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La Torre ritroverà invece l’originale marchingegno ad uso ludico per gli ospiti. Una sorta di pedana circolare rotante con baldacchino che, dalle cucine poste nel seminterrato, saliva sino all’estremità della Torre Moresca, di modo che i commensali potessero ammirare la veduta su Roma e sulla Villa sarà riportata ai fasti della sua antica meccanica. Pronto anche il cantiere per il ripristino dell’annessa Grotta, un manufatto artificiale che si estende per circa un ettaro in Villa, tra laghetti, ponti sospesi, finte stalattiti, dove un tempo si accedeva sia a piedi che in carrozza. Un finanziamento di circa quattro milioni di euro, stanziati per Roma Capitale dalla sovrintendenza ai beni culturali, è l’impegno del Comune in questa fastosa e regale ristrutturazione. L’assessore ai beni culturali Croppi auspica anche la possibilità di rendere formalmente la Serra un Museo dell’Arte del Giardino, mentre si stanno cercando i fondi per una gara d’appalto per la gestione dei servizi del vicino Teatro Torlonia.