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Libri in primavera: dalla biografia di Donna Summer ai racconti sugli amori tossici, al romanzo – inchiesta sulla prostituzione nell’era del web

Libri in primavera: dalla biografia di Donna Summer ai racconti sugli amori tossici, al romanzo – inchiesta sulla prostituzione nell’era del web
Marzo 23
12:24 2023

Donna Summer la voce arcobaleno, da disco queen a icona pop di Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano Prefazione di Pete Bellotte

Dagli autori del libro bestseller La Storia della Disco Music (Hoepli) arriva, edita da Coniglio Editore, la prima monografia italiana completa dedicata ad una regina “evergreen” nel panorama musicale internazionale, a poco più di dieci anni dalla sua prematura scomparsa. Donna Summer la voce arcobaleno Da disco queen a icona pop, scritta da Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano con la prefazione di Pete Bellotte (produttore, insieme a Giorgio Moroder, di alcuni dei più conclamati successi della cantante) non è una mera biografia ma un ricco volume impreziosito da interviste esclusive degli autori alla cantante e ad altri personaggi a lei vicini, che offre uno spaccato inedito del percorso esistenziale e artistico di questa grande star e, al contempo, delinea il contesto storico e sociale in cui questa magica avventura si è sviluppata.

Venuta a mancare a soli 63 anni, lasciando un vuoto incolmabile nei dancefloor di tutto il pianeta, Donna Summer con la sua voce potente e poliedrica, come poche nel panorama musicale, nell’arco di quasi 4 decenni ha venduto più di centocinquanta milioni di dischi, conquistando 5 Grammy Awards, un Oscar e una valanga di premi e dischi d’oro e di platino in ogni parte del globo.

La superstar afroamericana, originaria di Boston, ha saputo incarnare l’intramontabile colonna sonora degli anni ’70 con una pletora di mega-hits da lei stessa scritti insieme al duo di produttori e musicisti Moroder-Bellotte: dalla sensuale Love To Love You Baby alla futuristica I Feel Love passando per gli evergreen quali Could It Be Magic, Last Dance, Mac Arthur Park, Hot Stuff, Bad Girls, No More Tears (Enough Is Enough) e On The Radio, tra gli altri. Ma c’è di più. Le radici artistiche della cantante risalgono all’epoca hippie tra rock psichedelico e musical teatrali in quel di Monaco di Baviera dove, alla fine degli anni ’60, Donna inizia la sua ascesa verso il successo che la porterà a collaborare nel tempo con nomi come John Barry, Barbra Streisand, Quincy Jones, Bruce Springsteen e David Foster. Incontrastata regina della disco music, genere poliritmico e rivoluzionario da lei stessa ancor più nobilitato, Donna Summer, trascendendo etichette e stilemi musicali, diventa una caposcuola per le generazioni di artisti che si succedono dagli anni ’80 fino ai giorni nostri.

Andrea Angeli Bufalini – Giornalista, critico musicale e scrittore, ha all’attivo collaborazioni con diverse testate musicali, tra cui “Radio & TV” , “Dance Music Magazine”, “Raro!”, “Musica & Dischi”, “Rockstar”, “Dance (De Agostini)”, “Classic Rock”, “TV RadioCorriere” e, attualmente, “Billboard Italia”. Laureato in Giurisprudenza, è funzionario Rai nella Direzione Radio in cui annovera tra le varie esperienze pluriennali produzioni musicali in qualità di responsabile (Hit Parade, I Concerti di Radio 2, Hit Parade Live Show, Radio 2 Milano In Concert), e molto altro…

Giovanni Savastano – Psicoterapeuta, docente e scrittore. Ha iniziato il viaggio nella scrittura con articoli e libri di psicologia; poi, dopo aver seminato qualche racconto breve per Feltrinelli e Giovane Holden, è saltato sui vagoni musicali, scrivendo sulle riviste “Musica e Dischi”, “Classix!” e “Classic Rock”.Insieme ad Andrea Angeli Bufalini ha pubblicato La Disco. Storia illustrata della discomusic (Arcana 2014) e il bestseller La Storia della Disco Music (Hoepli 2019). È del 2018 il saggio biografico Gian Maria Volonté. Recito dunque sono (Edizioni Clichy 2018). Attualmente scrive per la rivista “MicroMega”.

