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          QUANDO EDUCARE FA RIMA CON RISPETTARE

      Gli alunni del “Gulluni” incontrano l’Aquilone Rosa in occasione della

                                  Giornata internazionale della donna

Il 2020, otre ad essere stato l’anno della pandemia, sarà tristemente ricordato come  un anno terribile per le donne , le più colpite dal calo occupazionale,  mentre le richieste di aiuto e i femminicidi  sono raddoppiati.

I dati sono allarmanti: alle 75 vittime dello scorso anno si aggiungono  le 13  donne che il primo trimestre del 2021 ha visto portar via per mano di uomini  violenti e maschilisti, che considerano le donne oggetti, cose, proprietà, uomini ai quali nessuno ha insegnato a riflettere, ad amare, a rispettare.

Un rispetto che induce a considerare l’altro come portatore degli stessi diritti e di pari dignità, che accoglie e non esclude, valorizza e non mortifica, ringrazia e non discrimina ma integra e rende partecipe.

Valori ai quali  la scuola “Tiberio Gulluni” pone attenzione ogni giorno e che ha voluto celebrare in occasione della Giornata internazionale della donna con la visione del film “EnolaHolms,”sorella del noto investigatore Sherlok,protagonista ribelle verso  un’educazione rigida e  stereotipata.

In collegamento con gli alunni della scuola secondaria sono intervenute la dott.ssa Margherita Silvestrini e la dott.ssa Maria Chiara Cecilia, presidente e vicepresidente dell’Associazione Aquilone Rosa, dal 2008 presente sul territorio dei Castelli Romani a sostegno delle donne e contro la violenza di genere.

Numerose le domande poste dagli studenti: alcuni hanno posto l’accento su cosa poter fare, concretamente, per rafforzare la cultura del rispetto nei loro coetanei, anche in riferimento al fenomeno del bullismo, altri si sono soffermati sulle dinamiche che portano alla drammatica diffusione del femminicidio.

L’aspetto legale che concerne la legge contro la violenza sulle donne e’ stato trattato dall’avvocato Roberto Molle, che ha illustrato come il nostro ordinamento giuridico sia stato a lungo permeato dalla violenza di genere. Finalmente, solo nel 1996 si e’ parlato per la prima volta di reati contro le donne: infine la legge del 9 agosto 2019, meglio conosciuta come “Codice rosso antiviolenza ,” ha apportato diverse novità, dalla riduzione dei tempi della Giustizia  all’introduzione del reato per sfregio con l’acido, ponendo particolare attenzione al reato che vieta la diffusione di materiale pornografico ai fini di rovinare la reputazione di una donna.

Concorde con le parole pronunciate ieri dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni ufficiali della Giornata dell’8 marzo, la Preside, professoressa Fabiola Tota, che si è congratulata con gli intervenuti, ha sottolineato che il rispetto, base della democrazia, si impara sin da piccoli soprattutto sui banchi di scuola.

Dedichiamo questa iniziativa a tutte le donne che hanno fatto la storia e che sono morte a causa di storie sbagliate…………