Notizie in Controluce

[…] La mancanza di valori, l’individualità sempre protagonista rispetto al comune agire, l’egoismo sfrenato e, soprattutto, l’assenza di speranza, possono essere alcune ragioni che hanno portato la corruzione e il degrado della nostra società. […] ..eppur lo si disse, eccome… Per la precisione l’hanno pubblicato, per Rizzoli, in 300 e poco più pagine formato 15X22.5 Enzo Biagi (1920, Lizzano in Belvedere-BO) e lo “scudiero” Loris Mazzetti (1954, Bologna). Esiliato televisivamente dal 2002, ma sempre attivo e ben presente, “in” Italia come “nel” mondo. Biagi e Manzetti incidono sulla forte carta, con deciso “carattere”, i servizi che avrebbero trattato se “Il Fatto” fosse ancora andato in onda su Rai1. 300 dense pagine del Biagi giornalista e indagatore dei nostri tempi e spazi comuni, autorevole “cronospazionauta” europeo italiano. Dall’Italia 1943-’45, memorie, eredità ed insegnamenti spesso (volutamente) dimenticati da una nazione e popolazione smemorata e distratta, troppo distratta, dai vortici e gironi della caotica società massa, e quella più vicina a noi, distratta dalla cattiva televisione e dal pessimo “circense”, per giungere all’inferno “scientificamente orchestrato” iracheno (episodio Calipari) degli inizi del XXI Secolo, dei regimi-prodotto anch’essi “usa e getta” a secondo degli umori del risiko politico mondiale, o alla lotta all’endemica criminalità organizzata italiana (delitto Fortugno). Passaggi in Africa, tanto chic per gli esclusivi e pittoreschi safari, o il costoso gioco della Parigi-Dakar, quanto tragicamente vera e cruda visitando le bidonville (Nairobi) dei dimenticati da Dio, ma non dai nuovi santi come i missionari (padre Zanotelli), o più semplicemente dimenticati da questo obeso e bulimico occidente, dove si uccide ora per “noia”, o amorale quanto la “pragmatica” Cina, pagani votati al dio Mercurio che vende armi ed affari ai locali dittatori, regimi e signori della guerra. Il Darfur ringrazia. Milioni o miliardi di cristiani, di buoni padri di famiglia ringraziano i giocatori di risiko in seno all’ONU, a suon di veti incrociati e nell’asfittico consiglio di sicurezza o club “USA – Gran Bretagna – Francia – Cina – URSS/Russia” da quasi 70 anni. La Somalia di fine XX Secolo, scenario anche questo vissuto direttamente dal Biagi. Esperienze di guerra e di violenza, di natura naturalmente umana, che mi fanno venire in mente ora Dürrenmatt (noto scrittore svizzero), immaginarsi Dio e il Diavolo che hanno ormai abbandonato l’uomo, ritrovatesi dentro una malconcia capanna chissadove e chissaquando, che tentano di scaldarsi con un timido fuoco. Nella ricca “zuppa”, ben bilanciata, inoltre, a condire, la Televisione… “vista” dall’Enzo nazionale. Ho provato a contattare il Dott. Biagi, tre domande proposte: D1) Cosa significa, oggi soprattutto, essere una “persona di Comunicazione”, che fa Informazione nel dettaglio, e in Italia? L’essenza di questa persona. D2) Cosa significa, e anche qui, la sua essenza, spendere risorse ed energie per curare la Comunicazione, un giornale nel dettaglio? D3) Esagero, se dico che in questo mondo si è andati in “overdose” di reale e di concreto, di “materiale”? Sono arrivato a contattare solo la D.ssa Drugman, ufficio stampa della Rizzoli, che sempre cordialmente mi ha spiegato l’indisponibilità del Dott. Biagi a rilasciare interviste. Pazienza. Grazie lo stesso Enzo.