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“L’amministrazione comunale – continua Carletti – in questi tre mesi d’occupazione, si è distinta per la completa chiusura nei confronti dell’occupazione, volta a restituire alla cittadinanza un centro sportivo colpevolmente abbandonato al centro, negli anni passati di non chiare vicende inerenti gare d’appalto, e l’ultima, quella per la quale l’amministrazione ha richiesto lo sgombero, ha visto l’apertura delle buste pochi giorni dopo l’occupazione stessa. A tale gara inoltre e curiosamente ha partecipato una sola ditta, aggiudicandosi i lavori di ristrutturazione che trasformeranno il centro sportivo comunale in una beauty farm che di sociale avrà ben poco”. “L’occupazione di CasaPound Italia è stata pertanto di “stimolo” a sbloccare una situazione ingessata da anni, ed inoltre si era messa a disposizione della discussione politica con l’organizzazione per la
settimana prossima di un convegno cui avrebbero partecipato tutte le forze politiche locali e regionali. A tal fine domenica 13 settembre CasaPound Italia sarà presente nella piazza di Grottaferrata per informare su come sia possibile una politica diversa da quella incentrata sul cemento, e denunciare come questa politica sia l’unica conosciuta dall’attuale amministrazione di Grottaferrata”. “Proprio in merito a ciò – conclude Carletti – l’intera cittadinanza di Grottaferrata verrà invitata a sottoscrivere la richiesta di dimissioni immediate del Sindaco di Grottaferrata e del suo parentame, dell’assessore ai lavori pubblici Buoni e del responsabile di settore Cristofanelli. Grottaferrata ed i Castelli Romani tutti meritano senz’altro degli amministratori migliori”.

CasaPound Italia
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