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TEATRI D’IMBARCO – TRE VOCI PER MARINA. APPUNTI SCENICI DA ‘OLTRE I MURI’

TEATRI D’IMBARCO – TRE VOCI PER MARINA. APPUNTI SCENICI DA ‘OLTRE I MURI’
Aprile 05
06:59 2018

7 aprile – Teatro La Fenice – Arsoli (Roma)

15 aprile – Museo Civico di San Seplocro (Arezzo)

 

TRE VOCI PER MARINA. APPUNTI SCENICI DA ‘OLTRE I MURI’

di e con Caterina Casini, Gloria Sapio e Beatrice Visibelli

co-produzione Laboratori Permanenti, Teatri d’Imbarco, Settimo Cielo

 

La ricerca assoluta di Marina Abramovic, leggendaria performer internazionale, è il tema su cui si incontrano tre attrici dagli originali percorsi artistici. La performance, spettacolarizzazione del pensiero e della propria storia personale, è fatto emblematico e assume valore concettuale attraverso un forte impatto emotivo. A partire da ‘The Lovers’, la lunga marcia sulla Muraglia Cinese, fino alla performance ‘The Artist Is Present’ al Moma di New York (2010), le riflessioni dell’Abramovic sono occasioni di una nuova relazione teatrale con il pubblico.

Lo spettacolo si inserisce all’interno del percorso intrapreso dalla Compagnia Teatri d’Imbarco a partire dal quartiere delle Piagge, dove si stagliano le famigerate “Navi” e dove sorge, sul tetto di un grande supermercato, il Teatro delle Spiagge diretto da Nicola Zavagli e Beatrice Visibelli. Grazie alla collaborazione con l’Accademia delle Arti del Disegno e l’Accademia di Belle Arti di Firenze, è nato nel 2017 un progetto articolato in spettacoli, performance, musica, danza, mostre, laboratori e incontri: “Portraits On Stage”. Obiettivo, diffondere l’Arte per mezzo del linguaggio teatrale ma anche portare a teatro un pubblico completamente nuovo, e de-costruire il classico dualismo fra centro e periferia: una sfida che Teatri d’Imbarco ha lanciato fin dagli esordi nei primi anni 2000 e che ora può considerarsi vinta. Dall’interland fiorentino, infatti, la compagnia è riuscita ormai ad inserirsi nel circuito nazionale, con storie che parlano di arte, sport e vita, lavorando accanto alle realtà del quartiere – come la Scuola Gandhi e la comunità di Don Santoro – ma anche con le grandi istituzioni cittadine e nazionali, e insieme a personaggi popolari come il campione della pallavolo Andrea Zorzi.

In primavera, sarà in scena un altro spettacolo concepito all’interno di “Portraits On Stage”: “Fino all’ultimo sguardo. Ritratto messicano di Tina Modotti”, dal romanzo biografico “Tina” di Pino Cacucci, adattato da Nicola Zavagli in forma di teatro-canzone, con Beatrice Visibelli e Chiara Riondino (29 aprile a Corinaldo, Ancona)

 

Info e prenotazioni: tel. 055310230 info@teatridimbarco.it

www.teatridimbarco.it

Teatri D’Imbarco – Teatro delle Spiagge

www.teatridimbarco.it

Compagnia teatrale con sede a Firenze, dove dirige la Scuola di Teatro l’Imbarco e gestisce il Teatro delle Spiagge, centro di produzione, formazione e programmazione e dal 2013 Residenza Artistica della Regione Toscana.

 

Dal Teatro delle Spiagge di Firenze ai teatri di tutta Italia:
una scommessa vinta che capovolge l’idea di centro e periferia.

La sfida è nata in un piccolo palcoscenico dell’interland fiorentino con storie che parlano di arte, sport e vita, lavorando con le realtà del quartiere ma anche con istituzioni nazionali come la FIPAV, insieme al campione della pallavolo Andrea Zorzi, o l’Accademia di Arte del Disegno e l’Accademia di Belle Arti di Firenze, per “Portraits on Stage” e altri progetti. In questo modo, la Compagnia Teatri d’Imbarco è riuscita a portare a teatro un pubblico totalmente nuovo, di ogni classe e di ogni generazione, e a lanciarsi su scala nazionale, de-costruendo il dualismo classico tra Centro e periferia.

