Le vacanze ci rendono più stupidi
Gli studi raccolti dal giornale britannico Daily Telegraph dimostrano quanto le ricercate ferie possano rilassare/stressare l’individuo e nel contempo renderlo più stupido. Perché? L’avventura verso la perdita di dieci punti di quoziente intellettivo, così come sostiene lo psicologo Wilson, inizia con il “bombardamento” delle agenzie che promettono esperienze indimenticabili tramite posta elettronica, più di quanto avvenga consumando forti quantità di cannabis.
Poi come se non bastasse c’è il viaggio: ritardi di voli, scioperi agli aeroporti, e le infinite attese dei bagagli, fattori che producono nell’organismo un aumento del colesterolo, ormone dello stress, il quale danneggia la memoria a breve termine. Se poi dovesse capitare di aggiungere un buon drink, secondo l’organizzazione Alcohol Concern, il QI potrebbe perdere fino a venti punti. I risultati, in parole povere, sarebbero devastanti. Ma alla fine il professor Lehrl tranquillizza gli animi: non basta una vacanza per ridurre drasticamente la propria intelligenza poiché gli effetti negativi passano in fretta; in pochi giorni infatti si recuperano le facoltà abituali. E per chi comunque volesse restare “sveglio” anche durante le ferie, ecco i consigli: bisogna masticare un chewing-gum, idratarsi, fare movimento ed esercitarsi in qualcosa di stimolante per dieci minuti al giorno, giocare a scacchi, scarabeo, cruciverba, rebus e racchettoni.
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