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Storie di Persone e di Musei Museo Civico di Allumiere

Storie di Persone e di Musei Museo Civico di Allumiere
Maggio 15
09:36 2018

“Piccole grandi storie di un territorio”
Conferenza
Sala della Fortuna
Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Venerdì 18 Maggio 2018, ore 17.30

Dopo una lunga carrellata di 41 musei civici tra Lazio, Umbria e Toscana, il ciclo di Storie di Persone e di Musei si conclude con il Museo Archeologico Naturalistico di Allumiere (RM) “Adolfo Klitsche de la Grange”.
Ce lo raccontano Fabrizio Vallelonga, Consulente scientifico del Museo e Brunella Franceschini, Assessore alla Cultura del Comune.

Il Museo è situato nel centro storico, nell’antico Palazzo della Reverenda Camera Apostolica, risalente al 1580. Venne fondato come Antiquarium nel 1959, riconosciuto come museo nel 1962 e riallestito nel 1996 con i materiali provenienti dai depositi archeologico-pleistocenici di Monte Riccio e della Ficoncella: vi sono illustrate le trasformazioni geoambientali del comprensorio dei Monti della Tolfa dalla preistoria all’età moderna, tramite una ricca documentazione multidisciplinare, con particolare riguardo al tema dello sfruttamento delle risorse minerarie. Il percorso, centrato sull’esposizione di materiali originali, modelli e ricostruzioni in scala, è organizzato quindi in quattro sezioni: paleontologica, archeologica, geo-mineraria e naturalistica.

Particolarmente ricca è la documentazione sull’estrazione e la produzione dell’allume cui è legata la storia locale (inaugurata nel 1998, la sezione geomineralogica è arricchita dal modello funzionante in scala dell’Opificio dell’allume donato dall’Istituto di Geologia dell’Università “La Sapienza” di Roma).

Questo minerale di così vasto impiego nel passato – dalla concia delle pelli al fissaggio dei colori sulle stoffe, alla fabbricazione della carta, o ancora per usi medici – giustificò lo stesso nome di Allumiere dato alla cittadina. La sezione naturalistica, che insieme alla mineralogica è il cuore pulsante del complesso museale, illustra la flora e la fauna dell’area: ripide colline vulcaniche ricoperte da boschi di faggio o da pascoli bradi di mucche e cavalli maremmani, solcate da torrenti di acqua pulitissima, sorvolate da rapaci rari e maestosi. Non distanti dalle propaggini suburbane a nord di Roma, i Monti della Tolfa sono tra i pochi territori laziali ancora semi-selvaggi.
La sezione archeologica espone materiali che vanno dal Paleolitico al Rinascimento, mettendo in luce gli aspetti più significativi della vita quotidiana e delle attività produttive. Tra i resti paleontologici si segnalano i frammenti di Elephas antiquus, mentre le industrie litiche, databili a circa 450 mila anni fa, sono le più antiche tracce delle prime comunità umane dei monti della Tolfa e tra le più significative del Lazio.

Nel campo della ricerca e della didattica le attività del Museo sono di ampio respiro: si segnalano laboratori di archeologia sperimentale e laboratori naturalistici rivolti alle scuole di ogni ordine e grado.

Il ciclo Storie di Persone e di Musei
La conferenza rientra nel ciclo di incontri “Storie di Persone e di Musei”, finalizzato al perseguimento dello spirito della Convenzione di Faro (2005) sul valore dell’eredità culturale per la società e, al contempo, ispirato al “decalogo per un Museo che racconti Storie quotidiane” di Orhan Pamuk, per dare spazio e voce alle molteplici realtà culturali locali che popolano il territorio di cui il Museo di Villa Giulia è stato ed è tuttora interprete. Lo scopo è quello di mettere a disposizione degli amministratori locali e dei curatori di raccolte civiche di interesse archeologico presenti nelle regioni del Lazio, dell’Umbria e della Toscana un luogo in cui poter raccontare la loro esperienza di valorizzazione non tanto dalla prospettiva delle “cose” quanto, piuttosto, da quella delle “persone”, intese sia come operatori museali che come fruitori culturali, in modo tale da far convergere l’attenzione anche sulla dimensione immateriale della nostra eredità culturale e sulle persone che, a vario titolo, “desiderano” identificarsi in tali valori.

L’iniziativa rientra nella programmazione dell’Anno europeo del patrimonio culturale (2018) e ha ottenuto il patrocinio dell’International Council of Museum (ICOM) sezione italiana.

La partecipazione all’iniziativa così come l’ingresso al Museo per i partecipanti alle conferenze saranno eccezionalmente gratuiti, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
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