“Il nostro è un percorso artistico rivolto soprattutto a incontrare la gente, a raccontare storie che arrivino al cuore delle persone”, dichiara Nicola Zavagli, direttore artistico, insieme a Beatrice Visibelli, della Compagnia, nata nel 2002 e ‘approdata’ (è proprio il caso di dirlo) alle Piagge di Firenze nel 2009, in via del pesciolino, sul grande asse di via Pistoiese che taglia come un’enorme ferita il quartiere più problematico della periferia fiorentina: 130.000 abitanti di provenienza multietnica e moltissimi ragazzi, con una percentuale di disoccupazione giovanile doppia rispetto al resto della città e alla media nazionale.

In questo angolo di mondo nascono e si sperimentano ogni anno gli spettacoli del gruppo, poi rappresentati in tutta Italia, unendo all’attività produttiva una programmazione stagionale attenta al dialogo e una scuola teatrale frequentata soprattutto dagli abitanti, in cui bambini, adulti ed anziani spesso lavorano insieme. Simbolo del quartiere, i 5 palazzi a gradoni chiamati ‘Navi’. Come le più famigerate ‘Vele’ a Napoli e il ‘Corviale’ o i ‘Ponti del Laurentino’ a Roma, sono i prodotti dell’edilizia ‘monster’ datata anni 70/80.

Qui opera dal 1995 la “Comunità di base delle Piagge” di Don Alessandro Santoro – con un centro sociale attivo e l’unico progetto italiano di microcredito solidale (Mag) che non chiede interessi ai beneficiari – e negli ultimi anni è iniziato un percorso di riqualificazione edilizia e urbana con il diretto coinvolgimento delle associazioni e degli abitanti, che nel 2016 hanno addirittura ‘inventato’ una piazza, ora ufficialmente intitolata a Ilaria Alpi e Milan Hrovatin: un cuore nuovo da costruire e abitare insieme.

Qui sorge il Teatro delle Spiagge, sede di Teatri d’Imbarco e centro culturale rivolto a tutta la città ma – contrariamente a quanto accade di solito a iniziative analoghe – molto frequentato dal pubblico della zona: uno spazio di 100 posti sul tetto di un grande supermercato. Collocazione quasi simbolica, per un posto che il sociologo Stefano De Martin, da sempre impegnato nella riqualificazione urbana, ha definito “una fiammella nel buio generale”.

“Operare in una zona come questa è una ricchezza. Noi non siamo arrivati alle Piagge come in un luogo dove andare a insegnare o a civilizzare per contenere l’emarginazione.” – tiene a precisare Zavagli – “ Abbiamo semplicemente lavorato. Con la scuola Gandhi, con la Comunità di Don Santoro e con tutte le realtà di base. Quando cammino nel quartiere o sto al bar sotto al teatro, ascolto i pettegolezzi della strada: la strada va percorsa, va vissuta, anche via pistoiese. Così nascono i nostri testi. Lo spazio teatrale offre di per se un’occasione unica di scambio e di crescita reciproca, quando diventa luogo di incontro tra arte e cittadini. Al centro di tutto c’è il rapporto con le persone.”

Info: tel. 055310230 info@teatridimbarco.it www.teatridimbarco.it
Ufficio Stampa: Marzia Spanu +39 335 6947068 info@marziaspanu.com
BIOGRAFIE E C.V.

La Compagnia Teatri d’Imbarco è diretta da Nicola Zavagli e Beatrice Visibelli. Le carriere di questi due artisti si uniscono nel 2002, anno di fondazione della Compagnia, con un lungo sodalizio che li vede protagonisti nell’ideazione e realizzazione dei percorsi e dei progetti artistici di questa formazione.

