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SAINT LOUIS CLUB HOUSE Il salotto musicale… dal divano di casa!

SAINT LOUIS CLUB HOUSE  Il salotto musicale… dal divano di casa!
Aprile 24
15:17 2020

Saint Louis College of Music

presenta

SAINT LOUIS CLUB HOUSE

Il salotto musicale… dal divano di casa!

 

Saint Louis Club House è il nuovo salotto musicale ideato dal Saint Louis per ascoltare, vedere e degustare la musica comodamente dal divano di casa, in tempi di emergenza Covid-19.

Uno spazio virtuale per lanciare sguardo, mente e spirito oltre le pareti di casa, verso orizzonti più ampi. L’appuntamento è alla luce del tramonto, alle h 19:00, in diretta streaming sulla piattaforma Zoom e sulla pagina Facebook del Saint Louis College of Music, per ascoltare, scoprire, lasciarsi suggerire nuovi percorsi musicali.

I musicisti si esibiranno live, in acustico, rigorosamente dal proprio salotto di casa (o dal tetto, condizioni atmosferiche permettendo), con la possibilità per il pubblico di interagire tramite chat e messaggi.

Inaugura la Club House il percussionista Giovanni Imparato, da tanti anni al fianco di Renzo Arbore, per poi lasciare spazio a Diana Winter, vocalist di Noemi e Giorgia, alle grandi star del Jazz  italiano e internazionale Cristina Zavalloni e Gegè Telesforo, e tanti altri ospiti. Concluderà il programma di aprile il giornalista e critico musicale Vincenzo Martorella che presenterà le ultime uscite discografiche, incontrando gli artisti a tu per tu (ma sempre sul web).

 

On Air/On Line:

Giovedì 9 aprile

Giovanni Imparato “Solo Concert”

Instantly Music Concept: dall’Afro-Cuban alla Trap Drum

 

Per partecipare, registrarsi su:

https://zoom.us/webinar/register/WN_TxUFzosDQ5W0smvcCTHxAg

 

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Venerdì 10 aprile

Diana Winter “Live From The Rooftop”

Semplicemente… Chitarra & Voce, Unplugged

 

Per partecipare, registrarsi su:

https://zoom.us/webinar/register/WN_y8Nx3uBPQguSTCmxSDvy9w

 

 

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Giovedì 16 aprile

Cristina Zavalloni in “Stripsody

Oltre i confini della Voce

 

Vocalist versatile, Cristina Zavalloni si destreggia amabilmente tra jazz, lirica e musica contemporanea.

In tanti anni, ho imparato a muovermi in mondi musicali apparentemente lontani tra loro e se mi domanano come si faccia a passare dal jazz alla lirica, rispondo che è un èroblema di prari di prove, mai di musica

 

Per partecipare, registrarsi su:

https://zoom.us/webinar/register/WN_GIS9tZDkQWyGR3VupIqeHg

 

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Sabato 18 aprile

Pierluca Buonfrate in “Words”

Musica&Parole

 

Il vocalist romano presenta alcune composizioni tratte da “Words, il suo album da solista. Brani jazz originali ispirati a Miles Davis.

 

Per partecipare, registrarsi su:

https://zoom.us/webinar/register/WN_T0E7UI2PRcKkBDsV_DHikw

 

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Lunedì 20 aprile

Pino Forastiere  in “Cose da Casa”

Lezione concerto

 

Quindici anni di carriera con la chitarra acustica a tracolla – una vecchia chitarra acustica Eko Chetro, da lui reinventata e piena di corde (ben 16) – nove dischi all’attivo come leader, centinaia di concerti in Stati Uniti, Europa e Canada: Pino Forastiere, compositore chitarrista lucano, romano di adozione, continua il suo percorso musicale sulla strada dell’innovazione tecnica e compositiva sullo strumento più popolare del mondo che nelle sue mani diventa una piccola orchestra.

 

Per registrarsi all’evento:

https://zoom.us/webinar/register/WN_1PBjwxJKQ-qWYqCz3K-ahA

 

 

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Giovedì 23 aprile

William Stravato “Country Style”

Master class

 

Tecniche della chitarra elettrica nel Country Style, illustrate dal grande chitarrista rock William Stravato: Banjo rolls, Pedal steel, Open strings, Hybrid picking.

