Poesie 2025

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Il sole più di una volta o due –
zampetta come un gatto,
mi calpesta la pancia,
e i gattini rossi
saltano
su dirigibili argentati e nuvole,
da una finestra all’altra,
avanti, avanti, dove
oltre la linea dell’orizzonte,
rimangono intrappolati
e ci restano fino al giorno dopo,
mentre il tramonto si riflette
come una macchia luminosa
dalla parte opposta del cielo,
e la mia eternità
viaggia
sul lato posteriore della luna,
che quando sorge è il momento giusto
per sentire la propria mortalità.
Persino il Paese a cui
penso così tanto,
non lo porterò con me,
e il risentimento di cui è stato scritto così tanto,
non lo porterò con me.
Allora, che cosa ha senso?
“Dormi”, mi dice la luna,
avvicinando il suo volto alla terra,
osserva attentamente i movimenti delle
creature terrestri
trasferite da altri pianeti,
studia sulle loro sagome
la storia della trasmigrazione
delle anime.
“Dormi”, perché la realtà di questo Paese
è inferiore all’eternità.
Anche questa è la verità,
e un giorno passerai il confine
oltre il quale perde il suo significato.
Davanti alla fiamma immaginaria del camino
Come registrare il movimento
esistenziale dello spazio
e il rumore del vento
sulle sue distese
e le parole
che bruciano
come fuscelli
e con il fumo caldo
avvolgono la sera
e le parole pronunciate
non da te o da me
ma dal tempo,
incarnato
in scintille.
Quale
realtà oggettiva
ci è data
tra questi sogni invernali,
di cui, dimmi, esistenza
o inesistenza
predetermina
le nostre aspirazioni…
Sulle molle premurose
della musica
si appoggiano
i nostri corpi agitati
e concepiscono
ogni volta da capo
le melodie
del ritorno e dell’andata.
Dell’infinito ritorno
e andata
tra i tentativi dell’anima
di trattenersi da qualche parte.
Traduzione dal bielorusso all’italiano di Marco Ferrentino
Aksana Danilčyk
Aksana Danilčyk è poetessa, traduttrice, studiosa di letteratura. Nata nel 1970 a Minsk (Belarus), si è laureata in Lettere nel 1993. Dottoressa di ricerca in Letteratura (bielorussa e straniera (italiana), 2002), Ha scritto saggi e articoli nonchè la monografia “ESSENTIA HOMINIS : Il concetto di uomo nella narrativa italiana e bielorussa sulla Seconda guerra mondiale” (2022). Ha tradotto diversi scrittori italiani in bielorusso.
Autrice di seguenti libri di poesia: Abrys Skarpiëna (L’Immagine dello Scorpione, 1996), IL MEZZOGIORNO (2006), Son, jaki nemahchyma zabaranicʹ (Il sogno che non si può proibire, 2011), Blumenstrasse (2018), Čas zniešniaj adsutnasci (Il tempo dell’assenza esterna, 2024), Pavucinka na ahresce (La ragnatela sull’uva spina 2005, libro di poesia per bambini). Le sue poesie sono state tradotte in diverse lingue, incluse in varie antologie in Belarus e all’estero. Nel 2019 presso Edizioni Controluce è stato pubblicato il suo libro bilingue di poesie scelte Il canto del ghiaccio.






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