Notizie in Controluce

 Ultime Notizie

Come smaltire i rifiuti pericolosi a Roma: consigli e risorse utili

Marzo 28
17:29 2017

Il problema della gestione dei rifiuti nella Capitale è da anni uno dei temi caldi con i quali amministrazione pubblica, mezzi di informazione e cittadini continuano a fare i conti.
Al di là degli scandali politici e delle polemiche relative alla mala gestione dell’importante comparto che si occupa della raccolta, del trasporto, dello stoccaggio e dello smaltimento dei rifiuti urbani, va detto che la città di Roma, negli ultimi tempi, ha registrato progressi importanti e adottato nuove soluzioni per ottimizzare la gestione della spazzatura.

Stando ai dati ufficiali dell’Ama, Roma produce circa 5.000 tonnellate di rifiuti urbani ogni giorno. Di questi, quasi la metà è rappresentata da materiali raccolti in maniera differenziata, che possono quindi essere avviati al recupero.
In effetti, grazie ai contenitori per la raccolta differenziata in strada, ai servizi porta a porta attivati presso alcune circoscrizioni e alle costanti iniziative volte a sensibilizzare e informare la cittadinanza sul tema del corretto smaltimento dei rifiuti, nel 2015 il 41,2% dei materiali prodotti, equivalente a ben 700mila tonnellate di spazzatura, è stato differenziato e incanalato verso i percorsi di riciclo.

Se la raccolta differenziata di carta, cartone, plastica, vetro, metallo e materiali organici sta diventando una consuetudine in tutte le abitazioni capitoline, permangono ancora problemi sul fronte dello smaltimento di tutti quei prodotti di uso comune che, tuttavia, rappresentano una grave fonte di rischio per la salute dell’uomo e dell’ambiente.

I cosiddetti rifiuti pericolosi, spesso confusi con i rifiuti speciali, sono quella classe di composti e materiali che possono rivelarsi tossici, infettivi, cancerogeni o comunque inquinanti, pur facendo parte della quotidianità di tutti noi.

Di seguito, si analizzano le principali categorie di rifiuti pericolosi, fornendo indicazioni utili per il loro smaltimento sicuro, con riferimento alle informazioni presenti sul portale AMAroma.it

Pile e batterie di automobili

Le batterie elettriche sono materiali altamente inquinanti e, pertanto, non vanno mai gettate insieme ai rifiuti indifferenziati, ma separate e smaltite attenendosi alle indicazioni del proprio comune di residenza.

Le pile tradizionali contengono sostanze acide (in genere acido solforico) e metalli pesanti (mercurio, cadmio, cromo e piombo) che possono contaminare in modo permanente il suolo e l’acqua, oltre a rappresentare una fonte diretta di pericolo per la salute dell’uomo.

Scorrendo questo catalogo di bidoni per la spazzatura in vendita online, è possibile rendersi conto delle differenze che esistono tra i normali contenitori per i rifiuti e quelli progettati per garantire una tenuta sicura dell’involucro e una chiusura ermetica del coperchio, tali da evitare la possibilità di fuoriuscita di percolati tossici.
Il dato più interessante riguarda le numerose normative che i contenitori per i rifiuti speciali devono rispettare sia per la tutela dell’ambiente che per l’incolumità degli operatori che si occupano dello smaltimento di pile e batterie.

Le batterie stilo, ministilo, torcia, mezzatorcia e a bottone esauste devono essere smaltite utilizzando gli appositi contenitori per la raccolta delle pile, generalmente presenti fuori da scuole e strutture comunali.
Per scoprire dove si trova il punto di raccolta più vicino a casa o al nostro ufficio, possiamo consultare la mappa dei contenitori per pile e batterie scariche di Roma.

Le batterie al litio di cellulari e smartphone, di norma, dovrebbero essere smaltite solo presso l’apposito centro di raccolta municipale. Tuttavia, anche molti grandi negozi di elettronica permettono di smaltire gratuitamente le vecchie batterie.