 

Per partecipare, registrarsi su:

https://zoom.us/webinar/register/WN_QHCM7im6SOu2lMKhHtMWdA

 

 

Martedì 28 aprile – Gegé Telesforo

“Jazz Concept”

Master Class

 

Aperta a cantanti e musicisti

Un articolato e ben collaudato percorso che porterà i partecipanti a vivere il giusto approccio con lo Swing, il Groove, la struttura, il senso armonico-melodico, l’interpretazione e l’improvvisazione vocale “Scat”.

Cultore della musica nera, polistrumentista, compositore, ma anche produttore discografico, conduttore radiotelevisivo ed entertainer di grande talento, GeGè Telesforo è da sempre un artista poliedrico, e soprattutto un vocalist raffinato, innovatore della tecnica “scat”,

 

Per partecipare, registrarsi su:

https://zoom.us/webinar/register/WN_h9Y9alLNS0eRFjG-cztl_w

 

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Mercoledì 29 aprile

Vincenzo Martorella “A Too X Two”

Le nuove uscite discografiche… a tu per tu con gli artisti:

presentazione del nuovo disco di Gegè Telesforo “Il mondo in testa”

 

Storico del jazz per formazione, studioso di musica del XX (e XXI secolo), Vincenzo Martorella è uno dei più autorevoli critici musicali italiani. Nel primo appuntamento “A Too X Two” incontrerà Gegè Telesforo per parlare del suo ultimo lavoro discografico “Il mondo in testa”

 

 

Per partecipare, registrarsi su:

https://zoom.us/webinar/register/WN_5puSfcttS3C9NFFkIYhcCw

 

 

Per assistere ai concerti, è consigliato registrarsi, gratuitamente, all’evento tramite Zoom. Il link relativo a ogni evento è pubblicato sul sito www.slmc.it nella pagina dedicata alla Saint Louis Club House: https://www.slmc.it/news/saint-louis-club-house/

 

I concerti saranno trasmessi in contemporanea anche tramite video in diretta Facebook sulla pagina Saint Louis College of Music: https://www.facebook.com/saintlouiscollegeofmusic/

 

 

Biografie artisti

 

Giovanni Imparato

Artista, percussionista, musicista, cantante, didatta, professionista dall’80. Napoletano tra i maggiori esperti in Italia del patrimonio Afrocubano da cui sincretizza (Partenope/Cuba) la propria struttura di riferimento musicale, esistenziale, culturale e religiosa; iniziato alla Regla de IFÁ, Awò”baba eyòbbe fà ilù”, iniziato alla Regla de Ócha (santèro omo-Shangò), iniziato alla Regla de AÑÁ (“omoalàña, Añá boladè, Orun imalè, sacerdote del tamburo “batà”).

Come session man collabora con: Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana, Nino d’Angelo, L.Dalla, Eros Ramazzotti, S. Copeland. R.Cocciante, Mina, Ray Charles, Mystic Diversions, Giorgia, Sunlightsquare, A.Bocelli, R.Carosone, M.Martini, E.Bennato, N.C.C.P. C. d’Angiò, Tosca, M.Ranieri, G.Morandi, S. da Vinci, G.Finizio. Insegna percussioni dall’84.

 

Diana Winter

 

Dal 2007 pubblica due album da solista (Warner/Indiana Records) collaborando con Toots Thielemans, Phil Gould, Mike Lindup (Level 42), Fabio Balestrieri ed esibendosi in Italia, Inghilterra, Olanda, Germania, Austria, Belgio.

Vocalist di Giorgia nello Spirito Libero Tour (2009), Dietro le Apparenze Tour (2012), Pop Heart Tour (2019) con cui incide il Featuring Vieni Fuori.

Vocalist e chitarra acustica di Noemi in Cuore D’Artista Tour (2016) e La Luna Tour (2018).

Endorser Iqs Strings e Eko Guitars.

Tutor e giurata del progetto ‘Mai in Silenzio’ patrocinato dalla Regione Toscana.

Vocalist e chitarra acustica dell’orchestra di Domenica In (Rai 1) diretta dal M° Luigi Saccà.

Dal 2017 cura la direzione musicale e presenta il XXII Meeting dei Diritti Umani al Nelson Mandela Forum di Firenze.

