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Love’s Kamikaze  nel Teatro civico di Rocca di Papa

Love’s Kamikaze  nel Teatro civico di Rocca di Papa
Novembre 23
11:40 2015

La cultura e il  teatro  possono combattere l’odio e la ferocia lasciando spazio, con la poesia, alla speranza e all’impegno di non arrendersi mai?

Con un fascio di luce rossa è esploso il pathos finale  sul palcoscenico del Teatro civico di Rocca di Papa, sabato 7 e domenica 8 novembre. Il pubblico s’è trovato catapultato a Tel Aviv, in casa di Abdul, un giovane palestinese che vive una storia d’amore con  Naomi, bella ragazza ebrea. Sono una coppia innamorata, di quelle che ne è pieno il mondo, ma nella loro vita, l’eterno dramma intriso in quei territori del Medio Oriente ne permea il divenire. Il confronto e l’inevitabile conflitto nei quali affiorano  secolari oppressioni, tragedie, esodi e confini, spalmano amore e passione  e tutto pare disperdersi nell’aria come il fumo di quella sigaretta accesa e spenta da Naomi. Le parole evocano tragedie che l’intimità e la passione  accendono e spengono,  proprio come la luce e le tenebre che avvolgono la scena. Simbiosi e confronto,  ma anche accesa opposizione alla ricerca di una verità storica troppo più grande di loro, paiono essere sottolineati da una musica che trascina lo spettatore a vivere fino in fondo quel dramma che s’avverte prossimo. Scritto da Mario Moretti e interpretato dai bravissimi Euridice Axen e Marco Rossetti, per la regia di Claudio Boccaccini, Love’s Kamikaze coinvolge e avvicina gli spettatori a un’attualità che troppo spesso si lascia scivolare nel labirinto dell’indifferenza.  Le musiche di Antonio di Pofi che nell’aria deflagrano emozioni,  sottolineano in pieno il dramma  della questione arabo-israeliana, drammaticamente al centro della scena mondiale e lontana da una risoluzione definitiva.

L’epilogo lascia in tutti un carico di commozione e un forte messaggio che nella tragedia urla quanto  l’amore possa esprimere in un mondo che anela pace.

Scritto da Rita Gatta

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