Nicola Zavagli – Bio
Drammaturgo, sceneggiatore, regista. Negli anni novanta ha lavorato come sceneggiatore, scrivendo con Franco Brusati e Alessandro Benvenuti, tra cui due film di successo come Belle al bar con Eva Robins e Ivo il tardivo con Francesca Neri. Collabora poi con Antonello Aglioti per il film Cirano e i suoi fratelli, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Con Luigi Spagnol scrive la sceneggiatura Come un cane con cui è finalista al Premio Solinas. Poi la collaborazione con Ugo Chiti, insieme al quale lavora a vari progetti, tra cui l’adattamento de La provincia di Jimmy, accanto a Suso Cecchi D’Amico; Bel ami, per la televisione tedesca; Ritratto di Angelica, per la Titania Produzioni, e La seconda moglie, interpretato da Maria Grazia Cucinotta e Lazar Ristovski, presentato alla Mostra del cinema di Venezia. Come sceneggiatore è stato finalista al David di Donatello, al Ciak d’Oro e al Premio Solinas. Ha vinto un Nastro d’argento. Negli anni Novanta collabora con Franco Scaglia e Gabriele La Porta alla creazione della rivista letteraria Achab e alla casa editrice Bariletti, di cui è stato redattore capo. All’attività di sceneggiatore ha sempre affiancato quella di regista teatrale, fondando con Ugo Chiti la compagnia Teatro Arkè. Come regista ha affrontato vari autori, spaziando da Pratolini a Goldoni, da Cechov a Schnitzler.
Fondamentale è stato il lavoro sulla nuova drammaturgia inglese, di cui ha messo in scena: Europa di David Greig, Rum e vodka di Conor McPherson e Mojo di Jez Butterworth, prodotti da Intercity Festival e per la rassegna “Nuove frontiere del teatro inglese” di Rodolfo di Giammarco. Queste regie lo hanno portato a intraprendere un personale percorso di scrittura per il teatro. Nei primi lavori come drammaturgo sperimenta una lingua tra torsioni espressive e ritmiche filmiche: Sotto spirito (Teatro Stabile di Trieste) e Ballata clandestina (Festival Montevecchio di Cagliari).
Poi avvia una ricerca sulle biografie di alcuni musicisti, saggiando nuove possibilità tra partitura musicale e teatro da camera. Da qui nasce la Trilogia dei musicisti, un trittico composto da Una stagione in fuga, Peppino!, Il poeta di Mozart, presentati a Radicondoli Festival di Nico Garrone. Nel 2017 ha curato l’adattamento e la regia de “Una ballata del mare salato”, il leggendario albo di Hugo Pratt, dedicato a Corto Maltese, pubblicato proprio 50 anni fa, andato in scena al Teatro del Giglio, per Lucca Comics & Games 2017. “Una Ballata per Corto Maltese”, questo il titolo dello spettacolo realizzato in collaborazione con Rizzoli-Lizard e Cong S.A. In scena Ennio Coltorti, Emiliano Coltorti, Mario Grossi, Neva Leoni, Michele Lisi, Manuel Meli.

Beatrice Visibelli – Bio
Attrice. Si diploma alla Bottega di Gassman e debutta con la compagnia La Festa Mobile di Pino Quartullo. A Roma e si lega al gruppo di Giancarlo Sepe al Teatro della Comunità e alla Versiliana. Sarà poi in Finale di partita di Beckett con Chiari e Rascel e la regia di Di Leva, Susn con Varetto, la Figlia in Notturno di Luconi. Dal ‘89 al ‘94 lavora allo Stabile di Trieste, è Laura in Zoo di vetro con Piera Degli Esposti, Agafja in Oblomov con Glauco Mauri. Sarà ancora con Piera Degli Esposti in molti spettacoli: I Blues, Le grandi Tragiche, D.I.V.A. e nel Prometeo a Siracusa con la regia di Antonio Calenda. Lavora al Teatro della Limonaia in Giochi al castello di Molnar con la regia dell’ungherese Andràs Jeles, poi con Barbara Nativi sarà protagonista di Le Cognate, in tournée dal ’95 al ’98 con ripresa a Montreal in Canada nel ’99. Tra gli altri registi lavora con Cristina Pezzoli, in Celestina con Isa Danieli, in Lettere al Teatro Manzoni di Pistoia e ne Il sole dorme con Ilaria Occhini. Con Pupi e Fresedde è in Assemblea condominiale di Francesco Brandi e in La comica del cielo di Angelo Savelli. Ha partecipato anche a serie radiofoniche, televisive e film (Francesco Nuti, Damiano Damiani, Ugo Chiti).

