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Montelibretti – Il Castello Barberini

Marzo 04
23:00 2009

Comune in provincia di Roma, a 232 metri d’altezza, sorge nella Sabina Tiberina, presso il Fosso Carolano. Castello medioevale, oggi palazzo baronale, difeso da quattro bastioni, sorto sul posto di un antico fortilizio detto dapprima Mons.Brictorum, poi Mons. Aliperti, ed infine Monte Libretti. L’abitato è formato da un nucleo antico cinto da mura e da varie borgate sparse intorno. Le prime notizie risalgono al 310 d. C., quando risulta esistente la villa del senatore Piniano. Inserita nel ducato Longobardo di Spoleto, dal VII secolo passò sotto l’amministrazione dell’abbazia di Farfa; dal Mille fu feudo dei Crescenzi ma forti furono i contrasti con Farfa, così che dopo 50 anni fu assegnato ai conti d’Aquino. Nel 1056 Papa Vittore II per poter meglio tenere sotto controllo i feudatari Romani, impose un’alleanza tra le abbazie di Farfa e Montecassino e il vescovato di Ostia; questo gesto provocò l’ostilità dei Crescenzi, che si protasse anche con i successivi pontefici. In aiuto al Papa Nicolò II intervennero dall’Italia meridionale i normanni, che sottomisero i Crescenzi distruggendone i Castelli, compreso Montelibretti (1058-59). Il Papa concesse allora i feudi di Montelibretti, Nerola e Mentana ai più affidabili conti d’Aquino (famiglia di origine Longobarda dalla quale uscirà San Tommaso). Comune rurale dal 1100 (aveva sullo stemma tre monti ed un albero), fu ripreso dall’abbazia di Farfa nel 1155, ritornando quindi sotto il dominio Pontificio. Fu feudo dei Signorili, poi della famigli romana dei Margani e dei Boccamazzi, e dal 1337 passò agli Orsini, che lo unirono ad altri 6 feudi formando un vero stato. Nel 1400 Papa Bonifacio IX creò abate commendatario di Farfa il nipote, cardinale Carbone Tomacelli, insediandolo, d’accordo con gli Orsini, nella Rocca di Montelibretti. Ma qualche anno dopo, nel 1408, Francesco Orsini, signore di Montelibretti, per essersi schierato contro Ladislao d’Angiò Durazzo, re di Napoli, a favore del cugino, e rivale, Luigi II d’Angiò, perse i suoi feudi. Li riebbe tra il 1410 e il 1411. Per tutto il Quattrocento gli abati commendatari di Farfa furono sempre cardinali della famiglia Orsini, dal ramo di Gravina di Puglia, e signori di Montelibretti. Sebbene gli Orsini avessero, nel 1492, sostenuto l’ascesa al soglio Pontificio di Rodrigo Borgia, le mire del figlio Cesare sul feudo di Bracciano portarono nel 1503 al quasi sterminio degli Orsini Gravina ed alla confisca dei loro possedimenti. Soltanto con la morte dei Borgia gli Orsini poterono tornare in possesso dei loro feudi, solo a patto di acconsentire, nel 1504, al volere di Papa Giulio II riguardo la nomina di un Della Rovere (la famiglia del Pontefice) ad abate di Farfa. Nel 1559 ebbe la nomina cardinalizia il signore di Montelibretti Flavio Orsini, che, qualche anno dopo, sarà il promotore della fondazione del paese vicino a Monteflavio (1565). Per l’amenità del luogo, nel Cinquecento il paese divenne meta di soggiorni estivi, arricchendosi di ville sulle colline (Villa Falconieri) e richiamando i miglior artisti operanti a Roma. La famiglia degli Orsini tenne il feudo per tre secoli (a parte i brevi periodi nei quali fu estromessa da Angioini e Borgia), fino a quando il territorio fu venduto ai Barberini, che trasformarono il Castello in palazzo: nel 1644 la regione venne venduta a Taddeo Barberini, che però prese reale possesso del feudo solo qualche decina di anni dopo, trovandosi in esilio in Francia. I Barberini trasformarono il Castello in palazzo residenziale e fecero costruire la casa di caccia di Montemaggiore. Con l’estinzione della linea maschile dei Barberini, Montelibretti passò prima a Urbano Colonna, poi agli Sciarpa, fino all’ultimo principe Maffeo Barberini Colonna di Sciarpa. Nel 1900, dopo lo scandalo della Banca Romana, il Castello fu venduto ad una famiglia del luogo, mentre l’annessa tenuta fu acquistata dallo stato ed altri 1300 ettari di terreno ceduti ad acquirenti privati.

Bibliografia: (Ist. Italiano Castelli-Lazio – C. Rendina – Bonecchi – IL CASTELLO III°/ VII° anno)

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