Infine, per quanto riguarda le batterie delle automobili, le opzioni sono due:

  • affidare lo smaltimento del rifiuto all’elettrauto che si occupa della sua sostituzione;
  • portare la vecchia batteria presso uno dei centri di raccolta municipali.

Farmaci scaduti e materiale sanitario

A dispetto di quanto si potrebbe pensare, i medicinali scaduti non possono essere smaltiti come un qualunque altro rifiuto organico. I principi attivi contenuti in capsule, compresse, soluzioni e pomate, infatti, tendono ad accumularsi nell’ambiente, contaminando sia l’acqua che il suolo, con conseguenze anche gravi per l’equilibrio dell’ecosistema e per l’intera catena alimentare.

I farmaci scaduti possono essere gettati negli appositi contenitori bianchi presenti presso le farmacie e gli ambulatori delle ASL. È importante ricordare che la confezione, generalmente in cartoncino, e il foglio illustrativo del medicinale, in carta, possono tranquillamente essere smaltiti seguendo le normali regole della raccolta differenziata. Lo stesso discorso vale per eventuali flaconi di vetro (puliti).

Tutti i materiali sanitari usati, come batuffoli di cotone, bende, garze, cerotti e siringhe sono da considerarsi rifiuti non riciclabili, da smaltire nel contenitore dell’indifferenziata.

Oli vegetali e minerali

Gli oli, sia vegetali che minerali, rientrano tra i rifiuti pericolosi per l’ambiente, che richiedono uno smaltimento speciale.

Purtroppo, ancora oggi molte persone gettano l’olio di frittura direttamente nello scarico del lavandino o del WC, immettendolo così nella rete fognaria.
L’olio vegetale è un composto naturale, ma non per questo innocuo: le particelle grasse possono danneggiare e compromettere il funzionamento degli impianti di depurazione delle acque reflue, aumentandone i costi di manutenzione. In più, quando gli oli raggiungono il suolo o, peggio, le falde acquifere, possono inquinarli in modo serio, ad esempio alterando la permeabilità dei terreni e rendendoli inadatti alla coltivazione.

Gli oli minerali, come quello dell’automobile, sono ugualmente pericolosi per l’ambiente, oltre a rappresentare anche una minaccia diretta per la salute umana.
In generale, è opportuno evitare il fai-da-te e rivolgersi sempre ad officine attrezzate sia per l’esecuzione dei lavori che per lo smaltimento dei rifiuti prodotti Tuttavia, per chi vuole occuparsi autonomamente di attività come il cambio dell’olio, occorre sapere che tutto il lubrificante esausto deve essere raccolto all’interno di un contenitore infrangibile e a tenuta stagna, per poi essere sversato presso un centro di raccolta autorizzato.
Per conoscere la posizione del centro di raccolta più vicino, è possibile consultare la mappa del COOU (Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati).

Toner e materiali per la stampa

La categoria dei cosiddetti “consumabili da stampa”, che comprende cartucce e nastri delle stampanti, toner ed elementi a tamburo, rientra tra i rifiuti domestici pericolosi che spesso non vengono gestiti correttamente.
Questi materiali non devono per nessuna ragione essere smaltiti con la plastica, né tanto meno gettati nell’indifferenziata.
Anche cartucce e toner devono essere consegnati negli appositi Centri di raccolta oppure nelle Sedi di zona dell’AMA.

Condividi

Articoli Simili

0 Commenti

Non ci sono commenti

Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?

Scrivi un commento

Scrivi un commento

MONOLITE e “Frammenti di visioni”

Categorie

Calendario – Articoli pubblicati nel giorno…

Aprile 2024
L M M G V S D
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930  

Presentazione del libro “Noi nel tempo”

Gocce di emozioni. Parole, musica e immagini

Edizioni Controluce

I libri delle “Edizioni Controluce”