Maldamore la commedia al Teatro Petrolini dal 23 al 27 marzo 2022 Andrà in scena al Teatro Petrolini di Roma, dal 23 al 27 marzo la commedia “Maldamore” di Angelo
Tag "Maria Lanciotti"

Erano i giorni che non si spengono a notte che dalle proprie scintille prendono luce e accendono incendi nella palude turpe che s’alzano alti coi canti lancinanti a dissipare fetore

“Lascio da scrivere con la penna, ma non con il cuore” L’impatto è immediato. Lo sguardo profondo del giovane artigliere da montagna che dal riquadro sembra chiamarti a testimone e

In periferia, certo, ma soprattutto nel cuore di ogni lettore alberga l’anima di turno che spinge al disincanto e all’ascolto di una voce narrante ch’è un sussurro… una voce appena

Ladra di sillabe Rivedo quella bambina frastornata dagli scoppi delle bombe e lunghe privazioni che raccattava pezzi di carta stampata e li lisciava come si tasta la terra per

COVID O NON COVID LA RASSEGNA DI POESIA DIALETTALE HA TRIONFATO ANCHE QUEST’ANNO A ‘A ROCCA. MALGRADO TUTTO. Accolta in questa 12^ edizione nel funzionale, armonico Teatro Civico di

Anche quest’anno si è tenuta la tradizionale Rassegna di poesia dialettale di Rocca di Papa, organizzata e condotta magistralmente da Rita Gatta. Siamo giunti alla XII edizione, segno che l’identità

Una pagina nera che mette in luce la necessità di certe battaglie Nessuno potrà mai dire che non ne sapeva nulla. A meno che non dormisse da piedi. La lotta

Erano i giorni che non si spengono a notte Che dalle proprie scintille prendono luce E accendono incendi nella palude

“Questa lotta non finisce domani. Siamo tutti parte lesa” Non solo rintocchi di campane a morto ma anche la voce

La gente che vive a Roncigliano e dintorni non ha più casa, staziona notte e giorno presso i cancelli della

“Questa terra che bestemmia amore” Edilet 2009 di Maria Lanciotti Una raccolta poetica che attraversa l’ultimo secolo prendendo spunto dalla

Da Photo Club Controluce alle Edizioni Controluce. Una bella storia di associazionismo nel segno dell’amicizia e della comune passione Da

Confesso sacrileghe passate confessioni prive di dolore & contrizione, taciuti/omessi peccati per vergogna e/o dimenticanza, dubbi sulla religione, preti &

Poi ti svegli una mattina e sai che ti ha colpito. Poche linee di febbre, qualche colpo di tosse secca,

E ora che le parole Sono farfalle stanche Sfarinate ‒ Incolori si posano Su inodori disseccate rose ‒ Disperato sangue

Improvvisa arrivò la pandemia planetaria e ci cambiò la vita. Dall’ingorgo di lamiere e cemento si passò alle quattro mura

Resta dietro alle spalle un mondo riarso, l’aria è lava. È l’ora di andare. L’arca di metallo fora lo spazio

Eppure sai Quanto profonde sono le radici Da cui provieni. Esiliato, ricordi e non credi E moduli suoni a te

Calarsi dalla giostra che rotola monotona su se stessa e accorgersi che fuori è primavera che sono spuntate le