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Orange Prize per la narrativa

Maggio 19
00:00 2012

Sono state annunciate lo scorso 17 aprile a Londra dalla romanziera Joanna Trollope, presidente della giuria, le sei opere di narrativa dell’Orange Prize. Si tratta dei romanzi: Half Blood Blues della canadese Esi Edugyan, The Forgotten di Anne Enright, Painter of Silence della britannica Georgina Harding, The Song of Achilles di Madeline Miller, Foreign Bodies di Cynthia Ozick e State of Wonder di Ann Patchett. Due dei romanzi finalisti sono usciti anche in Italia: Corpi estranei di Cynthia Ozick (edito da Bompiani) e Stupori di Ann Patchett (edito da Ponte alle Grazie). Delle sei narratrici solo Esi Edugyan e l’esordiente Madeline Miller non sono mai state pubblicate da noi. Ann Patchett ha già vinto l’Orange Prize nel 2002 con Bel Canto (edito in Italia da Neri Pozza).

Dal 1996, anno della prima edizione del più rinomato premio britannico dedicato alle scrittrici di lingua inglese di tutto il mondo che pubblichino le loro opere nel Regno Unito, nessuna scrittrice ha mai vinto due volte il premio. Lo scorso anno è stato assegnato a L’amante della Tigre (pubblicato in Italia da Rizzoli) della debuttante venticinquenne Téa Obreht, una scrittrice serba naturalizzata americana dopo essere emigrata con la famiglia durante le guerre jugoslave dei primi anni Novanta, peregrinando per diversi paesi del Mediterraneo fino ad approdare negli Stati Uniti nel 1997. La quarantonovenne irlandese Anne Enright è una delle romanziere più affermate del panorama di lingua inglese, avendo vinto tra l’altro il Man Booker Prize nel 2007 con La veglia. L’americana Cynthia Ozick, classe 1928, ha anch’essa ricevuto numerosi riconoscimenti, ed è senza dubbio, non fosse che per ragioni anagrafiche, la più tradotta in italiano. Tranne il romanzo di Enright, gli altri finalisti sono stati tutti pubblicati da editori indipendenti: addirittura tre sono editi da Bloomsbury, la casa londinese che nel 1997 lanciò la serie Harry Potter di J. K. Rowling. Bloomsbury è anche l’editore inglese di Margaret Atwood, l’autrice che più volte è stata finalista dell’Orange, ma senza vincerlo mai. Il prossimo 30 maggio verrà annunciata alla Royal Festival Hall di Londra la vincitrice del premio.

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