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La figura del senza fissa dimora, oggi, non è più la stessa di alcuni anni fa; non è più solo lo straniero che non possiede un luogo dove poter riposare ed avere ristoro, o il clochard, ma al contrario il senzatetto diventa anche l’italiano vittima dell’assenza di lavoro, della mancanza di un appoggio morale, di un sostegno affettivo, sull’orlo del baratro, senza più nulla in cui credere.

Proprio in questo frangente di quasi totale disperazione, in cui il divario tra italiano e straniero, viene annullato, si inserisce il volontariato della Croce Rossa Italiana, in questo caso del Comitato dei Comuni dell’Appia.

È grazie all’interesse di questi volontari se persiste ancora una possibilità di cambiamento per questa difficile situazione, in cui sono costrette a vivere queste persone, che rimangono completamente invisibili al resto della popolazione, noncurante della loro condizione sociale.

Proprio per questo il Comitato dei Comuni dell’Appia, in collaborazione dei colleghi del vicino Comitato di Ciampino, il 26 luglio scorso, ha effettuato una simulazione durante le ore serali e notturne nella zona industriale di Cancelliera, periferia di Ariccia, nel quadrilatero compreso tra via Nettunense, via Cancelliera, via Variante di Cancelliera e via Quarto Negroni compresa la zona dei parcheggi del Centro Commerciale.

L’Operazione ha coinvolto circa 60 volontari CRI, tra truccatori e simulatori giunti dall’intera regione Lazio, personale di logistica, coordinamento e operatori organizzati in squadre di ricerca, a questi vanno aggiunti 4 agenti della Polizia Municipale di Ariccia, che ha distaccato 2 pattuglie impegnate a monitorare e a garantire la sicurezza dell’intera zona che ha fatto da sfondo per l’importante evento.

Quattro squadre di volontari addestrati, hanno percorso le vie alla ricerca di persone senza dimora ed i simulatori professionisti della Croce Rossa, adeguatamente vestiti e truccati, hanno dato vita ad una realtà in cui è possibile incontrare le numerose identità che si possono celare dietro la figura del senzatetto.

Di loro, molti sono stati ben disposti a ricevere l’aiuto dei volontari, gradendo l’idea di voler trascorrere del tempo insieme, accettando cibo, indumenti, sostegno morale o semplicemente qualcuno con cui poter parlare.

Per i volontari questo evento è stato un’occasione di formazione e una possibilità per testare le capacità della nuova “Unità Di Strada”.

Il loro impegno li vedrà maggiormente attivi soprattutto nella stagione invernale, un periodo nel quale il clima avverso e rigido rende la vita dei senzatetto ancor più dura, ma che offre ai volontari della Croce Rossa Italiana l’occasione per dimostrare il vero motivo del loro essere volontari, per risvegliare nell’intera comunità quel sentimento che porta loro in prima persona a donare anche solo un briciolo del proprio tempo, delle loro parole e della loro attenzione a chi rimane invisibile fra i vicoli e la spazzatura, portando la luce a chi si era smarrito nel tunnel, portando una speranza.