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Parlando della stampa più bella e meno nota di Frascati

Parlando della stampa più bella e meno nota di Frascati
Febbraio 02
19:43 2025

Secondo appuntamento degli Incontri in  Biblioteca organizzati presso  la “Carlo del Vescovo” di  Frascati da Claudio Tosti, Giampaolo SenzacquaAchille Nobiloni:  ieri, primo sabato e giorno di febbraio,  lo stesso  A. Nobiloni ha intrattenuto il numeroso pubblico con un viaggio nel passato e nel presente “Parlando della stampa più bella e meno nota di Frascati”.

Introdotto da Gianpaolo Senzacqua, il relatore, frascatano doc e studioso del territorio,  ha illustrato questo incontro con garbo, spontaneità e una competente familiarità con il territorio, che gli hanno permesso di guidare agevolmente i presenti lungo un itinerario temporale e urbano, attraversando la sua città immortalata da più esperte mani di artisti e cartografi del passato, talvolta subordinati al capriccio di pontefici o vanitosi cardinali nepoti, come accennato già nel programma.

Una stampa antica, risalente ai primi decenni del XVII secolo,  raffigurante la pianta urbana di Frascati, documento per l’occasione messo a disposizione per l’evento, da un collezionista privato: l’antica carta è stata fonte di interrogativi, dubbi, curiosità che hanno coinvolto, nella ricerca dell’autore, cartografi seicenteschi d’alto calibro, alle prese con potenti famiglie nobiliari con diramazioni negli alti ranghi ecclesiastici,  casate come quelle dei Borghese e degli Aldobrandini che nel territorio frascatano facevano a gara a chi realizzasse dimora più principesca, con giardini,  dépendance sempre più orientate verso dimensioni più  prestigiose.

Tre i cartografi, incisori, tipografi e stampatori presentati con i loro lavori da Nobiloni:  Pietro Bertelli, Giacomo Lauro e Matteo Greuter,  competenze le loro che hanno trovato dimensione e chiarimenti in una rielaborazione di attenta osservazione,  frutto di ricerche e ipotesi che il relatore ha condiviso con i presenti, anche attraverso numerose diapositive.

Ed ecco la storia di Frascati  illustrata e commentata  ripercorrendo le vicende storiche che ne hanno segnato i cambiamenti anche urbanistici nel  tempo, attraverso mire e assilli di personaggi storici di grosso calibro. E va per esclusione e inclusione Achille Nobiloni, valutando edifici, chiese, ville, monasteri, scuderie, spaziando temporalmente tra il 1608 e il 1620, tirando somme e formulando ipotesi. Non manca di citare nomi importanti dell’epoca, come Galileo Galilei al quale Greuter ha inciso le tavole del libro Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari. Trait d’union tra loro Cigoli, vale a dire Ludovico Cardi, pittore e autore di un trattato sulla prospettiva e creatore di un prospettografo, successivamente  appassionato all’uso del telescopio: all’epoca era stato incaricato da Paolo V  di affrescare la Cupola della Cappella Paolina di S.Maria Maggiore e là aveva creato un personale osservatorio privato: da lì, in lontananza osservava Frascati nei particolari, individuando persino sagome di uomini pur se confusi.

 Nelle immagini proiettate durante la presentazione, il relatore ha fatto notare  alcuni dettagli e incongruenze dovute alla presenza di strutture nel centro storico, non esattamente in linea con le reali dimensioni prospettiche e  talvolta storiche, aggiungendo l’ipotesi che non essendo Cigoli un incisore, abbia probabilmente ricevuto una competente collaborazione con Greuter;  ed ecco l’idea che quest’ultimo abbia potuto incidere una veduta di Frascati disegnata da Cigoli.

Il loro lavoro comune si interrompe con la morte dello stesso Cardi nel 1613 e Greuter completerà da solo questa incisione di TVSCVLVS Vulgo FRASCATI concludendola nel 1614, quando il Cardinale Borghese aveva ampliato la sua dimora includendo le tre ville borghesiane. Tale incisione non verrà tuttavia apprezzata dal Cardinale Borghese stesso,  vista la magnificenza e la grandezza data alla villa Aldobrandini rispetto alla propria. Abbandonato il progetto prospettico di Cigoli – l’esemplare giunto fino a noi pare essere l’unico, fa notare Nobiloni -, Greuter rielaborerà la veduta di Frascati nella stampa del 1620, mettendo in piano il territorio, segnalando tutte le ville tuscolane,  tra le quali darà risalto a quelle borghesiane, affiancandole e favorendo il colpo d’occhio.

Un accenno finale al risalto, come gesto di ulteriore compiacenza, che Greuter dà a una dimora, non presente nella stampa TVSCVLVS in territorio frascatano:  appartenente a Federico Cesi, fondatore dell’Accademia dei Lincei, per il quale Greuter lavorava come incisore, villetta  poi passata ai Ruspoli, poi ai Bonconpagni, infine ai Fumasoni Biondi e oggi non più esistente.

Un bel momento di storia legato al territorio, quello di ieri, al quale il relatore non ha fatto mancare una riassuntiva brochure che i presenti hanno mostrato di gradire e apprezzare.

Il prossimo incontro, sabato 1° marzo, alle 17.30 vedrà protagonista Emanuela Bruni,  con un’interessante conferenza dedicata ai Castelli visti e narrati dalle donne.  Imperdibile!

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