PMI Lazio: Un Pil di Eccellenze e Innovazione
PMI Lazio: Un Pil di Eccellenze e Innovazione: dal Market Watch di Banca Ifis a “Innovation Days” del Sole 24 Ore emerge un Lazio con l’11% di PIL nazionale
“Il Lazio, seconda regione italiana per quota di PIL prodotto, si distingue per le sue eccellenze e specializzazioni produttive, con un forte impegno nella digitalizzazione e nell’efficienza produttiva. La regione, che contribuisce con l’11% al PIL nazionale, è strategicamente rilevante non solo per la presenza della Capitale, ma anche per la concentrazione di numerose corporation italiane, sintomo di una crescente collaborazione tra imprese e istituzioni.”
Lo dice il rapporto di Banca Ifis presentato questa mattina da Andrea Berna, Responsabile Commercial Banking Banca Ifis, al convegno del Sole 24 Ore “Innovation Days”, tappa Lazio, in collaborazione con Giovani Imprenditori di Confindustria e tuttora in corso a Roma.
“Vantando una rilevanza strategica per il Paese – continua il rapporto – non solo per la presenza della Capitale sul suo territorio ma anche per l’importante quota di PIL che produce (11%, la seconda più elevata dopo la Lombardia), il Lazio è sede di numerose corporation italiane, sintomo della volontà di rafforzare la collaborazione tra imprese e istituzioni; presenta inoltre eccellenze e grandi specializzazioni produttive, a partire da quelle farmaceutiche.
Le difficoltà riscontrate dal secondo semestre dal 2023 hanno reso negativa la view degli imprenditori locali che rilevano per l’anno in corso uno scenario macroeconomico meno favorevole rispetto allo scorso anno (lo è per il 43% delle aziende intervistate vs 12% più favorevole), principalmente a causa dell’instabilità geopolitica e della diminuzione della domanda.
Ne deriva una previsione di fatturato 2024 delle Pmi locali in calo rispetto al 2023 (-0,9%, in linea con il prospettato calo a totale Italia pari a -0,8%): sulle aspettative pesano negativamente i costi, dalle materie prime al personale.
Apportano viceversa un contributo positivo all’evoluzione dei ricavi la tecnologia e la competitività di prodotto: consapevoli che questi ultimi due fattori costituiscono un volano per la crescita, nonostante la previsione di ricavi in calo gli imprenditori locali non fermano gli investimenti: un imprenditore su 6 prevede di aumentarli nel 2024, uno su 5 nel 2025 (altri 7 su 10 li manterranno costanti in entrambi gli anni).
Più della metà delle Pmi laziali esportano: per queste, dal mercato estero deriva il 43% del fatturato (di cui due terzi dai mercati UE). Il peso dell’export è previsto in aumento nel 2024 da un’azienda esportatrice su 5 (1 su 10 lo prevede in calo).”
PMI Lazio 2 – La situazione della liquidità aziendale delle PMI laziali non desta preoccupazione e spinge quindi gli investimenti: lo dice il Market Watch di Banca Ifis all’evento “Innovation Days” del Sole 24 Ore.
“Nonostante le difficoltà del contesto economico e il previsto lieve calo dei ricavi, il 75% degli imprenditori laziali ritiene che la situazione della propria liquidità aziendale rimarrà invariata mentre per il 6% migliorerà; solo il 19% ne prevede un peggioramento.”
Lo dice il rapporto di Banca Ifis presentato questa mattina da Andrea Berna, Responsabile Commercial Banking Banca Ifis, al convegno del Sole 24 Ore “Innovation Days”, tappa Lazio, in collaborazione con Giovani Imprenditori di Confindustria e tuttora in corso a Roma.
“La liquidità aziendale delle imprese laziali sarà infatti supportata da oculati investimenti e politiche di marketing. Ciò nonostante, per meglio affrontare eventuali imprevisti di mercato, più della metà delle imprese rimane cauta sulla liquidità: ha già negoziato o sta per negoziare con i fornitori tempi di pagamento più lunghi, con l’obiettivo di preservare la buona stabilità finanziaria. Autofinanziamento e credito bancario emergono come le principali fonti di finanziamento.
Nei rapporti con la banca, l’imprenditore laziale predilige i canali digitali: remote banking insieme a phone e mobile banking limitano al 29% le attività che implicano un contatto diretto con il personale bancario. Per quanto riguarda i cambiamenti che coinvolgono l’assetto dell’impresa o la sua attività, l’19% delle Pmi locali è impegnato in almeno un’operazione straordinaria entro il biennio 2024-2025. Il passaggio generazionale in azienda è tema di grande attualità che coinvolge il 52% delle Pmi laziali: il 23% lo sta già affrontando, il 13% lo ha già affrontato e risolto. In 8 casi su 10, il passaggio generazionale si concretizza nella trasmissione della conduzione dell’impresa a un familiare; nell’11% delle situazioni, l’azienda si rivolge ad un advisor. Il 53% delle Pmi laziali (contro il 60% a totale Italia) ha già effettuato investimenti in sostenibilità o li effettuerà entro il prossimo anno, con focus principale sugli investimenti volti all’efficientamento energetico, la riduzione, il riciclo e lo smaltimento dei rifiuti e la transizione verso energie rinnovabili.
PMI Lazio 3 – L’analisi delle dinamiche settoriali restituisce Tecnologia e Chimica & farmaceutica come industry champion: lo dice il Market Watch di Banca Ifis all’evento “Innovation Days” del Sole 24 Ore. Brillanti le prospettive di crescita e previsioni di crescita occupazionale.
“Tra i diversi settori produttivi dell’economia locale si distinguono Tecnologia e Chimica & farmaceutica, a conferma della rilevanza dei processi di innovazione: i due settori si contraddistinguono non solo per la positiva stima di crescita del fatturato nel 2024 ma anche per la buona situazione della liquidità aziendale e il previsto incremento occupazionale.”
Lo dice il rapporto di Banca Ifis presentato questa mattina da Andrea Berna, Responsabile Commercial Banking Banca Ifis, al convegno del Sole 24 Ore “Innovation Days”, tappa Lazio, in collaborazione con Giovani Imprenditori di Confindustria e tuttora in corso a Roma.
“Sul versante opposto, meno favorevole il quadro prospettato per il comparto Moda (previsione di fatturato per l’anno 2024 pari a -3,1%, quota di Pmi del settore che prevede un peggioramento della situazione della liquidità aziendale al 17%, occupazione prevista in calo per il 20% degli imprenditori).”
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