“Onora il padre e la madre”, di Sidney Lumet
“Il totale è la somma delle parti” afferma Andy. Ma ‘Onora il padre e la madre’, ultimo film di Sidney Lumet, è tutto tranne questo. Andy ed Hank sono due fratelli molto diversi l’uno dall’altro. Il primo (interpretato da un meraviglioso Philip Seymour Hoffman) è un uomo di successo, sicuro di sé, con un lavoro ben retribuito e una bella moglie (Marisa Tomei): ma non è felice. Il secondo, (Ethan Hawke) è un uomo immaturo, alle prese con un divorzio oneroso e un grande bisogno d’affetto: ma non si lascia abbattere. Quando Andy propone di fare una rapina per risolvere i loro problemi finanziari, Hank accetta, ma non sa che il colpo si farà alla gioielleria dei propri genitori. L’elemento scatenante è una rapina: ma non si tratta di un film d’azione, né di un giallo. Nonostante lo scontro di passioni e l’ambiguità morale dei protagonisti, non siamo di fronte a un noir. Sebbene il titolo richiami il quarto comandamento, non si tratta di un film moralista, tantomeno didascalico. Solo una definizione sembra calzare al film, quella di tragedia. Una tragedia dal finale amarissimo ma giusto, quasi si trattasse di una punizione divina inflitta a coloro i quali non hanno saputo perdonare il prossimo e rispettare il sacro comandamento.
Una curiosità: il titolo originale, “Before the devil knows you’re dead”, cita il proverbio irlandese May you be in heaven half an hour before the devil knows you’re dead, ovvero “Spera di essere in paradiso mezz’ora prima che il diavolo si accorga che sei morto”.
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