L’Incantatrice di numeri, la prostituzione nell’era del web al centro del romanzo-inchiesta di Maria Bellucci, Inpress ed.   

Com’è cambiato il mestiere più antico del mondo al tempo di internet? Lo racconta Maria Bellucci nel suo L’incantatrice di numeri, un libro che fornisce una panoramica sulle nuove tendenze e sulle figure professionali, spesso celate dietro denominazioni elusive, che offrono sesso a pagamento in rete.

Maria Bellucci, origini abruzzesi, studi di Lettere e Filosofia, giornalista pubblicista, vive e lavora a Milano. Nel 2016 ha pubblicato “La Bella Costituzione”, un’opera scritta ai tempi del Referendum costituzionale, dove il corpo femminile, negli scatti artistici che affiancano gli articoli e le disposizioni, funge da contenuto e non da contenitore.  “L’incantatrice di numeri” appartiene al genere della narrativa d’inchiesta, cioè a quella forma peculiare di romanzo che si avvicina al giornalismo d’inchiesta per l’oggetto – l’indagine su problematiche sociali, economiche, politiche ed etiche d’attualità, con l’intento di informare e far riflettere il lettore – ma se ne differenzia per lo stile e l’uso di tecniche narrative proprie del romanzo-racconto, nonché per il punto di vista soggettivo ed emozionale. Il titolo richiama Ada Lovelace, figlia del poeta Byron e brillante matematica del XIX secolo, definita appunto “Incantatrice dei numeri”. In suo onore, nel 1979, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti chiamò Ada un linguaggio informatico che unificava principi e tecniche provenienti da diversi paradigmi di programmazione. L’autrice ha visto in ciò un nesso con la sua inchiesta che riconduce a un’unità organica il vario mondo della prostituzione vecchia e nuova, in rete, in strada e indoor, sottolineando l’obsolescenza della legge Merlin e la sua inadeguatezza rispetto ai tempi d’oggi. La legge n. 75 del 20 febbraio 1958, nota con il nome della senatrice che la promosse, aboliva la regolamentazione della prostituzione, proponendosi la lotta contro lo sfruttamento dell’amore mercenario. Protagonista del romanzo è Mia, una giovane donna apparentemente riservata ma passionale, tenace e intuitiva. La giovane, che aspira a fare la giornalista, realizza un’inchiesta sul variegato mondo della prostituzione, indagata sia dal punto di vista dell’offerta, cioè delle donne che la esercitano, sia dal punto di vista della domanda, ovvero dei clienti. Con l’intento, poi trasceso, di realizzare una sorta di “vocabolario” del sesso a pagamento. Per addentrarsi in questo mondo fatto di chat, portali d’incontri a pagamento, siti di annunci, web cam per il sesso virtuale e applicazioni per incontri reali, Mia si infiltra nel mondo delle chat erotiche e dei siti di incontri. Ciò le consentirà di conoscere più da vicino uomini e donne che lo popolano. Attraverso interviste raccolte o carpite sul campo, Mia delinea un variegato mondo di figure femminili, alcune spinte dalla necessità economica, altre dall’avidità e dall’ambizione, altre ancora dal puro piacere. Puttane, prostitute o prestate, come l’autrice le definisce. Colpiscono, in particolare, le storie tristi di donne che fino a qualche tempo prima avevano una vita e un lavoro normale e che, a causa della crisi economica, del licenziamento del partner o di una malattia in famiglia, sono costrette a prostituirsi per pagare le bollette, le cure o la retta scolastica per i figli. Accanto alle classiche accompagnatrici di alto bordo o alle donne di strada, che il web rischia di lasciare senza lavoro, il mercato del sesso si va popolando di nuove attrici. Come le nigeriane e le donne dell’Est, più economiche delle italiane. O le tante “arrampicatrici sociali” desiderose di affermarsi, pur senza talento, nel campo dello spettacolo o del cinema. E ancora di altre figure che si muovono su un confine più sfumato e ambiguo, quali le wing woman, le tavoline, le web croupier e via dicendo. I clienti, conosciuti in chat e negli annunci, sono spesso uomini d’affari o manager desiderosi di un’avventura, troppo impegnati o distratti dal lavoro per permettersi una relazione stabile; uomini creduloni e ingenui o, ancora, persone con una vita normale ma dai vizi inconfessabili. Un mondo sommerso, questo, che genera fatturati miliardari. E che sfuggono interamente al fisco per la resistenza morale, e forse anche culturale, dello Stato a normare il fenomeno e a regolamentare il lavoro sessuale. Sul web, infatti, le case chiuse seppur “virtuali” sono sempre aperte. Con buona pace della legge Merlin. Mia, tra confidenze di donne e chat con uomini, conoscerà un uomo addentrandosi in prima persona, per un’unica volta, nel mondo dei sentimenti raggirati.

