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#NoViolenza2.0: la violenza di genere si combatte con un Digital Game hi-tech

#NoViolenza2.0: la violenza di genere si combatte con un Digital Game hi-tech
Giugno 20
07:00 2020

Mercoledì 24 Giugno si concluderà con un DIGITALE GAME online il progetto NoViolenza2.0, che ha coinvolto negli ultimi mesi adolescenti e adulti delle regioni Lazio e Molise, in particolare nelle province di Latina e Roma.

#NoViolenza2.0: la violenza di genere si combatte con un Digital Game hi-tech

Digital Game #Noviolenza2.0, una sorta di “Pechino Express” in versione hi-tech, coinvolgerà sia adulti che giovani,
per un intenso gioco online sulla piattaforma Zoom, visibile a tutti  in diretta sulla Pagina Facebook del Progetto.

 #Noviolenza2.0 è stato realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio di Ministri – Dipartimento per le pari opportunità

 

L’emergenza sanitaria Covid-19 non ha fermato gli organizzatori dell’Urban Game che, l’8 marzo scorso, avrebbe dovuto concludere “live” a Cisterna di Latina il progetto #NoViolenza2.0; così, nonostante il “lockdown”, il coordinamento dell’ATI, di cui è capofila Progetto 2000 Società Cooperativa Sociale, ha lavorato per concludere il progetto, immaginando, programmando e realizzando un divertente evento online.

 

Si concluderà infatti mercoledì 24 giugno, in streaming con un dinamico e inedito “Digital game” il progetto NoViolenza2.0, che ha coinvolto nel 2019 e nei primi mesi del 2020 adolescenti e giovanissimi delle regioni Lazio e Molise, in particolare nelle province di Latina e Roma e nei territori dei comuni di Latina e Cisterna di Latina.  L’appuntamento si svolgerà in diretta Facebook sul canale social del progetto e sarà un Digital Game, una sorta di “Pechino Express” in versione hi-tech, che coinvolgerà sia adulti che giovani. I concorrenti, infatti, divisi in squadre, saranno tutti connessi: durante la gara potranno consolidare e mettere in pratica, in modalità “indoor”, gli obiettivi raggiunti e gli argomenti trattati durante le attività educative svolte nelle scuole e presso le strutture previste dal programma.

 

IL PROGETTO – #NoViolenza2.0 – mettiamoci in gioco per combattere la violenza di genere è un progetto realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio di MinistriDipartimento per le pari opportunità e da diverse realtà, costituitesi in A.T.I., coordinate dalla Capofila Progetto 2000 Società Cooperativa Sociale. L’A.T.I., composta dalle ACLI Provinciali di Latina, da Percorsi di Crescita Società Cooperativa e dall’Agenzia di Comunicazione integrata Creare e Comunicare, ha puntato a promuovere e riscoprire, attraverso iniziative ed eventi, una nuova cultura del rispetto reciproco.

 

Il progetto si è posto l’obiettivo di sensibilizzare adulti e adolescenti sul problema della violenza sessuale e di genere attraverso iniziative ed eventi che promuovessero una nuova cultura del rispetto reciproco. Le attività si sono svolte nelle scuole, nei centri sportivi e negli spazi di aggregazione, così da offrire spunti di riflessione in grado di far cambiare idee e comportamenti abbattendo le barriere socio-culturali che sono all’origine della violenza. Orientando così alla riscoperta dei valori del rispetto della persona e dei diritti delle donne nella società e nel proprio ambiente privato.

 

IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO – L’incontro con i partecipanti è previsto alle ore 8:45 – con utilizzo della piattaforma zoom – sul canale Facebook del progetto #NoViolenza2.0. (www.facebook.com/progettoNoViolenza2.0) Il lancio del gioco avverrà esattamente alle 9.30, e si concluderà verso le ore 10.30. Nel contempo, incontri, interviste, testimonianze in diretta live con tanti esperti e rappresentanti delle Istituzioni, per poi arrivare – sempre online intorno alle ore 11.00 – alle premiazioni, ai ringraziamenti e ai saluti.

