Notizie in Controluce

«Non leggete i libri fateveli raccontare» (Luciano Bianciardi)

(Serena Grizi) Maria Montessori – La libertà dei bambini a cura di Giovanna Ceccatelli, Edizioni Clichy 2016 € 7,90 isbn 9788867993093 e-book non disponibile. NON Disponibile al prestito inter bibliotecario SBCR www.consorziosbcr.net

Un testo nato prima del centocinquantesimo dalla nascita (1870-2020) di Maria Montessori e curato da Giovanna Ceccatelli, sociologa e pedagogista, mente che ha potuto approcciarsi nel modo giusto all’immensa figura di scienziata (pedagogista, medico, filosofa) che fu Maria Tecla Artemisia Montessori. Nata in una famiglia istruita ed illuminata sarà in ogni caso ostacolata per la sua volontà di frequentare una scuola tecnica per poi laurearsi in medicina; questo già dirà molto su quanto è stata dura per molte donne autodeterminarsi e conquistare quelli che erano, e sono, i loro propri traguardi, e non quelli che qualcun altro aveva pensato per loro. Il libro, in particolare, un breve testo maneggevole e sorprendente, antologizza le parole più significative che Maria Montessori indirizzò al suo ‘faro’, ovvero la mente libera del bambino, che le permise di stendere i testi più importanti che teorizzano l’impianto educativo rivoluzionario della sua pedagogia dalle radici dell’apprendimento, da lei stessa imparate a costo di lunghe osservazioni sul campo, alla disposizione delle ‘Case dei bambini’. Poiché se è vero che considerò i bambini, tutti, di ogni estrazione sociale ed anche con difficoltà di apprendimento, piccoli maestri capaci di capire il mondo dalla manipolazione degli oggetti favorita da spazi liberi e non organizzati in maniera verticistica (banco costrittivo, cattedra), teorizzò anche «(…) non vale il maestro scienziato: occorre approntargli la scuola»: quindi un insegnante sapiente ma al tempo stesso non invasivo degli spazi di conoscenza dei piccoli, anch’egli guidato da una logica; qualcuno capace di intuire quali oggetti e figure mettere a disposizione; oggetti anch’essi non infiniti, ma giusti, così da favorire un gioco-lavoro in  condivisione. Scriveva: «Nel mondo in cui entra nascendo, il bambino è un extra sociale per eccellenza, intendendo come tale una persona che non può adattarsi alla società, che non può prender parte all’opera produttiva di essa né alla regolarizzazione delle sue organizzazioni, e che pertanto costituisce una perturbazione all’equilibrio stabilito» (da Il segreto dell’infanzia, 1938). La curatrice ‘arrotonderà’ il concetto del non sempre facile incontro tra bambino/educatore-genitore scrivendo: «La libertà (quella che più di tutti possiede ‘in potenza’ il bambino, n.d.r.) (…) quando appartiene ai bambini può preoccupare e perfino spaventare gli adulti. Così, mentre retoricamente la si teorizza con i discorsi e le forme, nella realtà si mettono in atto meccanismi sottili di controllo e di potere». Il libro stimola la lettura di molte opere in esso citate fra cui anche quella della giornalista Benedetta Tobagi La scuola salvata dai bambini. Viaggio nelle classi senza confini (Rizzoli, 2016). Chiude il bell’excursus tra i testi sulla nuova pedagogia cui diede avvio Montessori fondando scuole in ogni parte del mondo, tuttora attive, un breve album di famiglia che la ritrae da bambina e poi adulta e accanto al figlio Mario. La sua particolare vicenda umana ci restituisce la scienziata anche come figlia del proprio tempo, rendendone cara la figura fra le vite, sempre complesse, degli uomini e delle donne di pace e di cultura capaci di vedere prima di altri il mondo come potrebbe essere.