Fatti umani. Racconti in cui non succede niente di Elisa Rovesta, Il Rio edizioni

 

 

Chi non è mai stato vittima di un amore tossichino? E chi non ha un’amica, fidanzata con un uomo dal dubbio gusto, che sul tavolo di casa ha una tovaglia cerata coi fiori opachi? E chi non va in compagnia di amici e colleghi sulle spiagge di Milano Marittima e/o di Cervia, che dir si voglia, per trascorrere i weekend estivi?

Una serie di racconti, inanellati uno dietro l’altro, racconti che danno vita a un palcoscenico tragicomico, su cui si muovono con nonchalance personaggi di varia natura, vere e proprie maschere della società moderna, che diventano, a loro modo, icone. Stereotipi che, però, esistono davvero e vivono, comunicano, si relazionano. Ogni racconto contiene dei rimandi letterari che permettono di comprendere la formazione dell’autrice.

Questi racconti, seppur nati dall’idea dell’autrice come piccole pillole innocue “in cui non succede niente”, diventano, parola dopo parola, descrizioni puntuali, insieme tremendamente lucide e solo apparentemente ironiche, che descrivono una società contemporanea che non sa in cosa credere o, forse peggio, crede fermamente nei valori proposti dai social e dalle mode: i personaggi appaiono, così, superficiali, finti, vuoti, lontani dalla capacità di immergersi nei valori tradizionali che sono stati il fondamento della società occidentale. Un assaggio amaro dei nuovi miti e delle nuove icone che ci guidano: amaro e attento, seppur ironico e apparentemente semplice (a seguire, la descrizione di alcuni capitoli e personaggi).

Cosa deve fare l’uomo moderno per essere felice? Come può continuare a soddisfare i propri bisogni? Anche dalle pagine scritte da Elisa Rovesta si percepisce la profonda frattura tra realtà dei fatti e idea sublimata di una perfezione che non esiste, bisogni da soddisfare e da raggiungere, idee di appartenenza e desiderio di essere accettati. Da uno studio effettuato dalla Royal Society for Public Health britannica è stato evidenziato quanto i social network, ad esempio, influenzino le nostre vite e le nostre scelte. Dai dati di questa ricerca è stato messo in evidenza come in Gran Bretagna i casi di depressione e ansia causati dai Social negli adolescenti e nei ragazzi siano aumentati del 75% negli ultimi 25 anni. L’apparenza impera e plasma una società nuova. Al punto che due ragazzi su tre, oggi, sognano di diventare influencer.

Elisa Rovesta, laureata in servizi giuridici per l’impresa, ha iniziato a lavorare nel 2004 presso un’importante realtà di servizi alle imprese svolgendo mansioni di segreteria prima di occuparsi dell’ufficio commerciale e di risorse umane. Proprio da questo percorso professionale, la Rovesta è entrata in contatto con molti uomini e donne, mondi differenti e preziosi da cui ha potuto attingere e prendere ispirazione per creare i suoi personaggi di fantasia. Oltre che per gli esseri umani, l’interesse di Elisa è sempre stato rivolto verso il brand e la comunicazione: ha frequentato diversi corsi di specializzazione e master al Politecnico di Milano, alla School of Management della Bocconi e alla Scuola Holden.

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MONOLITE e “Frammenti di visioni”

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