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Pétronille
Amélie Nothomb
Traduttrice: Monica Capuani
9788862431767
Voland
€ 14,00 anno 2015 e-book disponibile NO
Copertina:
Scrivere? Un’arte, quasi quanto sapersi prendere una bella sbronza di champagne, studiata scientificamente, magari con una buona amica capace quanto te di ingollare alcool a stomaco vuoto…di questo e di molto altro parla l’ultimo romanzo, o racconto lungo, di Amélie Nothomb, che trova nella giovane scrittrice Pétronille Fanto

conosciuta in una libreria, già sua ammiratrice, personaggio che adombra la scrittrice Stéphanie Hochet (Le Effemeridi, La Linea – Bologna), una compagna, o meglio, ‘convigna’ di bevute formidabili. Ci trascina in una amicizia aperta e incantata, nel disincanto, come solo con le persone ‘nuove’ possiamo avere. La Nothomb segue sempre una sua traccia biografica, per quanto folle tutto ciò che le accade possa sembrare: una sorta di ‘rivelatore chimico’ che porta alla luce vicissitudini umilianti, come un’antipatica intervista alla stilista britannica Vivienne Westwood in un fine settimana londinese toccato dalla dis-grazia (qui esilaranti la scrittrice e la stilista, l’una refrattaria alla volgarità, l’altra che ne sembra ambasciatrice). E poi scene memorabili come una vacanza sgangherata sulla neve nella quale le amiche sciano bevendo attente, però, a non distruggere se stesse o qualchedun altro; materassi ricchi d’acari che fanno avanti e indietro da uno chalet; bevute negli hotel di lusso, nei bistrot malfamati, ma ne esistono ancora (?), o coinvolte in una riunione di vecchi comunisti che forse è uno dei pezzi più godibili del libro. L’autrice sembra intenta anche ad osservare la propria originalità vista dalla più giovane amica, per la quale tutto è ‘precarizzante’. Pétronille parte da sola e ritorna, Amélie ne diventa ‘quasi’ l’agente letteraria. Si scende da una giostra, alla fine, da una roulette russa, e leggendo vedrete che c’entra qualcosa, con un capitombolo narrativo. Che non se n’abbiano a male gli scrittori sensati: qua non ce n’è per nessuno. Ottimo per una vacanza dal mondo così come lo si conosce. (Serena Grizi)