 

 

Cristina Zavalloni

“Volevo fare la danzatrice ma alla musica non avrei mai rinunciato: canto da sempre, da quando era piccola. Che si tratti di scrivere per i miei gruppi di jazz, di interpretare un’opera di Britten o di Monteverdi, di cantare in una grande sala o in un piccolo club, di dare vita a nuovi ruoli come Anaïs Nin, Sor Juana o gli altri scritti per me dal compositore Louis Andriessen, mi avvicino sempre alla musica con rispetto.

In tanti anni, ho imparato a muovermi in mondi musicali apparentemente lontani tra loro e se mi chiedono come si faccia a passare dal jazz alla lirica, rispondo che è un problema di orari di prove, mai di musica.
Adoro il Novecento storico, repertorio che esploro da anni in duo con Andrea Rebaudengo e ora anche con Gabriele Mirabassi e Danusha Waskiewicz. Brani come le Folk Songs di Berio, il Pierrot Lunaire di Schoenberg, La Voix Humaine di Poulenc sono diventati parte di me.

E quando suono con il mio quartetto Special Dish o sono ospite dei gruppi di Uri Caine o Paolo Fresu, sento di tornare a casa.
Mi considero una cantante di jazz perché il jazz è stato il primo amore: ho imparato dalle voci di Sarah Vaughan, Joni Mitchell, Cassandra Wilson e di molte altre.
Poi è arrivata la scoperta di Cathy Berberian e del repertorio moderno. Questo mi ha portata a collaborare con meravigliosi compositori nel mondo della musica classica contemporanea.

Cantare, scrivere e comporre hanno un valore ugualmente grande nella mia vita.
Quando ne ho la possibilità, mi diverto a indossare i panni del divulgatore culturale: è così che sono nate le Effemeridi Musicali, pillole televisive andate in onda su RAI3.

 

Pierluca Buonfrate

Leader di diverse formazioni di jazz a suo nome, collabora con i più importanti musicisti della scena romana. Canta dal 2000 nell’orchestra di Renzo Arbore “Swing Maniacs”, partecipando a tour, incisioni discografiche e trasmissioni televisive. Nel 2001 è finalista al premio “Massimo Urbani”. Corista in molte trasmissioni R.A.I. dal 2000 al 2010. Lavora in spot pubblicitari, per colonne sonore di cinema e fiction, nel doppiaggio cantato e in jingle radiofonici.

Partecipa nella Big Band “Jazz Company” del M° Gabriele Comeglio al tour teatrale (in varie edizioni dal 2005 al 2010) “Ciao Frankie” di Massimo Lopez, di cui è vocal trainer, dal 2005.
Nell’ottobre 2014 viene invitato con Lino Patruno ad esibirsi a New Orleans in un tributo a Louis Prima.
Con il progetto Erasmus+ tiene corsi di canto jazz al conservatorio “Metropolia” di Helsinki, a Londra nella “West London University”, alla Royal Academy di Aalborg (DN), “HoGent School of Arts” di Gent (Belgio), e partecipa come docente al Summer Camp P.I.S.U. dell’universita di Pristina (Kosovo).

Partecipa nel 2017 all’ “Italian Jazz on the Road”, progetto con cui si esibisce in Finlandia, Danimarca e Belgio presentando un repertorio di musica italiana ed arrangiamenti originali.
Ha collaborato con lo scrittore Luciano de Crescenzo in un tour di presentazione dei suoi libri cantando nei “Big Night Jive”, orchestra swing con cui incide due dischi: “Jumpin Jive” e “Las Vegas Style”.

Collabora con il M° Gianfranco Lombardi nella realizzazione del suo progetto sulla canzone classica napoletana. Collabora col batterista Agostino Marangolo nella realizzazione del suo CD “Day by day”.

Fa parte dei Mameli Voices, quartetto vocale di swing italiano con i quali incide il disco “Love in Portofino”.
Registra nel 2018 il suo lavoro solista “Words” (AlfaMusic), disco di composizioni jazz originali ispirate a Miles Davis; dopo averlo presentato nel febbraio 2019 all’Alexanderplatz di Roma, è invitato dal Conservatorio di Anversa per presentarlo al Festival “Jazz in T’Mas”.

 

Pino Forastiere

Quindici anni di carriera con la chitarra acustica a tracolla, nove dischi all’attivo come leader (dei quali cinque da solista) e svariate cd compilation, centinaia di concerti in Stati Uniti, Europa e Canada, decine di interviste a tutta pagina e a tutto web, e altrettanti speciali radio e tv: Pino Forastiere, compositore chitarrista lucano (romano di adozione) continua il suo percorso musicale sulla strada dell’innovazione tecnica e compositiva sullo strumento più popolare del mondo che nelle sue mani diventa una piccola orchestra.