 

ASSOCIAZIONI E ISTITUZIONI ADERENTI AL PROGETTO – Associazioni e Istituzioni aderenti al Progetto: Angeli Aps – Es24, Associazione Protezione Civile Città di Cisterna di Latina “Sez. Mauro Zappaterreni”, Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo (A.N.V.V.F.C.), Cif – Centro Italiano Femminile Cisterna di Latina, Comune Cisterna di Latina, Consulta delle Donne Cisterna di Latina, Coordinamento Donne Spi Cgil Lega Latina Aprilia, Corpo Polizia Locale Cisterna di Latina, Cri – Croce Rossa Italiana Comitato di Latina, Fit Dance 2001, I.I.S. “M. Ramadù” Campus dei Licei, Nessuno Indietro, Pro Loco Cisterna di Latina, Sostegno Donna.

 

ALCUNI DATI SU VIOLENZA SULLE DONNE E DI GENERE

 

Oggi giorno il problema della discriminazione di genere e della violenza sulle donne ha una portata mondiale. Tale fenomeno è il risutato di uno stagnamento di situazioni, luoghi e mentalità che impediscono ancora oggi il riconoscimento e soprattutto l’attuazione di una condizione di parità effettiva tra gli uomini e le donne

 

In Italia il distanziamento sociale e l’obbligo di stare a casa imposti dai decreti per contrastare il Covid-19, hanno accentuato il rischio di situazioni di violenza domestica. La ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, insieme a tutte le associazioni di farmacisti, ha firmato in tale stato di cose, un protocollo d’intesa per potenziare l’informazione per le donne vittime di violenza domestica e stalking durante l’emergenza Coronavirus. Iniziative analoghe sono state attivate anche in Francia.

 

L’accordo con Federfarma ha previsto che tutto le farmacie presenti sul territorio nazionale ricevessero materiale informativo per consentire alle donne di accedere alle prime indicazioni utili per prevenire e affrontare in modo efficace eventuali situazioni di violenza o stalking da parte maschile.

A questo scopo sono state predisposte delle linee guida informative, che sono state rese disponibili nelle farmacie. In particolare, è stata rafforzata la diffusione, anche attraverso l’esposizione di un cartello, del numero verde antiviolenza 1522, attivo h24, e promosso da una campagna di comunicazione dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel materiale informativo fornito dalla farmacia sono state segnalate anche due App. Con la prima YouPol è possibile segnalare i reati di violenza domestica e trasmettere in tempo reale messaggi agli operatori della Polizia di Stato; le segnalazioni sono automaticamente geo-referenziate, ma è possibile modificare il luogo in cui è avvenuto il reato.

Mentre la App1522 per smartphone è scaricabile attraverso i sistemi più diffusi di Ios e Android, ripropone alcune sezioni informative del sito www.1522.eu e facilita la comunicazione in chat e l’interazione con le operatrici. La App1522 ha anche all’interno l’accensione di emergenza di luce e segnali sonori, nonché la possibilità di effettuare una chiamata veloce al 1522.

 

Una iniziativa analoga è stata presa in Francia alla luce di un aumento del 36% in una settimana di denunce per violenze coniugali nella sola area della prefettura di Parigi, come riporta Le Quotidien du Pharmacien.

 

Il governo, in accordo con l’Ordine nazionale dei farmacisti, ha deciso di offrire alle vittime di violenza una possibilità in più per denunciare i maltrattamenti: infatti, le donne hanno potuto comunicare l’accaduto quando si recavano in farmacia per acquistare dei medicinali e, a quel punto, sono stati i farmacisti stessi a dare l’allarme alle forze dell’ordine. Qualora le vittime fossero accompagnate, in questa loro uscita di casa, da mariti o compagni, esse potevano usare l’escamotage di un “codice segreto” che avrebbe messo comunque in allerta i farmacisti. Per esempio chiedendo di acquistare una “maschera 19”. Un sistema già operativo in Spagna e che pare funzionare.

