L’IMPORTANZA DI ESSERE ROMA
Presso Palazzo Firenze, sede centrale della Società Dante Alighieri, si è tenuta, in collaborazione con la Fondazione Besso (istituita nel 1918, il cui scopo è la diffusione della cultura. La loro biblioteca ha oltre 70.000 opere con studi sulla città di Roma, opere dantesche e paremiologiche) in data 12/10/2021, dalle ore 17.00, la conferenza “L’importanza di essere Roma”, Un ciclo di conferenze a caduta mensile, che rientra nella rassegna “Conversazioni romane” per una riflessione sulla Città Eterna e della sua complessità storico/culturale.
Un ciclo di conferenze su Roma per “parlare di Roma in una prospettiva diversa e di lungo periodo”. Ne hanno discusso il Presidente della Società Dante Alighieri e il Presidente del Consiglio direttivo della Fondazione Besso. Lo scialo per mancanza di un’idea di Roma, dove Zola affermava che a Roma “molta grandezza ma sparsa e triste”, l’idea di Roma, il piano regolatore in forte ritardo, ottomila persone che vivono per strada, il problema di seimila Rom non affrontato e l’involgarimento della vita quotidiana per mancata consapevolezza di chi si è, l’incapacità di essere modello per l’Italia, l’essere matrigna, i suoi mali, una città migliore e superare la forbice che divide la città dalle periferie. Il ritratto di Roma e le prospettive: il mito di Roma nel Risorgimento, l’essere Capitale, la sua proiezione nonostante il mito, il verde, le ville dei principi romani, i progetti di urbanizzazione e il suo limite. I propositi cosmopoliti? Roma come corso delle idee, come città delle scienze. Un altro sguardo per Roma, una rivoluzione copernicana e le due visioni: cattolica/papale e laico/politica. Negli ultimi centocinquant’anni, il Concilio vaticano II e la sua apertura al mondo, l’essere assorbita dagli italiani, ospitale, interetnica, non razzista, internazionale (molti fili con Paesi del mondo). La dualità di Roma anche nell’essere città di due Stati: il Papa di Roma leader morale e Capo di Stato; lo Stato italiano. E poi la posizione euro-mediterranea: il fascino di Roma che “non può vivere in se stessa e per se stessa” e la sua trascendenza per essere se stessa. Un ciclo di conferenze per parlare di Roma, un’Agorà permanente per parlare della città universale. Nel mondo, ci sono cinquantuno città che portano il nome Roma, dove ventisette sono negli Stati Uniti: IMPERIUM SINE FINE (Virgilio). Roma bicefala quindi, fonte d’ispirazione, dove i Padri Fondatori degli Stati Uniti vollero anche loro un Campidoglio (Washington), la sua capacità di assorbire, la sua missione universale, qualcosa da dire al mondo. Roma e il mare binomio necessario? Il recupero della dimensione Roma, le Istituzioni che danno il senso della continuità storica, le due dimensioni nord/sud ed est/ovest, la sua influenza nel mondo e l’idea di adozione di Roma: tutti possono assimilarsi. Poi? Il patrimonio di Roma, la chiave di lettura e la prospettiva.
Foto: Palazzo Firenze, Roma.
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