Curioso, inquieto, sperimentatore, amante di tutta la grande musica (dalla barocca al rock), generoso sul palco e introverso in salotto, avido consumatore di arte, primo chitarrista italiano ad essere prodotto dall’etichetta statunitense Candyrat Records (e primo ad uscirne), oggi Pino Forastiere si autoproduce e accanto all’inseparabile Martin D28 del 1957 pone una “LAB guitar” a 16 corde, prototipo costruito sulla sua prima chitarra acustica dal paziente liutaio Davide Serracini. Perché va detto, ormai tra parentesi, che dopo essersi diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia con una chitarra a dieci corde, quando era ancora un giovane concertista classico Pino comperò per pochissimi soldi una vecchia chitarra acustica Eko Chetro con il manico spezzato. La chitarra classica non c’è più da moltissimi anni, ma la Eko è ancora lì, reinventata e piena di corde.

 

Andrea Molinari

Chitarrista, compositore ed arrangiatore. Vincitore nel 2010 del premio “Jimmy Woode” come miglior chitarrista – in giuria: Kurt Rosenwinkel, Rick Margitza, Antonio Sanchez, Eddie Gomez, Dado Moroni e Gegè Telesforo.

Nel 2018 vince il concorso nazionale per una residenza italo-francese promosso dall’Istituto Francese in Italia, dall’Ambasciata di Francia in Italia, da MIDJ (Musicisti Italiani di Jazz) e dalla SIAE, tenutasi all’interno del Festival “Una striscia di terra feconda” dal 19 al 22 settembre presso la Casa del Jazz di Roma.

Si è esibito in importanti Jazz Festival, Teatri e Jazz Club in Europa, in Asia e negli Stati Uniti ed ha collaborato con musicisti di fama internazionale.

Il suo album d’esordio – “L’era dell’Acquario” feat. Logan Richardson – ha riscosso
numerosi apprezzamenti da pubblico, critica e colleghi. Il 12 aprile 2019 è uscito per Ropeadope Records, prestigiosa etichetta americana che ha prodotto alcuni degli artisti più attivi ed innovativi della scena mondiale (Terrace Martin, Christian Scott, Snarky Puppy, Aaron Parks), il suo nuovo disco, “51”.

 

William Stravato

Chitarrista e compositore. Dopo aver frequentato il Guitar Institute of Technology (G.I.T.) di Los Angeles, dove studia con Scott Henderson, Mike Miller, Brett Garsed, Mike Stern e Frank Gambale,  tornato dagli Stati Uniti e pubblica il suo primo disco, “Survivor”. Il CD, prodotto e distribuito in Europa e diversi altri continenti dalla 99th FLOOR, gode della presenza di due nomi del calibro di Michael Angelo e Brett Garsed. In seguito, porterà avanti il proprio progetto musicale con altri quattro album, tra cui l’ultima uscita “Uranus”.  È docente presso il “Saint Louis Music College” di Roma ed è autore per la rivista “Axe Magazine”.

 

Gegè Telesforo

Jazz Vocalist, musicista, produttore, compositore, ma anche giornalista, autore, personaggio radiofonico e televisivo, Ambasciatore UNICEF; GeGé Telesforo ha attraversato 40 anni di storia della radio e TV con garbo, leggerezza e coerente amore per la sua passione di sempre: il jazz vissuto con la massima professionalità congiunta ad allegria, ritmo e piacevolezza.

 

D’altra parte Telesforo nel corso degli anni ha dimostrato un’inossidabile capacità di far incontrare il miglior jazz italiano e internazionale con collaborazioni sempre di altissimo livello, tanto per citarne alcune: Roberto Gatto, Danilo Rea, Antonio Faraò, Marco Rinalduzzi, Enzo Pietropaoli, Rita Marcotulli, Marco Tamburini, Dario e Alfonso Deidda, Amedeo Ariano, Max Ionata, Rossana Casale, Agostino Marangolo, Francesco Puglisi, Fabio Zeppetella, Marcello Surace, Alex Gwiss, Marco Siniscalco, Max Bottini, Giorgia, Tosca, Stefano Di Battista, Rocco Zifarelli, Julian Oliver Mazzariello, Mia Cooper. E ancora Ben Sidran, Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Clark Terry, DeeDee Bridgewater, Phil Woods, Bob Malach, Georgie Fame, Clyde Stubblefield, Mike Mainieri, Bob Rockwell, Richard Davis, Phil Upchurch, Ricky Peterson, Frank McComb, Alan Hampton, Sachal Vasandani, Joanna Teters……

