce il centro antiviolenza, Argia Simone di Socialmente Donna, il sindaco di Labico Danilo Giovannoli, la consigliera Giulia Lorenzon, e il presidente della Compagnia dei Lepini Quirino Briganti. Da parte dell’associazione L’Araba Fenice è stata consegnata una parte del ricavato, dalla cena di beneficenza, all’associazione Socialmente Donna per le attività che svolge.
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