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Oltre al codice bianco, verde, giallo, rosso, ora c’è anche l’argento: in pronto soccorso si sta facendo strada un codice speciale, riservato agli anziani e assegnato dopo una valutazione semplice e veloce ai soggetti con maggiore rischio di mortalità. Se i pazienti “Codice Argento” vengono ricoverati nei reparti di geriatria, il tasso di mortalità durante e dopo la degenza ospedaliera si riduce infatti di un terzo; questo è quanto emerge dai dati diffusi dalla Regione Lazio dopo l’applicazione del metodo su oltre 3.000 pazienti in tre ospedali. La sperimentazione, avviata nel 2009, procederà in Toscana, Veneto, Sicilia, e sarà finanziata dal Centro Controllo Malattie del Ministero della Salute, diretto da Massimo Fini. C’è però un limite alla possibilità di introdurre il nuovo codice ovunque: infatti appena il 5% degli ultra settantacinquenni viene ricoverato in un reparto di geriatria, poiché in tutto il Paese i geriatri sono appena 2.800 e i reparti di geriatria 150, mentre secondo le stime degli esperti ne servirebbero almeno il doppio. Il nuovo codice di pronto soccorso è stato ideato da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Geriatria dell’Università di Firenze, e sarà assegnato con un “punteggio” indicativo della gravità del caso, ma che terrà conto anche di parametri come sesso, età, stato civile, ricoveri ospedalieri precedenti, assunzione di farmaci. Il punteggio così valutato permetterà di collocare il paziente in una delle quattro classi di rischio in base alla gravità delle condizioni cliniche. Anche la dimissione è più “protetta” se si passa dal reparto di geriatria: i medici degli anziani infatti valutano sempre l’opportunità di fisioterapia o riabilitazione successive al ricovero.