 

GeGè Telesforo sta attualmente conoscendo un periodo particolarmente felice della sua carriera. La vittoria del Jazzit Award 2010/11/12/13/14/15/16/17/18 come miglior voce maschile corona infatti un periodo importante caratterizzato dall’uscita di CD di successo come “So Cool” (GrooveMasterEdition),“NU JOY” (COLUMBIA RECORDS/SONY MUSIC), “FUN SLOW RIDE” (SAM Records/EGEA 2016) da un numero incredibile di concerti con la prestigiosa partecipazione  del  suo quintetto alla rassegna  “The Best of Italian Jazz in Shanghai” in occasione dell’Expo Universale, a rappresentare l’arte e la cultura italiana nel mondo in cartellone con Stefano Bollani, Danilo Rea, Paolo Fresu, Roberto Gatto….

 

Cultore della musica nera, polistrumentista, compositore, ma anche produttore discografico, conduttore radiotelevisivo ed entertainer di grande talento, GeGè Telesforo è da sempre un artista poliedrico, e soprattutto un vocalist raffinato, innovatore della tecnica “scat”, capace di tenere testa a mostri sacri del jazz come Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Ben Sidran, Phil Woods, Mike Mainieri, Clark Terry, DeeDee Bridgewater, Bob Berg,…

 

Vincenzo Martorella

Storico del jazz per formazione, studioso di musica del XX (e XXI secolo), è uno dei più autorevoli critici musicali italiani. Ha insegnato, e insegna tuttora, Storia del Jazz e Analisi dei Processi Compositivi e Improvvisativi del Jazz presso numerosi Conservatori. Da vent’anni tiene conferenze, guide all’ascolto e corsi di storia del jazz in tutt’Italia.

Ha pubblicato i libri: Storia della Fusion. Guida ragionata a una musica inqualificabile (Castelvecchi, 1998); MC Solaar (Gremese, 1999, solo per il mercato francese); Art Blakey. Il tamburo e l’estasi (Stampa Alternativa, 2003); La sindrome di Bollani (Vanni Editore, 2009); Il Blues (Einaudi, 2009); Time After Time. I vent’anni dell’Orchestra Jazz della Sardegna (Edes, 2011); Ascoltare/Scrivere. Manuale (improprio e antologico) di critica musicale (Ottotipi, 2018). Nel 2015 è uscita una nuova edizione, molto ampliata e aggiornata, di Storia della Fusion, per i tipi di Arcana, mentre due anni dopo, sempre per Arcana, è apparsa una nuova edizione, ampliata, di Art Blakey.

Suoi contributi sono apparsi in decine di altri volumi.

Ha curato e tradotto, per Einaudi, Nuova storia del jazz, di Alyn Shipton, per il quale ha compilato un corposo Glossario, e scritto il lungo saggio Il saltarello del cannibale. Storia a ritroso di un secolo di jazz italiano. Ha tradotto anche Funny Valentine. La vita di Chet Baker, di Matthew Ruddick, per Arcana, e Per la fine del tempo. La storia del Quartetto di Messiaen, di Rebecca Rischin (Ottotipi) .

Per l’editore Stampa Alternativa ha codiretto la collana Jazz People, promuovendo e curando volumi su John Scofield e Ornette Coleman. Per Arcana, di cui è stato direttore editoriale, ha fondato la collana ArcanaJazz.

Autore di centinaia di articoli e saggi, note di copertina e di sala, ha scritto per tutte le più importanti riviste di settore e non: quotidiani (Manifesto, Liberazione), settimanali (L’Espresso), mensili (L’Uomo Vogue, Musica Jazz, Percussioni, Audio Review, Chitarre, I Fiati, Jazz Hot e molte altre). Per sei anni ha diretto la rivista Jazzit, e, dalla nascita alla fine, la rivista di rock MUZ.

Musicista e didatta, per due anni ha ricoperto il ruolo di Direttore Artistico del Festival Internazionale del Jazz di Atina.

 

 

Ufficio Stampa, Comunicazione & Social Media Saint Louis

 Roberta Mastruzzi

roberta@slmc.it

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