Nelle considerazioni di alcuni riguardo la questione dell’inceneritore di Albano continua a sussistere un immotivato pregiudizio: quello per il quale in assenza di inceneritori sui territori si finirebbe, inequivocabilmente, per affondare nella spazzatura. Nonostante oramai stia emergendo anche a livello nazionale quale sia la reale partita che sta dietro alla gestione dei rifiuti su vasta scala (guadagni stratosferici, tasse aggiuntive, finanziamenti pubblici destinati alle imprese private invece che ai servizi per i cittadini, per dirne alcune), ci sono ancora persone che, perché poco o male informate, continuano a pensare all’inceneritore se non come ad un toccasana, se non altro come ad un male minore «per non finire come Napoli», come si ripete spesso.
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“L’accelerazione delle procedure per l’apertura del cantiere dell’inceneritore di Albano, sta già producendo un’immediata ripresa della mobilitazione civica da parte dei cittadini dei Castelli Romani contro questo impianto inutile e dannoso”. È quanto dichiarano Andrea Tupac Mollica, Coordinatore dei VERDI dei Castelli Romani e Claudio Fiorani, portavoce dei VERDI di Albano.
“Alle gravi illegittimità seguite per l’autorizzazione di questo impianto – spiegano Mollica e Fiorani – con il ribaltamento del giudizio di compatibilità ambientale negativo ad opera della Regione, attraverso una singolare procedura di VIA a libera interpretazione, si aggiungono oggi le dichiarazioni dell’amministratore delegato dell’Ama.”
“Sull’inceneritore di Albano ancora non è stata scritta la parola fine. È ancora pendente, infatti, il pronunciamento del Tar Lazio sul ricorso avverso l’autorizzazione, che il Coordinamento Contro l’Inceneritore di Albano ha depositato lo scorso 10 dicembre”. È quanto dichiara in una nota Claudio Fiorani, del Coordinamento Contro l’Inceneritore di Albano.
La questione morale del Partito Democratico, dopo le recenti notizie di cronaca che hanno visto coinvolti numerosi esponenti del partito di Veltroni, approda anche nei circoli e nelle sedi territoriali del partito. Dure critiche sono stati rivolte al nuovo gruppo dirigente del partito democratico di Albano Laziale da parte di alcuni cittadini tramite il sito internet del partito in cui si fa ampiamente riferimento ai recenti eventi e fatti giudiziari, al lavoro del PD albanense sul territorio e ai forum tematici cittadini da poco creati. Federica Nobilio, segretaria del circolo di Albano Centro in una lettera trasmessa agli organi di stampa, ha deciso di rispondere apertamente ai cittadini..
“La mobilitazione civica e poplare in difesa del territorio di Albano dall’ipotesi di realizzazione di un inceneritore ad Albano non si ferma”. È quanto dichiarano in una nota Andrea Tupac Mollica, Coordinatore dei Verdi dei Castelli Romani e Claudio Fiorani, Portavoce dei Verdi di Albano Laziale.
“Per domani, venerdì 21 novembre, – spiegano i Verdi – parteciperemo ad un’assemblea pubblica a Cecchina, in Villa del Vescovo, per le ore 17:30, indetta dal Coordinamento contro l’inceneritore di Albano. Sarà l’occasione per fare il punto sulla vertenza e sul ricorso al TAR che stiamo preparando contro la fantomatica (ed illegittima, a nostro avviso) nuova VIA positiva che ha ribaltato la corretta valutazione, rilasciata nel marzo scorso, di assoluta incompatibilità territoriale di un impianto inutile, che nel nostro territorio servirebbe solo a dare il colpo di grazia alla falda idrica e ad inibire lo sviluppo dei processi di raccolta differenziata”.
“Il sequestro del gassificatore di Malagrotta da parte del Nucleo Operativo Ecologico dei carabinieri, disposto dal GIP di Roma desta forti preoccupazioni anche nei Castelli Romani per la vicenda del nuovo impianto previsto per Albano”. È quanto dichiarano in una nota i segretari delle federazioni dei Castelli Romani: Andrea Tupac Mollica (Verdi), Danilo Marra (Rifondazione Comunista), Ileana Piazzoni (Sinistra Democratica) e Giovannino Sanna (Comunisti Italiani).
“Senza entrare nel merito delle indagini tutt’ora in corso – dicono i segretari della Sinistra – indagini che auspichiamo facciano piena luce sia sulla gestione della discarica di Malagrotta che sull’iter autorizzativo che ha portato alla costruzione del gassificatore, per le analogie che questo impianto ha con il gassificatore di Albano, riteniamo auspicabile che l’indagine si estenda anche alla complessa vicenda che ha portato all’autorizzazione di questo impianto.”