Nel 2002 Zavagli e Visibelli fondano la Compagnia Teatri d’Imbarco con un gruppo di giovani attori e organizzatori.
Prime produzioni per Radicondoli Festival: I marziani di Alberto Severi e La cameriera di Puccini, il cui testo viene pubblicato nel volume antologico “Novelli vague. Drammaturgia in lingua toscana” curato dallo stesso Nico Garrone (Edizioni Titivillus). Poi ancora due spettacoli di grande coralità che rielaborano la lezione del teatro immagine di Giancarlo Sepe con modalità da visual theatre: Una pedalata lunga un secolo e Una spiaggia lunga cent’anni. Entrambi prodotti dal Festival del Mare, diretto da David Riondino. Nel 2005 debutta L’armadio di famiglia, spettacolo storico del repertorio della compagnia: il testo è stato pubblicato nel 2006 da Editoria & Spettacolo, con prefazione di Rodolfo di Giammarco. Spettacolo fondante dove sono già presenti due linee centrali della sua ricerca drammaturgica: memoria del Novecento e analisi delle dinamiche famigliari. Il primo percorso ha portato a Storie di Villa triste, C’era la vita nel ghetto, nati da un meticoloso lavoro d’archivio. Il secondo alla creazione di Un matrimonio quasi felice e Indagine d’amore, dove dinamiche famigliari deflagrano contro problemi sociali come usura e razzismo. La felice riuscita di questi lavori ha portato alla creazione e realizzazione di due importanti progetti di teatro socilae per la Regione Toscana. Delle vere e proprie campagne di sensibilizzazione intorno a questi temi.

Dal 2010 la compagnia gestisce il Teatro delle Spiagge
Teatro da cento posti di proprietà del Comune di Firenze, alla periferia della città, Residenza artistica della Regione Toscana. Qui sono nate molte altre produzioni nel corso degli anni con: Il disamore, Fino all’ultimo sguardo. Ritratto messicano di Tina Modotti, Il leggendario carro dell’Unità, La memorabile vita di Amerigo, Era la nostra casa, oltre al grande successo La leggenda del pallavolista volante che porta in scena il campione Andrea Zorzi, scoprendone il suo potenziale attoriale e mettendo in frizione la verità umana della sua presenza con un ribaltamento narrativo ironico e dissacrante. Con questo spettacolo è nata la collaborazione con Giulia Staccioli, coreografa dei Kataklò Athletic Dance Theatre da anni impegnata in una originale ricerca tra sport e danza. Da questa fortunata esperienza e nasce nel 2015 Avventuroso viaggio a Olimpia dove, oltre ad Andrea Zorzi, sono protagonisti i danzatori di Accademia Kataklò. Nel 2016 debutta Il volo di Michelangelo, con l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, inaugurando un percorso d’indagine sulle arti figurative. Nel 2017 nascono altri due lavori: I Marziani al mare. Dieci anni dopo e La rotonda storia della bicicletta. Il primo torna ad essere un’operazione/omaggio alla scrittura in lingua toscana già sperimentata con il predente I Marziani di Alberto Severi. Il secondo, sempre nel filone di ricerca tra teatro e sport, è un gioioso omaggio alla storia di questo straordinario mezzo di trasporto. Nel 2018 Nicola Zavagli torna a scrivere sul tema della Memoria realizzando un testo tratto da inediti documenti storici: “Gli impuniti. Processo alla banda Martelloni”.

Scuola
Presso il Teatro delle Spiagge Beatrice Visibelli e Nicola Zavagli ricoprono anche il ruolo di direttori della scuola di teatro dove tengono annualmente corsi, seminari e stage professionali. Lo stretto rapporto tra la direzione artistica e la scuola fa sì che siano numerosi le interazioni tra i giovani allievi e la Compagnia. Inoltre ciò consente di creare e rafforzare originali percorsi di messa in scena e modalità produttive, così come già esposto nella relazione artistica.

info@teatridimbarco.it www.teatridimbarco.it

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