Respinti i ricorsi al TAR contro l’inceneritore di Roma.
Legambiente e WWF: Valuteremo ricorso in appello.
Il Comune invece che nella costruzione di un inceneritore dovrebbe impegnarsi a raccogliere i rifiuti dalle strade della Capitale che con queste temperature diventano un problema sanitario.
Il TAR Lazio ha respinto tutti i ricorsi presentati contro il progetto dell’inceneritore a sud di Roma, compresi quello di Legambiente e WWF che commentano:
“Valuteremo le motivazioni della sentenza per capire come procedere. Continuiamo a ritenere che la procedura seguita presenti molteplici elementi di illegittimità e che la scelta di creare un inceneritore da 600.000 tonnellate sia profondamente sbagliata. Sui rifiuti, oggi, invece che nella realizzazione di un inceneritore l’Amministrazione dovrebbe impegnare le proprie forze nel ripulire una Capitale che da un mese, esattamente come negli anni scorsi, è ricoperta di rifiuti ad ogni angolo: una situazione indecente che con queste temperature diventa un problema sanitario. L’impegno che si è dimostrato nel procedere all’approvazione di questo progetto, non previsto né nel Piano regionale dei rifiuti, né nel programma del Sindaco Gualtieri, sarebbe molto più efficace nell’estensione del porta a porta, oggi totalmente fermo, nell’aumento della raccolta differenziata con una percentuale cristallizzata da anni, in un percorso per l’attuazione della Tariffa Puntuale nel quale siamo totalmente immobili, nella realizzazione di nuove isole ecologiche e degli impianti dell’economia circolare per il recupero dei rifiuti raccolti in maniera differenziata, cantieri dei quali, al di là di tante belle parole, non vi è traccia. Così si condanna Roma solo a bruciare i propri rifiuti per i prossimi trent’anni almeno con buona pace della mancanza di recupero di materia e delle conseguenze sul cambiamento climatico che in questi giorni sta mostrando una delle sue facce più violente proprio nella Capitale”. |
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