Per il WWF è un piano realizzato senza tener conto delle problematiche ambientali
Il nuovo Piano Regolatore di Albano si inserisce tra i PRG che si stanno diffondendo lungo il territorio dei Castelli Romani, più cemento, meno verde, più spazio all’edilizia privata meno servizi e meno rispetto delle risorse naturali del territorio.
Dibattiti pubblici, incontri nelle piazze, coinvolgimento di tutti i livelli di partito: questa la strategia del Partito democratico di Albano per diffondere tra i cittadini quanto previsto dal nuovo piano regolatore, approvato in estate a colpi di maggioranza. In una nota del partito si legge come per il gruppo dirigente vi sia la necessità di rendere partecipi i cittadini di quello che accadrà al paesaggio della propria cittadina nei prossimi anni, con aumenti sconsiderate di cubature di cemento, speculazione edilizia senza la minima previsione di nuovi servizi per la cittadinanza, infrastrutture, scuole, reti idriche.
Premesso che lo scorso 25 luglio il Consiglio Comunale di Albano ha approvato la delibera n. 37 di adozione ddella Variante Generale al Piano Regolatore e preso atto che sul sito internet ufficiale del Comune di Albano Laziale è stato pubblicato il testo di tale delibera, il Partito democratico di Albano ha constato che in tale pubblicazione gli interventi dei Consiglieri proprio del partito democratico, contrariamente a quelli di altri esponenti di partiti politici per cui viene citato solo il nome, sono stati riportatri in modo estremamente sintetico, troppo sintetico, da poter essere interpretati in maniera fuorviante e persino distorsiva dei reali concetti espressi in sede di dibattimento.
Il Capogruppo di FI Daniele Brunamonti dice:
La formazione e l’aggiornamento del Piano Regolatore rappresenta un atto importante per l’Amministrazione Comunale e per la Cittadinanza.
In tale contesto si delineano i principi ordinatori del territorio, caratterizzandone le preferenze, gli scopi e le strategie per adeguarla alle esigenze territoriali ed urbane.
Lo scorso venerdì si è concluso il consiglio comunale di Albano che ha visto all’ordine del giorno la discussione sul nuovo piano regolatore generale (PRG). Dopo un acceso dibattito tra maggioranza e opposizione il gruppo consigliare del Partito Democratico ha deciso di non partecipare alla votazione e di uscire dall’aula.
Mobilità e rifiuti, queste le priorità elencate dal Presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, ospite domenica scorsa alla festa dell’Unità- Democratica di Albano Laziale. Una Provincia che, ricorda Zingaretti, parte con il piede giusto, in buona salute, come dimostrano le indagini delle agenzie di rating interpellate sullo stato di un’istituzione risultata tra le più virtuose, grazie anche, e soprattutto, come sottolinea il neo Presidente provinciale, all’eredità della precedente giunta Gasbarra. Un’amministrazione pronta ad affrontare le nuove sfide che da qui in avanti caratterizzeranno le politiche della Provincia di Roma, che individua nei trasporti e nella sostenibilità ambientale i punti cardine per un territorio che dovrà farsi sempre più metropolitano attraverso il rapporto collaborativo, in parte già avviato, tra comuni limitrofi e città.
“La drammatica crisi idrica che colpisce in questi giorni l’intero comprensorio dei Castelli romani, con particolare gravita per la frazione di Cecchina, nel Comune di Albano, purtroppo non è la prima e neanche l’ultima. Siamo di fronte ad una gravissima alterazione dell’equilibrio idrologico dell’intera area”. È quanto affermano Andrea Tupac Mollica, Coordinatore dei Verdi dei Castelli Romani e Claudio Fiorani Portavoce dei Verdi di Albano.
Verdi Castelli Romani: “Nessun via libera dalla Pisana. Valuteremo possibile ricorso al TAR su decreto del Commissario”.
Dopo la partecipata iniziativa sulle mafie a cui ha preso parte anche l’on. Giuseppe Lumia, esperto di antimafia, è in
L’approvazione all’unanimità, nel Consiglio Comunale di Albano del 05/06/08, di un Ordine del Giorno che stabilisce la volontà del Comune di non variare la destinazione d’uso dei terreni agricoli di Roncigliano per ospitare l’inceneritore del COEMA, segna finalmente un’importante presa di posizione in favore delle ragioni di quanti, in questi mesi, hanno ribadito l’inutilità e la pericolosità di questo ecomostro.