 

DATI ISTAT – TELEFONATE AL NUMERO 1522

Durante il lockdown sono state 5.031 le telefonate valide al 1522, il 73% in più sullo stesso periodo del 2019. Le vittime che hanno chiesto aiuto sono 2.013 (+59%). Tale incremento non è attribuibile necessariamente a maggiore violenza ma alle campagne di sensibilizzazione che hanno fatto sentire le donne meno sole.

Le denunce per maltrattamenti in famiglia sono diminuite del 43,6%, quelle per omicidi di donne del 33,5%, tra le quali risultano in calo dell’83,3% le denunce per omicidi femminili da parte del partner. Per poter dare una lettura adeguata del fenomeno sarà necessario un periodo di riferimento più lungo.

 

Per il Lazio, il tasso di incidenza passa dal 6,8 del 2019 al 12,4 dello stesso periodo del 2020, per la Toscana, dal 4,8 all’8,5 per 100 mila abitanti. Le vittime chiamano di più rispetto allo stesso periodo del 2019 anche dalla Sardegna e dall’Umbria.

 

Le chiamate motivate da una richiesta di aiuto per violenza subita ammontano a 1.543, ma si chiama anche per avere informazioni sul servizio 1522 (28,3%), o per manifestare altre situazioni di disagio diverse dalla violenza (17,1%).

 

Nel 60,6% dei casi le chiamate arrivano tra le 9 e le 17; quelle durante la notte e la mattina presto, solitamente in numero minore, hanno raggiunto il 17,5% durante il lockdown.

 

Il 45,3% delle vittime ha paura per la propria incolumità o di morire; il 72,8% non denuncia il reato subito. Nel 93,4% dei casi la violenza si consuma tra le mura domestiche, nel 64,1% si riportano anche casi di violenza assistita.

 

 

Il World Economic Forum e l’Organizzazione delle Nazioni Unite avevano già delineato i motivi per cui le donne in tutto il Mondo sarebbero state più colpite degli uomini nella fase post Covid-19:

– rappresentano la maggioranza del personale di salute e di cura, con la chiusura delle scuole si sono fatte carico della cura dei bambini, più degli uomini si sono prese cura dei famigliari colpiti dal virus, e nei mesi a seguire saranno più colpite degli uomini nella perdita di posti di lavoro. «Si sono già visti i dati del lavoro americano e anche da noi le donne saranno le prime a essere colpite: lavorano più frequentemente su chiamata, a tempo parziale e popolano i settori più colpiti dal lockdown e con meno possibilità di lavorare da remoto (pensiamo a vendita e ristorazione);

– molte hanno dovuto lasciare il lavoro per occuparsi della famiglia. Tutto questo avrà un effetto devastante sul lavoro femminile, sulla vita delle donne e delle famiglie. Quindi nel considerare che tipo di aiuto e di sostegno assicurare, occorre aver ben presente che le diverse fasce della popolazione saranno impattate in modo differente».

Lo ha detto anche il segretario generale delle Nazioni Unite: «Mettete le donne e le ragazze al centro degli sforzi per riprenderci dal Covid-19». D’altra parte come ha scritto Avivah Wittenberg-Cox, esperta canadese di leadership e gender balance, le donne al potere stanno ampiamente dimostrando un’attenta ed efficace gestione dell’emergenza sanitaria con un minor numero di decessi. Tutte si sono contraddistinte per un’efficace e chiara strategia di comunicazione. Angela Merkel dal principio si è dimostrata calma ma incisiva nel dire la verità «è una cosa seria, prendetela sul serio». Tsai Ing-wen, Presidente di Taiwan e Jacinda Ardern, prima ministra neozelandese, si sono distinte per essere subito intervenute con risolutezza e capacità decisionale ordinando il lockdown.

 

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