Res Rustica: l’Agricoltura dei Monti Lepini nel Tempo

Res Rustica: l’Agricoltura dei Monti Lepini nel Tempo dal 15 al 31 marzo 2025 al Casale di
Santa Maria Nova, in via Appia antica 251. Inaugurazione sabato 15 marzo ore 11.00.
In occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio e del 25° anniversario della Convenzione
Europea del Paesaggio, il Parco Archeologico dell’Appia Antica ospiterà la mostra Res Rustica:
l’Agricoltura dei Monti Lepini nel tempo, un progetto realizzato dalla Compagnia dei Lepini con
il sostegno della Regione Lazio.
L’esposizione, che nei mesi scorsi ha già coinvolto diversi Comuni dei Lepini, tra il 15 e il 31
marzo 2025 vedrà una nuova tappa proprio nel cuore del Parco dell’Appia antica, all’interno
della suggestiva sede del Casale di Santa Maria Nova, al quinto miglio della regina viarum.
Nel corso dell’inaugurazione di sabato 15 marzo alle 11.00 saranno presenti oltre al Direttore del
Parco Archeologico dell’Appia Antica Simone Quilici, all’Assessore alla Cultura di Roma
Capitale Massimiliano Smeriglio, al Vicesindaco della Città metropolitana di Roma Pierluigi
Sanna, e al Presidente del Municipio Roma VIII Amedeo Ciaccheri, anche rappresentanti della
Compagnia dei Lepini: il Presidente Quirino Briganti e il Direttore Fabrizio Di Sauro. A seguire
interverranno la prof.ssa Stefania Quilici Gigli, Direttrice del Museo Archeologico di Norba e
Coordinatrice scientifica del progetto Res Rustica e il portavoce di Slow Food Travel Monti
Lepini Roberto Perticaroli. La giornata inaugurale si concluderà infine con una interessante
degustazione di prodotti locali proposta dal Slow Food Travel Monti Lepini.
Il progetto mira a valorizzare il ricco patrimonio culturale, agricolo e storico dei Monti Lepini,
ponendolo in connessione con il percorso dell’Appia Antica, recentemente riconosciuta nella
lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini – è
quello di raccontare e riscoprire la straordinaria ricchezza culturale dei Monti Lepini, un
territorio che per secoli ha vissuto di agricoltura, tradizioni e saperi tramandati di generazione in
generazione. Questa mostra non è solo un’esposizione, ma un viaggio nel tempo che ci permette
di comprendere il rapporto tra uomo e paesaggio e l’evoluzione dell’agricoltura in questa parte
del Lazio”. L’iniziativa si inserisce all’interno di un più ampio progetto di valorizzazione e
promozione del territorio lepino, con eventi, conferenze e itinerari guidati lungo l’antico
tracciato della Via Francigena del Sud, che attraversa proprio i Monti Lepini. “Camminare lungo
questi percorsi significa riscoprire non solo la bellezza paesaggistica, ma anche il legame
profondo tra comunità locali e tradizioni agricole, che oggi rappresentano una risorsa culturale e
turistica di enorme valore”, aggiunge Briganti.
Simone Quilici, direttore del Parco Archeologico dell’Appia antica, istituto autonomo del
Ministero della Cultura nato allo scopo di tutelare e valorizzare un territorio unico al mondo che
dal centro di Roma si estende fino alle pendici dei Castelli Romani, ricorda che “uno dei
principali compiti istituzionali del Parco risiede proprio nel coordinamento delle attività di
valorizzazione dell’intero tracciato dell’Appia, da Roma a Brindisi, con il raccordo delle varie
comunità locali in una gestione attiva e partecipata della regina viarum”.
“Tra i principali obiettivi del mio mandato è la promozione del tracciato della antica strada come
cammino, sulla scia della pionieristica impresa condotta nel 2015 dal giornalista e scrittore
triestino Paolo Rumiz, che ha ripercorso l’Appia a piedi ridestando l’interesse delle popolazioni.
Un cammino laico che coincide in parte con un’importante strada di pellegrinaggio, la Via
Compagnia dei Lepini FP
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